martedì 22 dicembre 2009

LE INFAMI,SCHIFOSE,CRIMINALI STRUTTURE OSPEDALIERE

Nel quartultimo post -del 13 Nov. 2009- scrivevamo sulla visita di alti rappresentanti del PDL all'Ospedale S.Giovanni Addolorata-Calvary-Corner di Roma -uno dei primi ospedali, se non il primo, dove si sono dimostrate alcune delle tecniche di soppressione degli anziani lì ospedalizzati-. La visita era motivata dal ristabilire la fiducia dei cittadini nelle infami istituzioni ospedaliere e occorreva un'intesa tra medici e politici -leggi il suddetto post. Oggi, a distanza di poco più di un mese dall'iniziativa il massimo rappresentate del PDL, l'attuale Premier, dopo essere stato costretto, per motivi di urgenza da Pronto Soccorso -non avendo quindi altra scelta ospedaliera-, al ricovero in un ospedale italiano ora si appresta, per propria scelta, a lasciare l'Italia per la Svizzera per un intervento di ricostruzione plastica al volto dopo l'aggressione subita... Ma perché il complesso S.Giovanni-Addolorata-Calvary-Corner, che il PDL lì intervenuto per raccomandarlo ai cittadini, non fa tale generi di interventi? Certo che li fa e anche tecnicamente aggiornati adoperando staminali per autotrapianti; potete avere prova digitando e leggendo sul seguente indirizzo:
Ci si chiede ora perché i politici, pressati dai medici, si impegnano, a parole, a far ritornare la fiducia dei cittadini alle infami strutture ospedaliere quando poi, nei fatti, dimostrano che a loro fanno schifo, e con possibilità di scelta se ne vanno altrove? Che male hanno fatto i cittadini per meritarsi le infauste conseguenze di queste infami strutture?

martedì 1 dicembre 2009

Carmella Cirella,13 anni: stuprata da balordi e indotta al suicidio dai medici ospedalieri






Quanto scritto dai post precedenti sugli stupri e farsa medico legale trova sempre più conferma in altri episodi di stupri, ad esempio: da quello più recente della ragazza di Ascoli Piceno, che si è vista negare la sua verità sullo stupro
perché a detta dei medici legali ospedalieri la penetrazione non è stata , millimetro più o millimetro meno, completa..cioè "degna di uno stupro" -Vedi suhttp://www.sambenedettoggi.it/2009/10/22/81140/interrogatorio-i-legali-«non-c’e-stato-stupro»/i-; A quello da incubo mortale della ragazzina di 13 anni, Carmela Cirella, costretta -15 Aprile 2007- allo
stupro di branco di balordi e alla violenza dell'altro non di meno branco di medici ospedalieri che hanno addirittura ribaltato l'accusa ai suoi danni diagnosticando lei -e non i balordi- disturbata e costringendola al duro trattamento di contenzione
psichiatrico, e annichilendola e intossicandola con psicofarmaci. Chiunque al suo posto, sopratutto a quell'età, non creduto, umiliato e denigrato da figure specialistiche che avrebbero dovuto difenderla, non avrebbe potuto fare altro che suicidarsi...anche come ultimo tentativo di essere creduta oltre che difendere la propria dignità -la dignità di poter ancora chiamarsi e riconoscersi con la fierezza di quell'età. L'induzione al suicidio è OMICIDIO.
Nell'immagine qui sopra la foto di Carmela Cirella. Nella piccola immagine all'inizio del post l'immagine di Donatella Colasanti. l'ultima è la salma di M.Goretti.
"FATE ATTENZIONE A NON GIUDICARMI MALE, VI METTERESTE IN GRAVE PERICOLO..." -GIOVANNA D'ARCO:
I responsabili del martirio di G.d'Arco:
P.Cauchon, non sopravvive molto alla morte di Giovanna (attacco cardiaco mentre si rasava)
N.Loyseleur, muore improvvisamente in chiesa dove si era rifuggiato dopo la morte di Giovanna
G.d'Estivet. muore annegato in un canale qualche anno dopo la morte di Cauchon
N.Midy, colui che redisse i capi d'accusa di Giovanna. si ammalò di lebbra subito dopo il processo e muore qualche anno dopo
G.de Flavy che abbandono Giovanna ai Borgognoni morì sgozzato dalla moglie
G. di Lussemburgo muore misteriosamente e repentinamente intorno al periodo di quelli già citati
Il Duca di Bedford muore di crepacuore sempre attorno a quel periodo, cioè dal 1435 al 1445
Il Conte di Warvick muore di infarto, ancora giovane, il 1439.
Seguono altri, chi decapitato chi impazzito etc. sempre dello stesso arco di tempo..

venerdì 20 novembre 2009

Cucchi Bianzino Uva Saladino vittime delle menzogne e omicidi degli ospedali e medici -2°



ALDO BIANZINO
STEFANO CUCCHI
GIUSEPPE SALADINO
GIUSEPPE UVA

G.Uva(salma)Salma di un torturato a Guantanamo (alla fine del video)

lunedì 16 novembre 2009

Mastrogiovanni Francesco -Anarchico-: un mero omicidio colposo


Dal quotidiano "Il Mattino" -14-Nov-09- riportiamo parte dell'articolo di E.Manganiello:
"Oltre ai 7 medici che hanno avuto in cura il paziente, ci sono dunque i 12 infermieri che hanno prestato servizio nel reparto durante il suo ricovero per tso. Il video della verità. Legato al letto per 80 ore, in una posizione in cui la normale funzione respirazione è compromessa. All’inizio in preda ad uno stato di agitazione per cui, nel tentativo di liberarsi, si procura escoriazioni larghe fino a 4 centimetri ai polsi e alle caviglie, poi sedato con farmaci antipsicotici. Non monitorato né controllato dal personale. Disidratato a causa della mancata alimentazione e introduzione di liquidi, tranne le flebo. È la descrizione choc del video che racconta gli ultimi giorni di vita del maestro, nella consulenza depositata dagli esperti della Procura. Un documento crudo quanto accurato in cui la contenzione fisica di Mastrogiovanni viene ritenuta illecita. Tanto più che non è stata annotata nella cartella clinica né esiste un registro delle contenzioni. La conclusione a cui giungono i consulenti è che la contenzione, per le modalità con cui è stata eseguita, ha provocato l’edema polmonare acuto che ha condotto alla morte il maestro. Un reparto sotto inchiesta. Allo stato ci sono 19 indagati: sono i 7 medici e i 12 infermieri cui è stato notificato nei giorni scorsi l’avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura vallese guidata dal procuratore Giancarlo Grippo. L’ipotesi di reato parte dall’omicidio colposo, ma potrebbero essersi aggiunti il falso e l’abuso di mezzi di correzione".

Da quanto dichiarato dalla giornalista nel video la situazione è chiara, chiunque riconosce gli abusi. Il video è una prova schiacciante, comunque si ricorre sempre a dare in mano l'indagine ai colleghi degli aguzzini che di fronte a tale prova filmata hanno dovuto riconoscere l'assassinio dei loro colleghi e porre qualche rimedio per salvare la categoria . Infatti, il medico legale e lo psichiatra dichiarano che Mastrogiovanni è morto per come è stata fatta la contenzione fisica e non per la contenzione di per sé, come tale. Una contenzione, qualsiasi essa sia, può portare a gravi e letali conseguenze. I medici legali e lo psichiatra, invece, impostano l'accaduto in termini di errore, quindi di omicidio colposo: se la contenzione fosse stata ben fatta Mastrogiovanni oggi sarebbe stato in buona salute e guarito...da che cosa?-dalla malattia di loro invenzione. Ben diversa la storia che si racconta apparire nel video dove risulta evidente la volontaria omissione nel fornire acqua e cibo e nel somministrare farmaci dannosi.

venerdì 13 novembre 2009

Stefano Cucchi: ulteriore conferma dell'anticostituzionalità degli ospedali e medici



Un minimo di trasparenza imposta agli ospedali ed in 3 anni è venuta fuori a valanga tutta la malasanità che conosciamo. Nella scienza moderna questa dinamica è vista nei "fenomeni a grilletto" dove sistemi di una certa complessità, raggiuntoAggiungi video un certo stato stazionario, una certa soglia, sono sensibili a piccole perturbazioni e vi reagiscono amplificando enormemente gli effetti della piccola perturbazione. Nelle infami strutture ospedaliere la situazione è in un certo modo diversa, può chiamarsi "effetto tarlo": gli ospedali nascono predisposti a deteriorarsi irreversibilmente, "tarlarsi", fino al punto in cui divengono "groviera" e basta una "infiltrazione" per far cadere a sequenza, come tasselli di domino appaiati uno subito dopo l'altro, l'intero complesso. Tutte le nefandezze di ospedali e medici venute alla luce, fino a quelle che violano la Costituzione Italiana -di cui abbiamo scritto proprio recentemente (vedi post su "incostituzionalità di ospedali e medici)- riesplosa recentemente con l'omicidio di Cucchi ha indotto i medici ospedalieri a chiamare a sé i politici invitandoli nei loro ospedali con lo scopo di ammansire i contestatori fino a ritornare ad avere fiducia nelle loro infami istituzioni. Nel giro di un mese alti rappresentanti dei due più potenti schieramenti politici -PD e PDL- si sono trovati per suddetto fine proprio nel complesso ospedaliero dove da diversi anni si è dimostrato, verificato, la modalità di soppressione degli anziani -vedi il primo post del blog- lì ospedalizzati, cioè quello del S.Giovanni-Addolorata-Corner H.-Calvario. Parlano di diritto, ma di chi? Chiaramente quello del potere medico, a cui si sta osando negare il diritto ad occultare e a risolvere la malasanità restrittivamente all'interno della loro corporazione e non attraverso tribunali e media. Il futuro da costruire deve partire ed essere gestito da loro e deve essere anche impegno dei politici. Ci sono ragazzi che vogliono evitare di rimanere "bamboccioni" fin'oltre trent'anni e si ritrovano in carcere, in ospedale o manicomio fino al cimitero. S.Cucchi, tra carceri e ospedali, non ha ceduto alle torture -in quelle condizioni è rarissimo non cedere-, non c'è voluto stare a far violare la Costituzione Italiana dagli infami ospedali nonché uno dei principali 33 Diritti del Malato! Cucchi ha fatto Resistenza per far valere la la costituzionale e la dignità e i diritti del malato: la Democrazia .

mercoledì 11 novembre 2009

Stefano Cucchi: smaschera la "Guantanamo" italiana -sintesi dell'affinità tra ospedale e carcere

Il ministro attuale della giustizia dichiarando che S. Cucchi non doveva morire conferma quanto scritto dai nostri recenti post sulla regola della tortura alla prigione di Guantanamo: le tecniche della tortura non devono arrivare ad uccidere. I medici dispongono le direttive affinché la tortura arrivi al massimo della sofferenza senza decesso e non possa causare proteste, anche internazionali, contro di loro ed il governo assassini. Più la tortura è massima più è perfetta la pena morte occulta. Infatti, di solito, le ripercussioni sia psico-traumatiche che prettamente fisico-organiche si sviluppano dopo mesi ed anche a distanza di anni e tra un serio e grave discapito ed un altro comportano induzione ad autolesionismo fino al suicidio. Dalle moderne ricerche bio-fisico-matematiche risulta che l'orientamento "scientifico" medico non è in grado di prevedere gli "effetti a lungo raggio" di un danno causato ad un sistema complesso come un sistema vivente e questo scagiona chi riesce a procurarlo alla vittima -si veda il nostro post su Rajinesh, che fu avvelenato in carcere col tallio, che provoca lentamente, a distanza di anni, la morte dopo atroci sofferenze e questo la "scienza" medica non lo riconosce perché limitata al "causa-effetto" immediato del riduzionismo da laboratorio (ci vorrebbero molti decessi per un'indagine epidemiologica come quella con cui si è scoperto l'asbesto essere cancerogeno).
Gli ospedali e i medici che hanno avuto in "cura" Cucchi trovano a presiedere un loro collega la commissione di indagine; vale a dire come delegare la mafia a indagare su dei picciotti che hanno sbagliato e si sono fatti scoprire e che per questo devono essere condannati -sia per mancanza di professionalità nell'occultare e sia per aver svergognato l'onorata società. In effetti un medico o qualsiasi operatore ospedaliero -e a maggior ragione l'attuale presidente della commissione di indagine della morte di Cucchi- non avanzerà mai la pretesa di far luce sulla vera causa delle morti e invalidità causate nelle infami strutture ospedaliere denunciando la scarsa anzi peggio la totale mancanza di trasparenza negli ospedali, per così delegare una vigilanza composta da volontari di diversa estrazione di studio. La ragione per cui oggi non possiamo sapere veramente come è avvenuto il crimine sta che i criminali e loro complici e colleghi delegati all'indagine se ne decidono le responsabilità e se ne fanno "cosa loro".

domenica 1 novembre 2009

Stefano Cucchi: le menzogne dei medici ospedalieri:


L'omicidio di S. Cucchi è un aberrante esempio di quanto gli ospedali siano affini alle carceri. Proprio nel penultimo post avevamo parlato delle torture ai prigionieri del carcere di Guantanamo e della complicità dei medici quale, ad esempio, degli psichiatri che, per menzogna, attribuivano le ferite e le morti per tortura ad autolesionismo. Ora, spunta fuori l'ennesimo pari copione in Italia, dove l'ospedale completa l'operato del carcere nell'ammazzare un detenuto-degente. Infatti, l'avvocato di Cucchi attribuisce la maggior responsabilità della morte del suo assistito proprio all'ospedale che, tra l'altro, aveva impedito a chiunque l'accesso durante tutti i giorni della degenza. Così, alla stessa stregua del carcere di Guantanamo e dei medici che vi prestano servizio anche i responsabili dell'ospedale italiano ribaltano, per loro menzogna, le responsabilità sulla vittima dichiarando il suo "atteggiamento non collaborativo alla loro "cura"", quindi atteggiamento autolesionistico. Intanto si continua a non fare trasparenza negli ospedali; la trasparenza non piace a chi ci lavora per ovvi motivi, di dittatura: fare quello che gli pare ed affermare quello che gli è più conveniente.
Nell'immagine la foto del cadavere di S.Cucchi. Foto scattata di nascosto perché nell'ospedale si voleva nascondere all'opinione pubblica anche questa cruda testimonianza. Mentre nel video si riportano esempi di pestaggio, da quello tipico a quello invalidante fino a quello mortale; i medici confermeranno la causa in autolesionismo, caduta o suicidio ed in in caso estremo completeranno in decesso attribuendo la causa alla vittima per non aver collaborato alla loro "cura" -Vedi anche http://www.leggonline.it/articolo.php?id=32700 dove è delegato un medico stesso, oltre tutto ospedaliero, a dire e accusare sull'accaduto per così far continuare a gestire il monopolio della vita a tale infame corporazione del potere medico. Infatti, ora, la verità sta sempre più emergendo per altre indagini, non mediche, e pertanto più obiettive rispetto la responsabilità di chi l'aveva in "cura" in ospedale, vedi su http://www.youtube.com/watch?v=v-lVlRJ8Y2o

lunedì 12 ottobre 2009

La medicalizzazione di opere pie: da ricoveri per senzatetto a ospedali per il potere dei medici

In alcuni post abbiamo considerato le origini degli ospedali in istituzioni permanenti nati per dare rifugio, ricoveri, ai poveri emarginati senza un tetto. In questi ricoveri, chiamati ospedali non vi erano medici ma solo religiosi, e volontari, per dare sostegno; i medici intervenivano solo se chiamati in caso di bisogno. In seguito queste istituzioni, opere pie, si trasformarono negli ospedali attuali con esclusiva gestione medico sanitaria, seppur mantenendo il nome di santi e continuando ad accogliere, quasi in maniera clandestina o almeno tollerata, comunque molto limitata, qualche disagiato senzatetto negli androni o altri luoghi scarsamente o per nulla frequentati. Proprio in questi giorni si è finito di sgombrare alcuni padiglioni del Policlinico di Roma e il primo manifesto nell'immagine di sopra lo annuncia ai cittadini. Ma sgombrare da che cosa? Proprio della gente povera senza tetto che, come tale,occupava tali luoghi ospedalieri non attivi, disabitati da due anni. Questo grande esodo di centinaia di poveri da luoghi concepiti per accoglierli dimostra quanto potere abbiano le corporazioni mediche che hanno fatto loro categoricamente ubbidire il sindaco nel far immediatamente alzare i tacchi agli "occupanti abusivi"anche
con il loro metodo di sempre, nel tenere come "ostaggi" i loro malati. Di fronte alla dittatura medica nessun politico osa fare contestazioni -il governo che succederà all'attuale (costretto a fare la scelta del potente) si troverà il conflitto già risolto. Infatti, il secondo manifesto, quello dell'immagine successiva alla prima, riprende e critica quanto scritto da quello precedente: la protesta di chi è stato illuso che i politici fossero dalla loro parte, così ingenuo da credere che il politico non stia dalla parte del potere, sopratutto quello medico che..."salva"... dal "male"(?) facendo i propri interessi, il peggior proprio lucro a danno dei malcapitati.

sabato 3 ottobre 2009

La riforma sanitaria di obama -2°: l'onesta trasparenza dei medici torturatori nelle carceri pagati dallo Stato


Con lo scandalo delle torture ai detenuti del carcere di Guantanamo oggi sappiamo cosa accade nelle carceri. A tal proposito riportiamo un passo dell'intervista di E.Ray al principale rappresentante dei diritti dei prigionieri di Guantanamo M.Ratner:
"Ray: sappiamo, in base alle dichiarazioni del Ministero della Difesa stesso, che un detenuto su cinque è stato sottoposto a cure per patologie depressive. Sappiamo che c'è stata un'impennata nei tentativi di suicidio. Tu non sei un esperto in medicina, ma vorrei sapere il tuo pareri sull'etica medica in questo contesto, riguardo alla consapevolezza dei dottori che controllano e curano questi detenuti.
Ratner: Penso che per i medici sia immorale il semplice fatto di avere un qualche ruolo in questi interrogatori. E' come se un medico osservasse qualcuno che viene torturato e indicasse ai suoi aguzzini quanto possano osare senza ucciderlo, cosa che sarebbe riconosciuta come crimine. ALCUNI DEGLI UOMINI LIBERATI DICONO DI AVER SUBITO LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI SU ORDINE DEI COMANDANTI E CI SONO ACCUSE CHE PARLANO DI PRIGIONIERI MALMENATI PER AVER OPPOSTO RESISTENZA ALLE INIEZIONI.
SE I MEDICI CONTRIBUISCONO ALL'USO DI METODI COERCITIVI, si tratta di un atto criminale oltre che contrario all'etica. Per esempio abbiamo saputo che alcuni MEDICI COMPLOTTAVANO NEL TENTATIVO DI DIMOSTRARE UNA DIMINUZIONE DEL TASSI DI SUICIDIO, SEMPLICEMENTE RICLASSIFICANDO I TENTATIVI DI TOGLIERSI LA VITA COME "COMPORTAMENTI AUTOLESIONISTI" E SOSTENENDO CHE QUEI SOGGETTI NON INTENDEVANO VERAMENTE AMMAZZARSI. Secondo quanto viene riferito negli ultimi sei mesi del 2003 ci sono stati 40 tentati suicidi.
-Ray: Un'altra domanda legata a questo tema è se un medico sia tenuto o meno a certificare che un imputato è in grado di affrontare un processo quando il governo vuole che lo affronti.
-Ratner: I medici che rifiutano di venire coinvolti in questo sistema di certificazione sottolineano che dopo aver tenuto un individuo in un ambiente altamente coercitivo per due anni e mezzo, senza che egli abbia idea delle accuse formulate contro di lui, non può semplicemente dire: "Quest'uomo è consapevole delle accuse che gli vengono rivolte e può affrontare il processo". Dopo così tanto tempo, quell'uomo è praticamente privo di personalità, un soggetto del quale gli Stati Uniti possono fare quello che vogliono.
Il capo degli psichiatri di Guantanamo, in un'intervista ha avuto il coraggio di affermare che, a suo parere, che i prigionieri che soffrivano di depressione ne presentavano già i sintomi dal loro arrivo. e' terribile che ci possano essere medici coinvolti in tutto questo. Richiama alla mente ciò che fecero i medici Nazisti durante la seconda guerra mondiale".
Chiaramente i detenuti che hanno subito gli abusi non possono denunciare gli aguzzini medici di malasanità perché per il tribunale non hanno un tale diritto.
Si, è vero, il fatto che è terribile che ci siano medici coinvolti negli abusi e torture ai loro "pazienti" ma sono anche loro stessi che lo hanno apertamente riferito senza nasconderlo come fanno, subdolamente, i medici negli ospedali. Anche in questo caso la "buona sanità" rimane limitatamente riferibile solo ai medici aguzzini e torturatori oltre che ai medici boia citati nel precedente post.

mercoledì 30 settembre 2009


LA RIFORMA SANITARIA DI OBAMA: La" buona sanità" rimane quella dei medici boia

Se vogliamo la massima trasparenza dell'operato dei medici sui degenti o pazienti dobbiamo riferirci ai 37 paesi degli USA che adoperano l'iniezione letale come pena di morte. In questi paesi i medici ammazzano ed ora anche danneggiano -vedi gli attuali tentativi falliti nell'iniettare il veleno in vena (se si sbaglia si provocherebbe un'atroce agonia)- nel penitenziario dell'Ohio. Obama ha visto respingersi il suo programma per la riforma sanitaria e gli unici medici a rientrarci sono quelli della pena di morte pagati dallo Stato e non certamente dal loro "paziente" -che tra l'altro non può denunciarli di malasanità se sbagliano nell'ucciderlo-. Pertanto la "buona sanità" risulta essere quella dei medici boia che, a differenza di tutti gli altri medici, ipocritamente assassini e macellai, danneggiano e ammazzano senza nascondere nulla e non sono stati mai denunciati per malasanità.

venerdì 25 settembre 2009

Violazione della Costituzione italiana - Ospedali e medici

In un precedente post, dal titolo "Italiani brava gente", "Uomini contro"...e partigiani, abbiamo coinvolto anche nazi-fascismo, ospedali e partigiani. Ora riprendiamo il discorso da un libro pioniere, se non il primo per specificità dell'argomento, della malasanità vista da chi l'ha subita. Nel percorso delle sue vicissitudini ospedaliere l'autrice del libro "La morte al Policlinico Gemelli", M.G.Cristofanetti-Boldrini detta Dafne espone suddetta accusa di maltrattamento, abuso, errore e inganno diagnostico etc. (in genere, malasanità) anche in termini di anticostituzionalità. Riprendiamo qui la parte del libro che ne è un esempio. L'autrice racconta l'impossibilità di ottenere i vetrini delle analisi cliniche del fratello ricoverato ma non può richiederli lei, direttamente, e nemmeno il fratello stesso ma solamente pr mezzo della lettera del medico di un altro ospedale a cui si era rivolta per fare sua chiarezza sulla diagnosi, fino allora ambigua, del fratello:
Dr.Ascenzi:- ..me li porti domani (i vetrini) prima delle due.
Dafne:-La ringrazio vivamente! Però c'è un'altra cosa: il Prof. Dina, prima di consegnarmi i vetrini, esige una lettera di richiesta dei medesimi da parte sua.
Ascenzi:-Ma è proprio matto! io dovrei scrivergli una lettera! Ma a me, a me, non me ne..importa proprio niente della sua perizia! Anzi sa che le dico? Se proprio vuole che io gliela faccia, la lettera me la deve scrivere lui! dica pure questo al povero Dina!
Dafne (disperata):-senza la sua lettera io non avrò quei vetrini...
Ora Ascenzi ricorda la Costituzione Italiana a Dafne: "L'UOMO E' PADRONE DI TUTTO CIO' CHE APPARTIENE E APPARTENNE AL SUO CORPO", e la invita ad esigere dall'altro medico i vetrini ben sapendo che è comunque impossibile se non per violazione di domicilio.
E ill gioco dei cani che abbaiano feroci e che sembrano mordersi per tenere a distanza terzi. Ascenzi si contraddice perché facendo parte di una struttura sanitaria, pubblica o privata che sia, ospedale, USL, o laboratorio clinico che sia, al paziente o cliente non viene restituito un bel fico secco: sangue, lastre e tutto ciò che interessa o è appartenuto al suo corpo.
Tutti (e oggi si può dire anche " quasi tutti) difendono (...o almeno cercano di difendere) la Costituzione italiana ma le strutture sanitarie, a partire dagli ospedali, da sempre rimangono uno "Stato" a parte, una dittatura che ha impedito lo smantellamento di queste aberranti strutture anche dopo il loro fallimento sulle epidemie, tutto ciò grazie al loro forte lucro e al panottico (controllo del potere sulle masse: Sorvegliare e punire). Oggi, dove la Costituzione è in pericolo, si parte proprio dalla strategia della dittatura medico-sanitaria ospedaliera per un affossamento della Costituzione stessa, punto di rottura per tutte le dittature...o quasi.

sabato 5 settembre 2009

"Action" ovvero Umberto D 2000

L'immagine a fianco è la scena del film Umberto D dove l'attore in veste di pensionato senzatetto e senza soldi simula di star male per avere rifugio in ospedale. Implorerà medici e religiosi ospedalieri fino all'umiliazione, a chiedere un rosario per "raccomandazione" . Questo film, ancora oggi non disponibile a dvd bassi costi per la sua posizione primaria rispetto alla produzione cinematografica, fu censurato non appena proposto -vedi post sul presente blog. Tre giorni fa vedendo più volte in televisione la scena dove popolo dell'indomita Action lasciava mestamente, a capo chino, i padiglioni, occupati da due anni, del Policlinico ho subito pensato ad umberto D: ecco ora per rientrarci dovranno fingersi malati col rosario in mano. Commovente anche quanto detto da una di loro intervistata da "Super 3": "..Ora ci si attende che veramente questi padiglioni vengano adibiti a struture ospedaliere per la comunità.." -Forse questo glielo ha suggerito Emergency, che ha seminato 7 Ospedali tra paesi in via si sviluppo e già battezzati alla malasanità (vedi l'ospedale Emergency del Perù denunciato per malasanità da Amnesty Int.)-. Rispondiamo noi su quello che avrebbe dovuto dire Emergency ma ancora se ne guarda dal dirlo: certamente che questi padiglioni saranno adibiti a strutture ospedaliere e il motivo è lo stesso per cui stanno per riaprire il Forlanini sotto ordine dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in base all'emergenza epidemia a livello massimo dove occorre procurare spazi sanitari per gli eventuali lazzaretti. Di fronte alla più drastica dittatura, quella dello stato di polizia medico-sanitaria, non ci sono proroghe, bisogna alzare i tacchi e di filato! Non preoccupatevi, ora vi cacciano ma nella suddetta dittatura sono proprio i poveri e gli emarginati che non avendo tetto saranno ospitati in tali strutture-lazzaretto, anzi ne saranno obbligati a entrarvi anche da sani (per essere meglio controllati, fare da cavie ed evitare di contaggiare gli altri).
Da dove vengono queste epidemie? Se non ci sarà pandemia il popolo sarà comunque già abituato alla remissività di fronte al panottico-sicurezza e alla globalizzazione.

venerdì 14 agosto 2009

Maestro assassinato dal Trattamento Sanitario Obbligatorio Ospedaliero

Dieci anni fa una mastra delle elementari avrebbe dovuto essere costretta al Trattamento Sanitario Obbligatorio ospedaliero ma il poliziotto della municipale -corpo delegato a prelevare chi deve sotoporsi a T.S.O.- si rifiutò di consegnarla in ospedale e fu arrestato dai carabinieri. Ne seguì un diverbio tra i carabinieri e il poliziotto fino a che non lo chiusero nella cella provvisoria della caserma. Il maresciallo dei carabinieri lo trasferì nel giorno stesso -per evitare eventuali ritorsioni in seguito al diverbio- nella città dove si sarebbe dovuto svolgere il processo. Durante il trsferimento l'elicottero precipitò e morirono i carabinieri di scorta e il poliziotto stesso. Oggi, a distanza di dieci anni veniamo disgustati dalla tortura e assassinio, di un maestro elementare e anarchico, attraverso il Trattamento Sanitario Obbligatorio nell'ospedale S.Luca, di Vallo della Lucania. Tutto ciò conferma in valore la scelta di obiezione di coscienza di quell'uomo, che in veste di poliziotto municipale, pur sapendo le gravissime conseguenza del suo rifiuto e della ribellione alle imposizioni dei carabinieri ad eseguire il sequestro della maestra, si distingueva da qualsiasi altro "robottino" -privo di coscienza- e disubidiva al potere per difendere un debole rimettendoci il lavoro, andando in carcere fino alla morte.

sabato 25 luglio 2009

Febbre suina: quarantena e cavie -applicando la dittatura medico-epidemica


Tra le massime che dal'antichità fino ad oggi si sono rivelate, sopratutto ai nostri giorni, vere vi è quella che, in sostanza, dice che tutto quello che viene fatto agli animali poi viene fatto agli umani. E' questo il caso di tutto ciò che accade in zootecnia e nei laboratori vivisettori. Agli animali posti in stretta contenzione zootecnica vengono somministrati farmaci -sopratutto antibiotici, per evitare le infezioni dovute al trattamento di velocizzazione delle loro funzioni fisiologico-produttive (latte, uova e ingrassamento, per pesare di più o avere più carne)- e di applicate modificazioni genetiche e altre tecniche, tanto che un animale non riuscirebbe a vivere che per poco tempo -ad esempio, la vita media di una mucca in zootecnia è circa di due anni- e viene mattato di lì a breve. La zootecnia è causa di epidemie, quali, ad esempio, Mucca Pazza, S.A.R.S., Aviaria, Febbre Suina. Come è ben noto, non è possibile realizzare vaccini per queste epidemie tanto micidiali quanto a "immediato" decadimento. Ci si chiede come mai si è applicata la massima allerta per stato di epidemia per la Febbre Suina quando attualmente sta affievolendosi. Probabilmente si teme che con l'arrivo delle stagioni fredde venga a potenziarsi. Lo stato di epidemia dà piena disponibilità di gestire la popolazione alle direttive medico-sanitarie. A differenza delle dittature politiche qualsiasi azione viene tutt'altro che contestata. Ne consegue che a trarre vantaggi dalle epidemie è la medicina diagnostica e di ricerca che può disporre appieno delle tecniche sperimentali sul malcapitato, divenuto pari alla più sperimentata cavia da laboratorio. Lo stato di epidemia mette a tacere tutte le contestazioni finora denunciate dalla critica sui pazienti-cavie -tra l'altro a cui non viene reso noto tale loro ruolo-, negli ospedali europei:
"Il problema dei pazienti-cavia riguarda tutti i paesi avanzati del mondo...particolarmente l'Italia. Ogni anno nel nostro Paese vengono concesse una cinquantina di autorizzazioni ministeriali per la cosiddetta "sperimentazione allargata" di nuove sostanze medicinali. Questo significa che ogni anno 8-10.000 ammalati, regolarmente ricoverati nei maggiori ospedali dell'Italia, sono trattati con pillole, sciroppi, iniezioni non ancora in commercio, allo scopo di conoscere i benefici e i rischi che ne derivano" -In L.Makowski, "Cavie Umane", L.A.N., 1987.
Attualmente sono sotto quarantena per la cosiddetta Nuova Influenza -Febbra Suina- 17 italiani turisti a Parigi. Non si conoscono vaccini per questa influenza, l'unica cosa certa è che si stanno spendendo enormi somme per "vaccinare" -vaccino test- intere popolazioni e che la causa di tutte le moderne epidemie sono le industrie zootecniche, che oltre i macellai arricchiscono così anche i medici.

domenica 21 giugno 2009

Welby Englaro Crisafulli o del Coraggio socratico









Di fronte a situazioni estreme si perde il senso della visione e si guarda superficialmente o si nasconde la testa come gli struzzi. Questo atteggiamento separa i giudizi ed i fatti tra loro. Welby, Englaro e Crisafulli non sono separati, hanno un denominatore comune: Il coraggio di continuare a vivere; il coraggio di mettere fine. Da una parte i sostenitori della vita, di Crisafulli; dall'altra quelli di Welby e di Englaro padre. Da una parte i medici che sentenziano la "morte clinica" di Crisafulli -anche nell'eventualità asportargli qualche organo- ma i parenti, nonostante il suddetto verdetto di ospedali d'eccellenza (anche stranieri), lo sentono vivo, non possono lasciare di farlo tagliare a pezzi; continueranno da soli con le loro modeste possibilità economiche finchè il loro intuito o sensazione li ricompenserà. Anche Englaro padre avrà sentito qualcosa per la figlia, non si possono prendere simili decisioni se non si è veramente certi. Per Welby non ci sono stati dubbi sulla sua personale scelta. Possiamo dire che questi tre momenti sono stati orientati: chi dal futuro (Crisafulli), chi dal passato (Englaro) e chi dal presente (Welby). Il coraggio assieme al ruolo passato-presente-futuro sono i temi principali di un capitolo della quinta tetralogia socratico-platonica: "Il coraggio è scienza?". Vediamo alcuni punti più significativi per questo contesto.


L.- "...Nelle malattie non sono i medici quelli che conoscono i pericoli? O ti sembra che siano i coraggiosi a saperli? O chiami coraggiosi i medici?


N:-"Assolutamente no"..."Sarebbe a dire che egli crede (rivolta a Socrate) che i medici sappiano, a proposito degli ammalati, qualche cosa in più del distinguere ciò ch'è sano e ciò che non lo è. Invece conoscono proprio solo questo; se per caso per qualcuno l'essere sano fosse motivo di timore maggiore che l'essere malato, tu credi che i medici lo saprebbero? o non pensi che per molti sarebbe meglio non riprendersi dalla malattia, piuttosto che riaversi? Dimmi infatti: credi che per tutti sia meglio vivere o che per molti sia preferibile morire?


L:-"Ne sono anch'io convinto".


N:-"E quelli per cui il morire rappresenterebbe un vantaggio, tu credi temano la stessa cosa di quelli che invece hanno interese a vivere?"


L:-"No". N:-"Tu però sei disposto a riconoscere la capacità di sapere ciò ai medici e a tutti gli altri artigiani tranne a chi veramente sa ciò che si deve temere e ciò che non si deve temere e che io chiamo coraggioso?"... L:-"Io capisco che lui (rivolto a Socrate) chiama coraggiosi gli indovini. (Sapere se è preferibile morire o vivere)"


.....S:-"Dimmi allora...: affermi che il coraggio è scienza delle cose da temere e di quelle da osare?"..."Delle cose per cui esiste scienza, non c'è ne una riguardo al passato, per sapere come si è svolto, una per il presente, per conoscere come esso si attua, ed un'altra riguardo al futuro per intuire il modo migliore in cui si può realizzare e si realizzerà ciò che ancora non è avvenuto, ma che essa è unica. Ad esempio, per quanto riguarda la salute, non esiste che la medicina che, sola, indaga quanto avviene, è avvenuto, avverra..."


Risulta evidente che ai medici non deve venire delegata alcuna decisione in merito a ciò che è vita e ciò che è morte e nemmeno il monopolio sull'esecuzione dell'eutanasia (di morti per sanità medica ce ne sono fin troppi), che può essere decisa solo nei casi di tipo Welby, dove si avrà anche la libertà di scelta di chi attui un tale compito (sempre che questi accetti e sia preparato) anche se la soluzione da preferire, non violenta, è quella attuata con successo dai maestri yoga nell'astenersi dal cibo.

domenica 31 maggio 2009

Daniela Lobo -Danielle Frappier: l'attimo di un sogno




Nata a Montreal, Danielle tra le altre arti abbraccia la cultura gitano-flamenca nel 1979 e ne diviene presto brava danzatrice e insegnante finchè, nel 1988, a soli trent'anni, in attesa del suo secondo figlio, viene stroncata la sua vita, uccisa da una banale operazione chirurgica

-Informazioni e immagini tratte dalla rivista d'arte "Night-Italia".

martedì 26 maggio 2009

Quarantena ospedaliera Febbre Suina: Nomadi 2 Sedentari 0


Suini Soldi e Sanità
Altra sconfitta per chi voleva inquadrare i nomadi al proprio stile di vita sedentario. Anche stavolta la natura ha pareggiato i conti contro chi la viola: al posto degli immigrati disperati saranno invece visti appestati i turisti o tutti coloro che arrivano dagli USA e così fatti oggetto di visite mediche e messi in quarantena ospedaliera; al contrario di quanto si voleva dai nomadi costringendoli a diventare scolaretti con anche il "vantaggio" di essere vaccinati saranno invece gli studenti ad abbandonare le scuole e ad essere messi in quarantena ospedaliera o agli "arresti sanitari" domestici senza alcuna speranza per una vaccinazione per questa e tutte le nuove epidemie da zootecnia. Il confronto nomadi-sedentari prosegue con gli "autogol" di quest'ultimi, costretti in quarantena ospedaliera o "fermo-medico sanitario domiciliare".

mercoledì 15 aprile 2009

Moderno ospedale dell'Aquila: Nomadi 1 Sedentari 0


Il moderno ospedale dell'Aquila messo KO dalle prime scosse di terremoto sottolinea la necessità di mettere sotto controllo tali infami istituzioni anche ancor prima della loro costruzione -voluta più che altro per interessi economici e di panottico-. Inoltre, tutto ciò, mette in guardia anche riguardo a tutti gli altri ospedali moderni che, alla stessa stregua di quello dell'Aquila, venivano fatti vanto dalle corporazioni medico-ospedaliere -vedi il precedente post "The dreams of the monters" del 28 Aprile 2008"-, quale ad esempio il mega ospedale di Mestre -promosso da illustri medici primari- per non parlare dell'ospedale policlinico dell'Università di Tor vergata, di Roma, la cui realizzazione fu contestata da molti professori i quali avrebbero preferito la realizzazione di "dipartimenti universitari" molto più economici ed efficienti piuttosto che mostri di cemento e di burocrazia...ma l'idea degli enormi interessi economici in gioco anche per la costruzione del mega ospedale universitario sovrastava quella delle esigenze di efficienza e sviluppo culturale piuttosto che di "doppioni, brutta copia".
Mentre a Roma ed in altre città il popolo sedentario stava accorpando il popolo nomade, obbligandolo a burocrazie anagrafiche e alle imposizioni delle sue istituzioni, all'Aquila il terremoto pareggiava i conti realizzando un grande campo "nomadi" e mettendo in ginocchio con estrema e sospetta facilità ospedali e scuole, tanto che gli sfollati verso altre città (vedi ad esempioVasto) furono accolti criticamente come veri e propri nomadi con anche tanto di aiuti in scarti alimentari (vedi quanto riportato dai media di due giorni fa) -oltretutto avariati, scaduti; da cassonetto- obbligando ad aumentare il costo delle spese spostando il ricovero degli sfollati nei lussuosi alberghi di quelle città. E' indubbio che la natura aiuti e sani chi gli è più vicino.

domenica 29 marzo 2009

Trapianti connection


A circa una settimana dall'annuncio della promessa della realizzazione di un sangue artificiale, da laboratorio, Singapore legalizza il traffico di organi di umani viventi. Il sangue artificiale sarà applicato agli uomini fra 3 anni e sostituirà quello organico per le trasfusioni. E' questa una promessa allettante per i poveri che dovessero sacrificare, ad esempio, un rene per ricavarne al massimo 5.000 euro, affinchè venga trapiantato nei facoltosi bisognosi; una sorta di mercato di pezzi di ricambio dove, come al solito, chi è più in salute, cioè il pezzo di ricambio meno rovinato -quindi il meno povero- viene valutato dalla medicina legale ad euro superiore rispetto a chi è "Euro Zero". Si può considerare un componente fisiologico alla stregua di un oggetto o sorta di "capitale" da investimento? Se nasciamo con due reni è perchè ne sono necessari due; il secondo non è un rene di scorta, e questo significa che facendo supportare tutto il carico dell'intero processo fisiologico del corpo su di un solo rene si ha poi propensione alla disfunzione renale che conduce alla dialisi. Questo significa che i medici non solo guadagnano sul traffico d'organi ma anche sull'eventuale facile domanda di almeno una delle controindicazioni del trapianto quale, appunto, il ricorso alla dialisi. La medicina guadagna così in una sorta di stato stazionario tra la vita e la morte rendendo persone potenzialmente malate. La promessa del sangue artificiale non tiene conto che il sangue è un "plasma". Che cosa si intende in Fisica per "plasma"? -si intende un liquido elettrizzato. Che cosa comporta il termine elettrizzato? -che vi è implicata anche la componente magnetica. Com'è tale componente magnetica: statica o dinamica? - dinamica, quindi complessa. Insomma un elettromagnetismo dinamico complesso. E che cosa implica tutto ciò? Che vengono tirati in gioco i campi e le polarità vettoriali. Quindi il sistema dipende strettamente dall'ambiente in cui viene introdotto e ciò ne influenza la dinamica in quanto si tende a mantenere le condizioni iniziali in un ambiente che però ne esige via via altre. Tutto ciò comporta la prevedibilità del sistema? No perchè si entra nella complessità che genera la non linearità e per far ottenere quanto da noi previsto occorre meccanizzare il sistema. Che significa? -Isolare il sistema il più possibile dalle altre parti dell'organismo chimicamente o meccanicamente fino a renderlo macchina -clock-; questo è ciò che accade agli animali nel laboratorio vivisettorio, dove si plasmano per questa sorta di "trucco" tutti i processi che ci si aspetta.. anche i finanziamenti. In-"somma" gli animali non sono più tali ma solo in funzione del pezzo o funzione fisiologica considerata; è come se tagliassimo fuori tali funzione per studiarli separatamente...Conclusioni? La ricerca è fine a se stessa. Ma, oltre tutto il sangue non è realmente sintetico; il il termine "sintetico" è sbagliato! Non è niente di diverso da quello finora sperimentato: Il sangue deriva da quello degli embrioni e vengono implicate le cellule staminali. Ne consegue che è una sorta di "trapianto", e non proprio di "innesto", di cellule che dallo stato embrionale sono "eccitate" a divenire adulte e per così adempiere alla loro funzione. Quindi il trucco sta nel termine adoperato. Funzionerà? Funzionera come hanno "funzionato" tutti gli innumerevoli esperimenti biomedici genetici che avrebbero dovuto risolvere i problemi che si sperava, appunto, risolvere.

sabato 14 marzo 2009

Medico stupra ragazzo minorenne in ospedale

Tutti bene i medici senza frontiere a Darfur rilasciati in breve tempo e senza alcun riscatto dai ribelli del luogo. Di tutt'altra sorte il ragazzo minorenne sequestrato e stuprato in Italia da un medico italiano in ospedale (vedi msn news di due giorni fa) mentre aspettava la madre, in visita medica. Ora questo ragazzo dovrà sottostare alle iterate visite mediche legali dei colleghi dello stupratore che si accerteranno sull'eventuale penetrazione e ne dibatteranno, accusa e difesa, al millimetro, se più o meno.
A scanso di equivoci..Nella foto il medico rilasciato incolume dai ribelli.

lunedì 23 febbraio 2009

Violenza carnale e farsa medica: gli stupratori ..gentiluomini


Nel due precedenti post sulla violenza sessuale subita dalla turista tedesca a Napoli abbiamo sottolineato l'inutilità dell'accertamento medico ospedaliero che, in questo caso, si è rilevato oltre tutto errato di fronte alle indagini di polizia. Infatti, dall'accertamento medico ospedaliero non risultava alcuna violenza sessuale cosa invece evidenziata inconfutabilmente dalle indagini di polizia. Nella più recente violenza subita da una giovanissima ragazza al Parco della caffarella di Roma è accaduto il contrario, cioè dall'accertamento medico ospedaliero risultavano innumerevoli ematomi nel corpo della vittima, ma dalle altre indagini legali risultava che la vittima non aveva subito sevizie. Ci si chiedeva e ci si chiede ulteriormente il perchè della umiliazione dell'obbligo dell'accertamento da visita medica -legale-ospedaliera che subisce una donna violentata considerato che una violenza sessuale è già di per sè gravissima anche se una donna, paralizzata dalla violenta aggressione, può "non opporre" resistenza attiva; Il voler porre l'attenzione sui particolari sminuisce una tale gravità della violenza mentre è proprio una tale violenza che fa passare in secondo piano altre conseguenze di lesioni fisiche dovute a percosse che non sono così più violente in relazione all'iter di umilianti accertamenti medici a cui deve sottostare d'obbligo chi ha subito l'aggresione, ma che, invece, dovrebbero attivarsi solo per sua libera scelta. Le squallide, umilianti visite mediche obbligatorie non servono che a distinguere i violentatori tra stupratori gentiluomini e non

martedì 10 febbraio 2009

La macchina Englaro



"La morte peggiore è quella che ti proviene da chi ti concepisce ridotto a macchina e magari con tanti bei pezzi di ricambio; sentendo tra le sue mani il tuo cuore pulsante" -Hospitalcrimes-

giovedì 5 febbraio 2009

Il danno di Ippocrate: aver dato monopolio del corpo e mente ad una corporazione di spergiuri


"CLANDESTINI DENUNCIATI DAI MEDICI" è il titolo in prima pagina del quotidiano gratuito "24 Minuti" che dà freschissima notizia, di questa sera, dell'approvazione del senato all'emendamento che cancella la norma secondo la quale il medico non deve denunciare lo straniero non regolare -immigrato clandestino- che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche. Tutto ciò avviene proprio nel momento critico su un'altra decisione di vita o di morte (il caso Englaro): l'immigrato non in regola deve decidere se rischiare di peggiorare in caso estremo fino alla morte o farsi denunciare per ricevere trattamenti (o ulteriori danni) ospedalieri. Ci si chiede: ma perche?...prima non venivano identificati? -certo; le telecamere, il sangue (DNA), etc. etc. ma non essendo ufficiale il clandestino non veniva perseguito ma posto negli schedari dell'ospedale (vale a dire anche quelli della pubblica sicurezza -schedatura) - un pericolosisimo criminale latitante da moltissimi anni fu scoperto grazie alle indagini (DNA) ricavate su un suo vecchissimo ricovero d'ospedale o clinica-. Però ora per il cosiddetto "clandestino" si complica la situazione. Se a tutto ciò aggiungiungiamo anche l'autorizzazione a procedere per la vaccinazione obbligata ai bambini Rom nelle loro abitazioni, che maschera l'ennesimo tentativo di schedarli, stavolta su stanziamento di relativamente grossi fondi -operato per omologarli definitivamente alla cultura del popolo vincente, quello sedentario- possiamo ulteriormente vederci confermato tutto ciò di cui abbiamo riportato e previsto nei precedenti post su tale questione, dal profilo storico al nostro quotidiano.
* In figura particolari bambini futuri nel nostro paese (E123,E104,E142,E131;Cons.E220)

martedì 3 febbraio 2009

Mobbing: cornuti e bastonati. Dallo stipendio al sostegno per disabili psichici -parte 2°


Quanto scritto nel post precedente trova un ennesimo riscontro che ci interessa direttamente: un lettore del nostro blog ci ha segnalato che un suo amico ha subito recentemente -dopo 15 anni di servizio- un licenziamento per mobbing -esubero. Funzione lavorativa ritenuta non più necessaria- confermato dai sindacati. La vittima del mobbing è un modesto operaio padre di famiglia con un figlio -che frequenta le elementari- e una moglie con lavoro precario e con casa in affitto. Le sue responsabilità familiari, di fronte alla reale difficoltà sindacale lo ha condotto a chiedere un sostegno psichiatrico. Nonostante tutto è stato licenziato, non lavora più da due mesi. La potente corporazione psichiatrica non avrà fatto altro che etichettarlo della diagnosi psichiatrica da mobbing (ansia, depressione e tendenza al suicidio). La logica psichiatrica è che il branco paga le spese del danno psichico rimanendo immune da diagnosi psichiatrica mentre la vittima s'incollerà tale suddetta etichetta che assieme al peso della sua età non proprio giovane non avrà altra alternativa che vivere di sostegno socio-sanitario. Verrà così considerato come "cittadino con riserva sull' affidabilità".

venerdì 16 gennaio 2009

Mobbing -Cornuti e bastonati: Dallo stipendio al sostegno per disabili psichici









Una delle questioni sul mobbing ancora scarsamente o per nulla discussa è sull'abilità di tutto o parte di un intero organico di ufficio, dal basso verso l'alto, nel raggiungere una così perfetta intesa da circuire la preda (l'impiegato scomodo) tanto da farlo incappare nella trappola. Un'altra questione riguarda invece la scoperta di questa dinamica -chiamiamola- di branco di cui ci si è accorti solo di recente -il termine fu coniato nel 1984. Infatti, risalendo alle origini delle civiltà, il cosiddetto "capro espiatorio" -simile a colui che subisce il mobbing- ha radici molto profonde e si estende anche alle altre specie riunite in branchi: un animale che non riesce ad adeguarsi alle aspettative del branco per diversi motivi -anche per qualche handicap- viene isolato o spinto dal branco ad allontanarsi anche per mezzo di minacce e aggressioni, se la vittima insiste a rimanervi. Le religioni simbolizzarono questa dinamica da branco con il sacrificio, prima di umani poi di animali, che serviva per tenere assieme gli adepti al fine da polarizzare le loro reciproche insicurezze -sulla socializzazione- su una vittima immolata piuttosto che tra di loro. In questo contesto non vogliamo approfondire le origini della dinamica suddetta piuttosto sollevare un'altra questione che ci riguarda più da vicino, cioè su tutti i nostri amici e conoscenti che si sono ritrovati intrappolati nel Trattamento Sanitario Obbligatorio -perlopiù psichiatrico- sia prima che dopo la scoperta ufficiale del mobbing, che mirava proprio a far perdere le staffe alla vittima mandandola fuori di testa fino a farla cadere nella trappola del T.S.O., trattamento che può anche essere effettuato mitigato se attivato con il consenso della "vittima" che si rivolge, per suggerimento, agli psichiatri divenendo così "paziente" (diagnosticato -depressione, ansia con possibile tendenza al suicidio), durante il mobbing. Ora sorgono altre due domande: 1- Come mai i medici psichiatri (con un corso di studi universitario di 10 anni) non si accorsero di questo nonostante l'alta affluenza di T.S.O. e di ricorsi agli infami ospedali di tutti coloro che denunciavano stress da lavoro -per quanto ci concerne direttamente anche medici scolastici, professori di scuola statale (110 e lode in filosofia), ingegneri etc.- ; 2- Perchè oggi, conoscendo le dinamiche del mobbing, si aspetta che la vittima raggiunga un quadro clinico psichiatrico, o vi è necessità di affibbiaglierlo, per poter intervenire?. Anche da questo aspetto si conferma sempre più l'inadeguatezza della concezione di prevenzione delegata all'ambito medico; dall'altra, sempre più la necessità di aumentare la sorveglianza nelle istituzioni per la sicurezza del cittadino stesso da colui che lo dovrebbe assistere; piuttosto che aver aumentato i controlli nei confronti del cittadino stesso, che è tra l'altro il contribuente dei suddetti servizi. In sintesi: Le istituzioni, sopratutto sanitarie, possono controllare il cittadino ma il cittadino non può controllare le istituzioni che finanzia. Del resto, tutto ciò, andrebbe bene anche per chi vi opera, ad esempio nelle infami istituzioni ospedaliere; considerato che già nel 2004 veniva denunciato (lo dice proprio chi sostiene l'intervento speculativo del mobbing delle ASL: vedi http://www.antimobbing.com/ -12 nov. 2004) un abuso di mobbing subito almeno dal 50% del personale femminile, chirurgo in queste vili strutture sanitarie. Si veda a tal proposito anche il caso eclatante di mobbing su Giovanna de Nigris dipendente dell'Ospedale (e oftalmico) fatebenefratelli di Milano http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata.php .....continua

sabato 10 gennaio 2009

Umberto D. intervista inedita in risposta a La Valigia dei Sogni La7

Nel precedente post abbiamo riportato parte del raccconto di un partigiano -medico- che fu costretto a rifugiarsi nei sottopassi del Policlinico di Roma, e qui accudito da una suora e da qualche operatore sanitario. Sempre nel precedente post abbiamo ricordato lo scopo degli ospedali nella loro origine come luoghi frequentati da soli religiosi per dare assistenza, accudire gli emarginati, i senzatetto e, in generale, gente in difficoltà. In questo primo periodo i medici erano esterni a tali strutture. Inoltre abbiamo ricordato di come questo aspetto si sia mantenuto ancora oggi seppur limitato in microscopica parte di fronte all'ormai imponente presidio medico. Infine abbiamo discusso sul conflitto, che vide sfrattati una compagnia di frati per necessità sanitaria-ospedaliera, tra il potere medico-politico e i frati stessi. Su tale questione, tra l'antico è l'odierno, vi si pone una riflessione neorealista firmata De Sica-Zavattini, cioè il film dal titolo "Umberto D.". Il film è stato messo in onda la settimana scorsa da LA7 nel programma "la valigia dei sogni" -in cui seguono commenti al film e riproposizione di alcune scene assieme ai luoghi attuali in cui furono girate. Almeno per quanto riguarda gli aspetti del film, che possono interessare il presente blog, possiamo dire che i più rilevanti si riferiscono ai seguenti punti:
1-sia alla situazione precaria degli anziani, CHE "BENE" -accentuando i sintomi oppure fingendo di star male, per essere accuditi "tetto e pagnotta", con la complicità di religiosi che gli stessi anziani imploravano, magari fingendosi religiosi- O, di fatto, "MALE" -per stenti e quindi incuria- venivano, alla fine, costretti a soggiorno ospedaliero. Insomma, ingurgitando, così, farmaci da sani, che giustificavano il ruolo del medico, e, dall'altra, spulciando rosari, magari da laico, per giustificare quello religioso. 2- Sia al destino crudele dei cani passati per la camera a gas nel Canile Municipale -lager a tutti gli effetti.
A tal riguardo abbiamo dovuto constatare che "La valigia dei sogni" ha trascurato proprio questi due aspetti omettendo di riproporre sia scene che commenti, ad essi attinenti, nonostante abbia riferito sul doppio sequestro per censura di questo film da parte di Andreotti. In questo blog noi rispondiamo al suddetto programma LAsettimino attraverso una recente intervista inedita ad un regista P.M. -da parte di un lettore del presente blog- che ebbe qualcosa a che vedere con "Umberto D." :
Intervistatore - Lei è stato. complessivamente, un assistente e un aiuto regista per la Trilogia delle Borgate (Accattone, Mamma Roma e La Ricotta) di P.P.Pasolini, quindi è stato immerso nel pieno del neorealismo. Recentemente è stato riproposto in televisione (LA7 -La Valigia dei sogni-) un capolavoro del neorealismo quale "Umberto D."; film che ebbe all'inizio delle censure. Il neorealismo mise a crudo delle verità sulle condizioni precarie di chi era emarginato che i governi tenevano nascoste: ci può parlare di una qualche sua esperienza su questo aspetto? Considerando anche il fatto che il film aveva più motivazioni per essere censurato, oltre la condizione precaria di un pensionato "...a la Umberto D." ,
quali: il ricovero ospedaliero per necessità di un tetto e della "pagnotta" ricompensato con l'ingurgitamento di farmaci e nell'assecondare il religioso; La realtà sul canile lager.
P.M. -Le parlerò proprio di quando mi interessai per la proiezione di "Umberto D." Allora ero presidente di un circolo del cinema e nel ciclo di film da proiettare inserimmo nel palinsesto proprio il film cesurato di Zavattini-De Sica. Deciso andai a ritirare le due pizze contenenti l'intero film e benchè ingombranti e pesanti le portai sottobraccio fino agli uffici della questura che si trovavano vicino a Piazza Indipendenza. Lì approcciai il vicequestore che telefonò al questore e questi, a sua volta, si consultò con l'ufficio di Andreotti. La risposta fu positiva per il dissequestro e la conseguente proiezione pubblica -probabilmente non si voleva venire in conflitto con me, richiedente il dissequestro -almeno temporaneo- in quanto, allora, ero anche presidente di sezione della D.C. -ruolo che lasciai di lì a poco dopo aver organizzato una manifestazione di protesta studentesca-. Finalmente, il film venne proiettato pubblicamente per la prima volta nella lì vicina (Piazza Esedra) sala cinematografica de "Il Planetario", che si riempi di pubblico fino a diventare stracolma, rendendo giustizia alla libertà di espressione della corrente neorealista."
Per merito di questo regista e di tutti coloro che sostenevano la libertà di espressione molte persone riuscirono a vedere questo film che fu censurato per oscurare le condizioni di vita di chi passava già inosservato nell'affacendamento, del cittadino medio, del quotidiano.
Nel video il famigerato canile municipale di Roma con la camera a gas