venerdì 14 agosto 2009

Maestro assassinato dal Trattamento Sanitario Obbligatorio Ospedaliero

Dieci anni fa una mastra delle elementari avrebbe dovuto essere costretta al Trattamento Sanitario Obbligatorio ospedaliero ma il poliziotto della municipale -corpo delegato a prelevare chi deve sotoporsi a T.S.O.- si rifiutò di consegnarla in ospedale e fu arrestato dai carabinieri. Ne seguì un diverbio tra i carabinieri e il poliziotto fino a che non lo chiusero nella cella provvisoria della caserma. Il maresciallo dei carabinieri lo trasferì nel giorno stesso -per evitare eventuali ritorsioni in seguito al diverbio- nella città dove si sarebbe dovuto svolgere il processo. Durante il trsferimento l'elicottero precipitò e morirono i carabinieri di scorta e il poliziotto stesso. Oggi, a distanza di dieci anni veniamo disgustati dalla tortura e assassinio, di un maestro elementare e anarchico, attraverso il Trattamento Sanitario Obbligatorio nell'ospedale S.Luca, di Vallo della Lucania. Tutto ciò conferma in valore la scelta di obiezione di coscienza di quell'uomo, che in veste di poliziotto municipale, pur sapendo le gravissime conseguenza del suo rifiuto e della ribellione alle imposizioni dei carabinieri ad eseguire il sequestro della maestra, si distingueva da qualsiasi altro "robottino" -privo di coscienza- e disubidiva al potere per difendere un debole rimettendoci il lavoro, andando in carcere fino alla morte.