lunedì 12 ottobre 2009

La medicalizzazione di opere pie: da ricoveri per senzatetto a ospedali per il potere dei medici

In alcuni post abbiamo considerato le origini degli ospedali in istituzioni permanenti nati per dare rifugio, ricoveri, ai poveri emarginati senza un tetto. In questi ricoveri, chiamati ospedali non vi erano medici ma solo religiosi, e volontari, per dare sostegno; i medici intervenivano solo se chiamati in caso di bisogno. In seguito queste istituzioni, opere pie, si trasformarono negli ospedali attuali con esclusiva gestione medico sanitaria, seppur mantenendo il nome di santi e continuando ad accogliere, quasi in maniera clandestina o almeno tollerata, comunque molto limitata, qualche disagiato senzatetto negli androni o altri luoghi scarsamente o per nulla frequentati. Proprio in questi giorni si è finito di sgombrare alcuni padiglioni del Policlinico di Roma e il primo manifesto nell'immagine di sopra lo annuncia ai cittadini. Ma sgombrare da che cosa? Proprio della gente povera senza tetto che, come tale,occupava tali luoghi ospedalieri non attivi, disabitati da due anni. Questo grande esodo di centinaia di poveri da luoghi concepiti per accoglierli dimostra quanto potere abbiano le corporazioni mediche che hanno fatto loro categoricamente ubbidire il sindaco nel far immediatamente alzare i tacchi agli "occupanti abusivi"anche
con il loro metodo di sempre, nel tenere come "ostaggi" i loro malati. Di fronte alla dittatura medica nessun politico osa fare contestazioni -il governo che succederà all'attuale (costretto a fare la scelta del potente) si troverà il conflitto già risolto. Infatti, il secondo manifesto, quello dell'immagine successiva alla prima, riprende e critica quanto scritto da quello precedente: la protesta di chi è stato illuso che i politici fossero dalla loro parte, così ingenuo da credere che il politico non stia dalla parte del potere, sopratutto quello medico che..."salva"... dal "male"(?) facendo i propri interessi, il peggior proprio lucro a danno dei malcapitati.