sabato 18 gennaio 2014

Vivisezione, la Speranza è Tutta Nostra -Brevetto sulla Speranza

   Nel video la senatrice intervistata chiarisce i limiti della vivisezione.  "Come si convincono i politici?". La risposta la dà la conduttrice, cioè attraverso la sempre più gran parte di italiani che ha preso conoscenza -anche per le conseguenze subite- e senza alcun dubbio dell'evidente fallimento della ricerca vivisettoria.  La senatrice fa appello all'etica del vivisettore che però non può fare a meno di vivisezionare per prendersi cura degli altri esseri umani -,,,altri esseri umani?-,  Dall'intervista emergerà sempre più che la cura è dare speranza.  Infatti, tutte le molteplici malattie incurabili sono dette tali perché senza possibilità di cura reale -pseudocure-. La senatrice dichiara che la sperimentazione serve per dare un risultato visibile a tutti e ripetibile ma non specifica quale risultato.  Infatti il risultato è relegato alla mera esperienza di laboratorio dove il "successo", che avviene forzatamente e per manipolazione della cavia, diviene sistematicamente fallimentare e spesso gravemente dannoso, o mortale, se applicato agli esseri umani.  
  Quanto detto finora viene confermato nel dichiarare che "La vivisezione esplora territori ignoti cercando di agguantare un risultato che dia speranza e diviene scienza nel renderlo pubblico".  Secondo la senatrice le ricerche alternative alla vivisezione non sono in effetti alternative a niente.  In effetti ha ragione, non vi può essere nulla di alternativo a ciò che si è confermato da sempre essere inutile, fallace e dannoso come la ricerca tramite vivisezione che s'impone a dogma sugli altri metodi piuttosto di essere finalmente abolita lasciando spazio -e risorse economiche- al progredire della scienza, liberata da tale zavorra.  Inoltre, la senatrice rivendica il diritto dei malati alla speranza pretesa dalla ricerca vivisettoria negando però il diritto della speranza dei malati e dei loro familiari che credono nel metodo stamina. Tra ricerca vivisettoria e metodo stamina più che  "tradimento dell'umanità" vi è una "guerra santa" di speranze in chi ha fede per la pseudoscienza vivisettoria e l'altra di ricerche sulle staminali bocciate per il brevetto sulla vita.     La senatrice riconosce che le malattie, anche incurabili,  hanno fluttuazioni enormi nel loro percorso, soprattutto sulla crescita di un bambino, ma non chiarisce se vi è un metodo attendibile per distinguerle da veri miglioramenti; in effetti non vi si possono fare distinzioni, almeno per quelle che superano quel breve periodo di inequivocabile riscontro di "causa.effetto" possibile con i limitati, attuali, strumenti e conoscenze.  In effetti la senatrice riconosce così tutte le speculazioni della medicina e farmacologia su tali fluttuazioni.   La senatrice dovrebbe, invece, rispondere se in quei casi, come ad esempio, della giovanissima Delizia Cirolli, vi sia stata o no un' enorme fluttuazione tale da sanare le ossa, compromesse da tumore con attesa di vita di poche settimane, avvenuta dopo la visita a Lourdes.  Infatti, se la madre della giovanissima Cirolli non avesse rispettato il volere della figlia accettando il suo ricovero forzato ospedaliero, e la successiva amputazione della gamba, il suo destino sarebbe stato avverso nel continuare a farla a pezzi, mentre oggi dopo una ventina d'anni si conserva sana e intera.  Vi è chi ha speranza confidando in chi ha diabolica "forma mentis" vivisettoria, nel tagliare, nel fare a pezzi e chi preferisce essere curato nella sua integrità e dignità.