venerdì 20 giugno 2008

Veganismo VS Zootecnia Epidemia Ospedali 3° parte


Proseguiamo il tema sul Veganismo contro la zootecnia. Nei precedenti post abbiamo visto come la zootecnia sia nefasta non solo per gli animali, sia in contenzione zootecnica che non (si ricordi la più grande strage di cani uccisi perchè ingiustificatamente accusati di essere i portatori di peste; e, recentemente, la strage di volatili per "sicurezza" dall'epidemia di aviaria, originatasi dalle industrie zootecniche) ma anche per gli umani sopratutto poveri.
Nel precedente post dal titolo "Loto Meccanico: anche l'eparina (anticoagulante) made in China" riportavamo quanto ascoltato da Radio Radicale -1 Marzo 2008- sugli effetti dannosi e mortali da somministrazione di eparina. Il suddetto annuncio ha anticipato di oltre tre mesi quanto oggi è stato diffuso in generale dai media (ad esempio, quattro pagine in Panorama di questa settimana). Le case farmaceutiche, alla stessa stregua di altre case di prodotti commerciali, hanno investito sulla economicissima mano d'opera cinese per la fabbricazione di farmaci, e così metterli sul mercato a prezzo concorrenziale. Tutto questo ha appesantito la Cina che sembra si sia ritrovata a gestire allevamenti per circa 1 miliardo di maiali per estrarre dai loro intestini gli ingredienti del farmaco (3.000 maiali sbudellati per 1 Kg di eparina grezza). Intanto, in questi mesi (almeno fino a Maggio) si è continuato a somministrare eparina senza togliere i lotti di farmaci sospetti dal mercato. Comunque, operazione, questa, di facciata perchè risulta impossibile distinguere l'eparina dannosa e, pertanto la si continua a somministrare. Che cosa abbia motivato l'aggiunta di estratto di cartilagine, con la sostanza letale, alla preparazione dell'eparina è ancora ambiguo: vi è chi asserisce che serviva per aumentare il peso (e venderla a maggior costo); oppure perchè, nonostante tutto non vi erano abbastanza maiali e quindi di (loro) intestini. Ma una risposta che ricade nel tema di questo post e che è per noi più attendibile (in Cina si è molto accorti e responsabili nel proprio compito o lavoro) è quella dell'epidemia dei maiali nel 2006, guarda caso proprio quando si stavano preparando, e aumentavano esponenzialmente, la zootecnia dei maiali su richiesta delle industrie farmaceutiche per l'estrazione del farmaco suddetto.
Inoltre, ci è sembrato -e invitiamo a fare un'indagine- che proprio nel 2007, almeno negli ospedali si preferiva ingessare agli arti inferiori con gesso, guarda caso, senza tacco! (anche senza che ve ne fosse il bisogno) - che obbliga all'immobilità- sopratutto ad utenti di una certa età (over 50) al fine poi da prescrivere l'uso quotidiano di eparina per tutto il periodo di ingessatura (dai venti giorni a circa un mese). Se così fosse confermerebbe ulteriormente l'intesa tra ospedali e industrie farmaceutiche ai danni dei loro utenti. Abbiamo visto come le stesse nefaste modalità di secoli fa per far fronte nei casi di epidemie non siano diverse da quelle odierne: il tragitto è il circolo vizioso descritto nell'omonimo post precedente.

venerdì 13 giugno 2008

Hospitalcrimes


I medici del "S.Rita" di Milano sono stati, in un certo senso, quelli che hanno operato -ingenuamente sicuri di sè- senza nascondere, criptare nulla, tanto che ne sono stati incolpati di ben cinque omicidi, e in più volontari; tutto questo grazie alla trasparenza di medici non proprio competenti professionisti del crimine.
Ma, se i medici "onesti" sono stati danneggiati dai loro colleghi, incompetenti del crimine, (come asserito dal medico ospedaliero U.Veronesi, cioè: "Questi medici hanno danneggiato anche i medici ospedalieri che sono onesti.." -o, meglio, che appaiono onesti) dovrebbero essere risarciti. Il risarcimento verrebbe effettuato per tutti i medici a cui lo si sia riscontrato ("onestà") a partire dalla modalità della loro assunzione in ospedale e per tutto il percorso operato nell'istituzione coatta fino ad oggi. Se, dovessero comparire errori di percorso allora il medico in questione non è un buon professionista (perchè si è fatto scoprire) e anche lui verrebbe annoverato ai suoi colleghi del S .Rita in quanto ha danneggiato gli altri colleghi "onesti". Però, in un certo senso sarebbe egli stesso anche onesto perchè ha accettato che su di lui si attuassero i controlli, la trasparenza. Ne consegue che Veronesi dovrebbe sostenere la politica del potenziamento dei controlli negli ospedali perchè è grazie a questi che oggi l'Italia può vantare, rispetto agli altri paesi -sebbene nei limiti del poco tempo trascorso-, una certa garanzia agli utenti di tali strutture. Di medici veramente onesti se ne contano meno delle dita di una mano: furono quelli che contestarono apertamente ciò che accadeva nel loro ospedale o istituto di ricerca medica-vivisettoria e che per questo furono cacciati a calci nel sedere da dirigenti medici eccelenti e, per giunta, anche radiati dall'albo professionale...così fu premiata la loro onestà. C'è oggi qualche medico o altro operatore sanitario, magari laureato, che, senza essere stato vittima di malasanità, abbia anticipato i controlli denunciando abusi, maltrattamenti, manipolazioni di dati clinici di cartelle? Insomma c'è qualche medico onesto che possa essere risarcito del danno etico causato dalla malasanità come pretende Veronesi?..!

venerdì 6 giugno 2008

Veganismo VS zootecnia, epidemie, ospedali 2° parte


Nella prima parte di questi scritto (vedi il post precedente) abbiamo dimostrato il seguente circolo:
Inquinamento ed appestamento di aria, terra e di fiumi -->Epidemie --> Ospedali --> aumento esponenziale del consumo di carne --> Corrispondente aumento di allevamenti --> Aumento dell' inquinamento ed appestamento di aria, terra e di fiumi --> Peggioramento dell'epidemia --> Ospedali...etc..
Di tutto questo circolo vizioso ne fecero le spese i poveri, sopratutto i senzatetto che, anche da sani, dovettero subire un più rigoroso Trattamento Sanitario Obbligatorio. La dittatura medica era anche subdola facendo passare l'obbligato stato di contenzione del povero senzatetto per un bene di quest'ultimo, come, ad esempio si può leggere sul seguente comunicato dell'epoca: "..se ci fossero malati poveri che non potessero curarsi di medicamenti e vitto, il pubblico li provveda di quanto sia necessario acciò non infettino gli altri". Chiaramente per "pubblico" si intende mettere il povero in quarantena o alle visite di controllo a spese del cittadino. Per quanto riguarda il povero colpito da contagio non era previsto alcun sostegno finanziario -come per chi, avendo una casa ne poteva rimanere dentro sebbene rinchiuso e peggio degli arresti domiciliari (vi si poneva, infatti, una guardia di sorveglianza)- se non quello di vitto e alloggio negli ospedali coatti, carcerari, con tanto di ufficiali sanitari (pari a secondini) divenuti poi permanenti...anche qui, come già visto per la città di Erbè, il povero non aveva nè scampo nè alternative. Anche gli uffici di sanità, da temporanei si tramutano in permanenti (1527) con la giustificazione della prevenzione ma continuando a colpire i poveri, gli emarginati in quanto la prevenzione era proprio concepita per loro: igiene di gente povera; passaporti sanitari come istituzioni; disinfezioni; densa trama di informazioni..per chi violava tali regole vi erano dure punizioni fino alla tortura (mancanza di passaporto sanitario). Ma come vedremo tutto questo rigore non ha abbassato la soglia di epidemia che continuava a crescere assieme agli allevamenti e al loro inquinamento ambientale e fetore.
...continua