martedì 29 luglio 2008

Prove medico-sperimentali sulle cavie nomadi Rom

Tutto ciò che abbiamo scritto nei quattro post (incluso "La drammatica resistenza del popolo di Erbè) sulla peggiore dittatura, quella che si attua attraverso misure mediche in caso di epidemia, sta oggi cominciando ad applicarsi. Anche in assenza di una qualche epidemia stanno rendendosi applicabili le misure suddette per voluto "stato di emergenza" in luoghi ritenuti non igienicamente a misura di metropoli. Chiunque voglia partecipare in vivo al confronto tra quanto scritto nei suddetti quattro post si può recare al Campo Nomadi Rom al Casilino 900 di Roma: in questo luogo si sta attuando una "bonifica" medico-sanitaria -da presidio ospedaliero- da "pestilenza" con susseguente poliziotto-piantone permanente.

giovedì 24 luglio 2008

pulizia etnica sanitaria: paramedicina ospedaliera

Tutto quello che abbiamo scritto nei tre blog precedenti sulle regole delle peggiori dittature, quella sanitaria in caso di epidemia, che colpiscono soprattutto i poveri sta, ora, venendo applicata ai gruppi Rom, Sinti, Camminanti e altri gitani. Questi gruppi esistono da sempre, anche prima delle popolazioni sedentarie, che stanno nuovamente a perseguitarli accusandoli di essere brutti, sporchi e ladri nonchè portatori di malattie, un "inferno" che solo degli angeli possono sanare, per giustificare un intervento sanitario imposto, che maschera, sopratutto, un censimento-schedatura. Questo compito è, chiaramente delegato al corpo militare, quello della Croce Rossa; un'infingardezza da schiaffo camuffato da carezza che richiama l'ipocrisia di chi imponeva -Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.)- un controllo sanitario da passaporto sanitario all'epoca della dittatura sanitaria per epidemia: "..se ci fossero malati poveri che non potessero curarsi di medicamenti e vitto, il pubblico li provveda di quanto sia necessario acciò non infettino gli altri". I nomadi hanno una loro cultura e tradizione pari se non migliore di quella delle popolazioni sedentarie. I nomadi non hanno chiesto, nè gli sono stati imposti, interventi sanitari e passaporti perchè, da sempre c'è un rispetto reciproco in tutto il mondo fra entrambe le popolazioni (nomadi e sedentarie) in quanto i nomadi hanno preferito uno stile di vita originario dell'umanità, quello "transnazionalista". Finora i nomadi hanno conosciuto le galere e i lager dei popoli sedentari, ma oggi si pretende che il loro obbligo alle istituzioni si estenda a quelle sanitarie-ospedaliere e scolastiche (dove, comunque, si obbliga anche a visite mediche e cliniche nonchè alle vaccinazioni). Insomma, oggi le popolazioni sedentarie possono cominciare a vantare un controllo sulle popolazioni nomadi -in prima linea una sorta di panottico ospedaliero in "trasferta"- e, così, man mano "integrarle" -leggasi "omologarle"- all'unica ed imperante cultura e stile di vita del popolo sedentario, di cui ai nomadi ha molto rubato e brevettato (fatto proprio per fini di lucro).
Nelle foto la Croce Rossa sembra andare dalla parte sbagliata  per censire i nomadi.

lunedì 21 luglio 2008

Bellezze in bianchi camici...e spalline


Sono le crocerossine.
Perchè indossano, sul camice, le spalline?
Certamente, nel loro servizio paramedico includono anche l'ambito militare, ma il motivo non è nè estetico nè compatibile col messaggio di austerità che impongono le spalline. La verità proviene dagli studi di etologia, ma, conformandoci al contesto paramedico delle crocerossine, consideriamo l'interpretazione psichiatrica (vedi L.Cancrini, "dialoghi col figlio"): le spalline riprendono il comportamento delle scimmie e di altri animali di fronte a coloro che vogliono intimorire, suggestionandolo, nel sollevare, il più possibile, le spalle e il pelo (ad esempio le scimmie, gli orsi), la schiena (vedi il gatto) etc. Quindi il ruolo delle spalline delle "tenere" crocerossine è proprio quello dello scimmiesco. Esse vanno di pari passo con l'atmosfera austera degli ospedali e di chi ci lavora.
Le CONTROINDICAZIONI di questa parvenza sono serie ed anche gravi per chi la subisce; questo post muove da due recenti incontri a Roma con due giovani: La prima ci ha raccontanto di essersi fratturata un piccolo osso del piede correndo e di aver subito poi un'errata ingessatura, seguita da un'altrettanta errata operazione chirugica, in ospedale, che ha provocato già nel giro di pochi mesi delle deviazioni dell'assetto del piede. La seconda ci ha raccontato di essersi estratta un dente del giudizio (cresciuto deviato) e che nonostante l'assunzione di ben due scatole di antibiotici diversi, entrambi a dosaggio 1000 (uno era l'"augmentin-1000"), prescritti dallo stesso medico dentista, subiva una gravissima setticemia con conseguente ricovero ospedaliero e operazioni chirurgiche di tracheotomia e nell'area, del linfonodo, mandibolare.
Entrambe le storie interessano in pieno la malasanità. Le due pazienti non se la sono sentita di denunciare; più che altro si sono rivolte agli stessi medici: la prima perchè riteneva che il medico ospedaliero era bravo (perchè non l'ha ammazzata. Anche i pazienti del S.Rita, tagliati a pezzi, e talmente suggestionati e intimoriti, tralasciavano di denunciare per il semplice fatto che erano ancora vivi-n.d.r.). Infatti era talmente bravo che gli affidarono i dati clinici pre-operatori originali -che provavano il grave errore del medico dentista- che il "bravo medico ospedaliero" guarda caso, smarrì.
La seconda paziente non denuncia perchè preferisce incontrare e parlare, di nuovo, col medico ospedaliero che l'ha operata.
Insomma, da entrambe le storie, risulta che le due protagoniste -sopratutto la seconda- hanno riferito che volevano stare tranquille e non avere fastidi; nonostante che i fastidi e le spese, che avrebbe, poi, comportato con il tempo la conseguenza dell'errato percorso clinico, saranno molto più fastidiosi e dispendiose. Ne consegue che entrambe avevano timore di queste figure professionali che, vedevano pari a autorità spirituali.
Nella figura di sopra compare il volto dell' attore comico F.Lechner (in arte Bombolo), dall'atteggiamento suggestivo di chi vuole sovrastare, dominare o intimorire (osservate il collo allungato, il mento e le ciglia sollevati). Quando vedete un camice con le spalline pensate a questa immagine, del bravisimo attore Bombolo.