domenica 9 febbraio 2014

Anziani Presi per i Fondelli dai Medici


Se vi sono novità queste sono sempre dalla parte del controllo e monitoraggio del potere istituzionale sul cittadino e non viceversa. Così avremo nuove patenti che rileveranno ad un qualsiasi controllo anche la situazione assicurativa. Sono proprio le assicurazioni che sostengono le banche dati del dna.  Per il momento vi sono quei non pochi anziani che subiscono incidenti e che rappresentano l'ottimizzazione degli interessi delle assicurazioni giustificando l'aumento delle tariffe assicurative da una parte ma risarciti come carcasse da rottamazione (vedi su http://www.repubblica.it/motori/sezioni/sicurezza/2013/11/06/news/incidenti_stradali_per_gli_anziani_allarme_rosso-70358420/).  Eppure, dai cinquantanni in su si vanno raddoppiando, triplicando i rinnovi patente con altrettante visite mediche fino all'esasperazione annuale degli ottantenni con notevoli spese per prassi burocratiche.  Eppure l'unico problema che pone l'anziano non sono gli incidenti (vedi su http://www4.ti.ch/fileadmin/DI/POLIZIA/documentazione/statistica/rapportiAttivita/statistica_incidenti_2011_TI.pdf  "La fascia d’età che produce il maggior numero di incidenti è quella tra i 35 e i 45 anni. È significativo 
che nel corso dell’ultimo decennio, la componente di giovani adulti (18-25 anni) coinvolti in incidenti 
gravi è percentualmente diminuita dello 0.3% annuo, attestandosi al 16.1%") ma il fatto che rispetta con un certo rigore il codice della strada disturbando quel traffico comunemente partecipato che provoca incidenti.  Da sempre si conosce che l'anziano agisce tramite saggezza, cioè prudenza ma per i medici è un rimbabito che, seppur autista esperto non sa più valutare nemmeno le sue prestazioni per conformare ad esse la guida. Ed ora c'è voluto un altro medico che rivalutasse sulle vecchie è ovvie visioni dell'anziano e quanto da noi più volte dedotto; l'abbiamo letto su un sito internet e lo riportiamo, http://news.paginemediche.it/it/230/ultime-notizie/neurologia/detail_204964_cervello-la-memoria-degli-anziani-rallentata-da-troppe-informazioni.aspx?c1=63 dove si scrive: 

Cervello: la memoria degli anziani rallentata da troppe informazioni

Gli anziani non perdono con l'avanzare dell'età le loro abilità cognitive, ma semplicemente rallentano la loro capacità di richiamare le informazioni. A dirlo un nuovo studio di Michael Ramscar e colleghi della Università di Tubingen in Germania pubblicato sula rivista Topics in Cognitive Science.
"Il cervello umano - ha spiegato Ramscar - lavora più lentamente nella terza età solo perché ha accumulato più informazioni nel corso del tempoIl cervello degli anziani non diventa più debole: semplicemente ha più conoscenze", ha sottolineato Ramscar.
Usando alcuni calcolatori gli scienziati hanno creato modelli che riproducevano il richiamo delle memorie a differenti età di un adulto. In questo modo si è scoperto che se la banca della memoria del computer era più piccola, la performance somigliava a quella di un giovane adulto. Se invece il computer doveva richiamare informazioni da un insieme di dati più grande, allora la performance era più simile a quella di un adulto più anziano.
    
   Tutto ciò dovrebbe rivalutare l'iter medico-burocratico sul rinnovo della patente per età ma questo va contro il profitto di chi vi ci specula a danno dei non più giovani sfrenati.  Come scrive anche P.Virilio sull'industria degli incidenti ci mangiano non pochi...trapianti d'organo compresi.