mercoledì 26 maggio 2010

Piazza Italia, la medicina legale, la passatella romana

Chi meglio di "Piazza Italia" del programma RAI TV-2 "Gli affari vostri" condotto da Magalli poteva trattare meglio chi stima l'organismo pari a elettrodomestici? Con l'intervista del video qui riportato il suddetto programma rimonta in qualità rispetto alle altre che trattano sulle nefandezze ospedaliere: la vittima (un vero e proprio primato in chi subisce tali nefandezze) viene lasciata spiegare per filo e per segno ogni esperienza del suo incubo tra ambulatori, laboratori clinici e ospedali fino all'amputazione del suo seno sano, quando anche quello mal diagnosticato non ne aveva bisogno. Ma il massimo è alla fine quando si fa intervenire l'avvocato dell'assicurazione di controparte che ha dichiarato l'impossibilità di stimare il danno morale e psicosomatico.
Già, perché quello fisico, dell'organismo, sì? Probabilmente non conoscono l'impasse nel determinare un punto di riferimento oggettivo di centralità dell'organismo, in quanto complesso, da cui partire per stabilire il percorso di un danno (la patologia); dall'altra non si può nemmeno stabilire il percorso patologico o di disabilità, oltretutto dove ed alla fine, verrà ad interessare le parti che FISIOLOGICAMENTE non possono essere separate dal tutto il complesso del sistema neuro-scheletrico-motorio -quindi recidive a lungo termine di generalizzazione dei fenomeni, in particolar modo distrofici. La fisiologia è nata verso inizio del secolo scorso e si poneva un tale compito ma non ha fatto altro che verificare la suddetta impasse.
Gli esempi non mancano e ne riportiamo anche noi un caso classico: Una ragazza di 29 anni investita (1992) sulle strisce da un'auto viene ricoverata in prognosi riservata per diversi giorni con oltre mezza dozzina di costole rotte assieme all'acetabolo. Viene risarcita, da valutazione dei medici legali, di 50 milioni di lire. Dopo nemmeno dieci anni dall'incidente la malcapitata, nonostante fisioterapie e nuoto, si ritrova a camminare col bastone e col mezzo polmone -corrispondente alle costole risaldatesi ed in parte ricostruite in metallo- atrofizzatosi.
La medicina legale valuta punteggi grosso modo come si decideva da ubriachi nelle passatelle romane. Forse quest'ultima è anche più "corretta" perchè nemmeno un ubriaco può concepire una fisiologia-patologica.