domenica 24 gennaio 2021

Da Bin Laden al Covid 19


 

       Rimane ancora non chiarita la causa che ha generato il virus Covid 19 ma già da molto tempo, soprattutto dopo il crollo del muro di Berlino, vi erano tentativi di instaurare un regime di stretta sorveglianza, controllo e regolazione delle masse e di ciascun individuo.  Le strategie per un tale scopo si sono diversificate negli anni.  Oggi non si può attribuire la causa della presente epidemia a Bin Laden attraverso laboratori biotech dell' ex Unione Sovietica, cosi come da quanto riportato dal settimanale "Gente", del 1-XI-2001, in cui si legge:   " Dopo l'antrace si teme che i terroristi possono usare il virus di un'altra terribile malattia" ... "Le autorità americane temono che i terroristi siano in possesso del virus del vaiolo" ... "Secondo il direttore dell'FBI, Robert Mueller si tratta di un piano di guerra ben preciso gia organizzato e preparato da molto tempo. Anzi, una delle piste seguite dagli investigatori americani porta addirittura in Italia, a Milano.  Qui una cellula dell'organizzazione guidata da Osama Bin Laden avrebbe trattato con emissari dela mafia russa per acquistare armi biologiche provenienti dai laboratori militari dell'Unione Sovietica" ... "Il problema è che non esistono cure per il vaiolo. L'unica soluzione efficace è la vaccinazione. Ma negli Stati Uniti e in altri paesi occidentali nessuno è più stato vaccinato dagli inizi degli anni settanta.  INOLTRE NON SI E' MAI POTUTO SPERIMENTARE SE LA VACCINAZIONE OBBLIGATORIA FINO AGLI ANNI SETTANTA, E CHE QUINDI HANNO FATTO TUTTI COLORO CHE HANNO PIU DI TRENT''ANNI, SIA ANCORA EFFICACE" ... "Il ministro della Sanità Tommy Thompson ha annunciato di voler acquistare 300 milioni di dosi di vaccino antivaiolo quanto basta per poter vaccinare l'intera popolazione americana, per un costo complessivo di oltre 1000 miliardi di lire" ... "la medicina moderna ora ci rende vulnerabili al vaiolo prodotto artificialmente dall'uomo".

    Ed ora passiamo all'articolo del quotidiano La Repubblica, del 21 Ottobre 2001, dove si legge: ."https://www.repubblica.it/online/mondo/antracetre/rampini/rampini.html

Il Prof. Ken Alibek nell'Unione sovietica dirigeva il
 Biopreparat,
 il laboratorio segreto dove si costruì il più grande
 arsenale di
armi batteriologiche del mondo. Ieri, invitato come
 esperto
 al Congresso di Washington, ha dichiarato alla
 Commissione
 per la sicurezza nazionale: "Il vero effetto dell'antrace
non è la
 morte, è il panico". 

Il professor Alibek sa tutto della guerra biologica ma 
non del
 capitalismo. Tra gli effetti collaterali dell'antrace ce
n'è anche
 un altro, che al Biopreparat non avevano previsto.
 E' il boom
 nei profitti dell'industria farmaceutica, e non solo
quella.
 Più 44 per cento dall'attacco alle torri ad oggi:
è il rialzo
 di Borsa che l'allarme bioterrorismo ha regalto
 alla
 Bayer
che produce Cipro, l'antibiotico più usato contro il
 carbonchio.

L'industria dei medicinali non è l'unica miracolata da
Osama
 Bin Laden. Anche se l'impatto generale del terrorismo
sull'economia americana resta molto negativo - il
governatore

 della banca centrale Alan Greenspan ora parla
 apertamente

 di "declino significativo" - ci sono settori che stanno
 trasformando l'angoscia collettiva per la sicurezza i
n un
 ottimo affare privato. E non si tratta di speculatori
marginali
 come i venditori delle maschere a gas, ma di interi
 pezzi del
capitaliismo americano. Per alcuni è boom di utili,
 per altr
i l'occasione di saccheggiare il bilancio pubblico a
caccia di
 aiuti: dall'industria biotecnologica della Silicon
Valley alle
 compagnie aeree, dalle assicurazioni ai siderurgici,
la lista
dei profittatori si allunga.

Il fenomeno è così evidente da diventare caso
 politico.
. Charles Schumer, senatore democratico dello
 Stato
 di New York, è il primo a spezzare l'omertà
sui profitti
delle
 case farmaceutiche: "[ab]Deve intervenire
 d'urgenza il
governo - protesta - le autorità sanitarie devono
aumentare
le riserve pubbliche di medicinali obbligando
 i produttori
a venderli a prezzi calmierati". L'amministrazione
 Bush nicchia. 

Nonostante l'emergenza, esita ad attaccare un
 dogma a
 cui è molto legata: la tutela dei profitti privati
sui brevetti
 dell'industria farmaceutica. Ma se in passato erano
 i paesi
 africani a lamentarsi per il prezzo esoso dei
medicinali
antiAids venduti dalle multinazionali Usa, ogg
i l'America
 vive un rovesciamento delle parti. In India,
 rivela Donald
 Mc Neil sul New York Times, un mese di tera
pia
 anticarbonchio a base di ciprofloxacin costa
 dieci dollari,
 negli Stati Uniti la stessa cura venduta col
marchio Cipro
 di proprietà Bayer vale 350 dollari (740.000 lire). E
 se la
 singola pastiglia di Cipro in farmacia costa 4,67
 dollari
(diecimila lire), la stessa dose di pennicilina generic

 - che i medici considerano quasi altrettanto efficace
contro
 l'antrace - costa 9 cents. Duecento lire.

Alla tedesca Bayer una settimana di allarme antrace
 ha già
 fruttato mille miliardi di lire di vendite extra.
 Il Canada
 ha deciso che questo era intollerabile, e ha costretto la
 Bayer a vendere il Cipro a metà prezzo. Il bottino
 di guerra
 eccita gli appetiti delle maggiori concorrenti
americane,
come Pfizer e Bristol Myers Squibb, che accelerano la 

 commercializzazione di antibiotici concorrenti
del Cipro.
. Tranquilli, ce ne sarà per tutti. Dopo il carbonchio
sta per
aprirsi un altro business: Bush annuncia che vuole
 essere in 
grado di immunizzare l'intera popolazione
americana contro
il vaiolo, nel caso che...

Poiché la vaccinazione obbligatoria fu sospesa
negli anni
Sessanta con la scomparsa del vaiolo, le case
farmaceutiche
devono mobilitarsi per produrre a tambur
 battente 300
 milioni di dosi di vaccino. Uno sforzo titanico,
che sarà
ben premiato. Bush ha già stanziato per il solo
 vaiolo 509
 milioni di dollari.

E poi, prevenire è meglio che curare. Quindi
 ecco piovere
 dal cielo - cioè dal bilancio pubblico federale
 - 10 miliardi
di dollari da spendere a tutto campo per attrezzare
 l'America
 ad una lunga guerra contro il bioterrorismo.
Qualcuno questa
guerra l'ha già vinta: nella Silicon Valley
 californiana le
 aziende di punta nell'industria biotecnologica
sono al
 settimo cielo. La Cepheid di Sunnyvale è i
l caso più noto.  
Produce per il Pentagono apparecchi
automatizzati che
 identificano rapidamente le aggressioni
 batteriologiche
 usando test del Dna. Le sue azioni in Borsa
 dall'11
 settembre sono salite del 400 per cento.
 "Queste sono
reazioni isteriche" commenta Rachel Leheny,
 analista
 dell'industria biotecnologica da Lehman
Brothers.
Lo stesso amministratore delegato della
 Cepheid, Thomas
Gutshall, stenta a credere ai suoi occhi
. "Forse il mercato
 sta un po' esagerando", è il suo
 understatatement" ... 

Farmaci e difesa
i profitti della paura



Dall'inviato Federico Rampini
 

SAN FRANCISCO - 


L'America scopre che l'elenco dei possibilibersagli fiisici di attentati (senza contare i bersagli virtuali come le reti informatiche della pubblica amministrazione) è sconfinato. E terribilmente vulnerabile. Perché l'intera struttura economica e civile del paese non è stata progettata per resistere ad attacchi terroristici. Altro che i preparativi per fronteggiare i possibili blackout del Millennium Bug. Quanto può costare un rafforzamento generalizzato di tutte le barriere di sicurezza, di tutte le tecnologie protettive, di tutti i dispositivi di allarme per ogni obiettivo potenziale? Circola una stima sconvolgente. La fonte è la Commissione Bilancio del Congresso. Tenetevi forte: 1.500 miliardi di dollari di investimenti antiterrorismo, molti dei quali finanziati dallo Stato. Anche spalmati su tanti anni - perché questa sarà una guerra lunga - sono tre milioni di miliardi di lire. Se la stima dovesse rivelarsi attendibile, i paragoni con lo sforzo bellico sostenuto nei 40 anni della guerra fredda non sarebbero infondati.

Queste proiezioni scatenano appetiti svariati. Due celebri enfants prodiges della New Economy, Larry Ellison di Oracle e Scott McNealy di Sun Microsystems, bussano alla porta di Bush con una proposta: l'America adotti un sistema di carta d'identità elettronica collegata a una grande banca dati informatica. Naturalmente con tecnologie vendute da Oracle e Sun. Commenta sarcastico l'economista Scott Herhold: "Ottima idea, non fermiamoci qui. Bisogna anche obbligare ogni americano a girare 24 ore su 24 con un cellulare Motorola acceso, in modo che l'Fbi possa seguirne i movimenti. Ogni utente di Internet dovrà registrarsi da Microsoft che leggerà le sue email. E nelle case ci vuole una videocamera in ogni stanza, collegata con le reti a fibre ottiche".

a riportiamo l'indirizzo del sito di disinformazione.it: 
https://www.disinformazione.it/bioterrorismo.ht

Basato su un articolo di New Scientist ripreso da
M.  Dinucci, 11- Novembre-2003.

  Tutto questo percorso, assieme a quello di
 diversi post
del presente blog, è simile a  quello dell'attuale
Covid 19,
 solamente che manca Bin Laden.