lunedì 19 novembre 2012
Ospedali Ecosistemi Disastri
venerdì 9 novembre 2012
Dall'obbligo scolastico all'obbligo delle vaccinazioni e predazione trapianto d'organi
Nel video si
parla di “cultura di base” nella scuola dell’obbligo, ma ci può essere obbligo
alla cultura; una cultura obbligata?!
Vi è quindi un errore di base nel chiamare istruzione obbligatoria (di
base) col termine “cultura”. Infatti, la
cultura non può essere imposta. Essa
deve rimanere spontanea e/o per libera scelta.
L’istruzione, invece, può rientrare nell’ambito dell’obbligatorietà, può
essere imposta ed estesa anche in altri ambiti, dagli animali alla “istruzioni
macchina” nei robot o nuovi computer –non si pensa certo che un elaboratore
elettronico abbia cultura anche se contiene informazioni e capacità di calcolo
e di linguaggio superiori a qualsiasi
essere umano-. Si parla poi
dell’entusiasmo nel contesto imposto dalla scuola dell’obbligo. Alla cultura si può fare ingresso anche
attraverso l’entusiasmo, ma non si può parlare di entusiasmo se si è inficiati
da un contesto imposto, obbligato, oltre tutto sotto il ricatto di un giudizio,
o votazione con conseguente minaccia di bocciatura: entusiasmo in studenti suscettibili di
plagio? Il ragazzino –nel video- che è stato annoverato tra i “bisognosi”
perché non parlava continua a non parlare anche dopo il “trattamento” e messo
alla berlina in televisione (grave errore!)..anch’egli “bisognoso” di
omologazione? Gli
insegnanti tornano a casa dopo il lavoro più intronati degli studenti stessi
(l’insegnante –nel video- intervistata non è certamente un’eccezione). Allora l’obbligo scolastico l’hanno veramente
voluto gli insegnanti? Ricordiamo tutti
coloro che si sono veramente, disinteressatamente, ribellati alle ingiustizie e
discriminazioni della macchina
scolastica: non dimentichiamo la fine del maestro Mastrogiovanni, uomo lucido,
reo di nulla, aberrantemente assassinato
dal Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) e nemmeno di nostri conoscenti insegnanti
(anche laureati con 110 e lode) passati per il TSO e così danneggiati.
Rendere la cultura gratuita è senz’altro positivo
ma nel caso suddetto fa pensare che poi non è così gratuita: la scuola
obbligata si estende fino a 14 anni e l’obbligo diviene più capillare e rigido
all’inizio del boom dello sviluppo economico, dell’urbanesimo, delle
speculazioni edilizie, dei palazzinari, insomma nel periodo fiorente della
civiltà sedentaria col suo anagraficismo e promozione del censimento del
cittadino-massa. Già O.Y Gasset
sottolineava che in un solo secolo, dal 1800 al 1914 la popolazione europea era
salita da meno di 180 milioni a oltre 460 milioni generando l’uomo-massa. Nonostante la decimazione della prima
guerra mondiale e la pestilenza della
“Febbre Spagnola” in meno di mezzo secolo si attestava l’omologazione: proprio
all’inizio degli anni sessanta Pasolini la intravedeva assieme all’urbanesimo e
la presentava con la sua trilogia delle borgate –Accattone, La Ricotta, Mamma
Roma -. Dieci anni più tardi gli
ecologisti allarmavano sul rapporto di sovrappopolazione\risorse\inquinamento
suggerendo un limite allo sviluppo tecnologico. Dopo una trentina d’anni, come
già previsto, si raddoppiava la popolazione.
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