giovedì 22 luglio 2010

Bernadette Soubirous Eusapia Paladino Cesare Lombroso

Nel post precedente abbiamo citato Bernadette Soubirous, la giovane contadina analfabeta che fu perseguitata dai medici psichiatri e dalle autorità religiose per aver sostenuto ciò a cui credeva.
"I grandi medici sapienti, venuti proprio per vederla, parlano di lei con parolone enormi "catalessi, isterismo""ma lei senza paura quando la minacciano di prigione. Senza turbarsi davanti a coloro che la trattano da bugiarda o la chiamano "la Santina", e vogliono strapparle un lembo del fazzoletto, del vestito, o un ciuffo di capelli"..-tratto da http://www.sainte-bernadette-nevers.com/italien/index.htm
Bernadette era molto religiosa e altrettanto mansueta, proveniva da una situazione famigliare gravemente disagiata ed ora dovendo sopportare con umiltà la disgrazia dell'umiliazione di suddetti sciacalli cadde malata e morì in giovanissima età lasciando in eredità il successo della sua scoperta proprio ai suoi persecutori, che si avvalsero anche della risonanza a livello popolare dell'avvenuto loro stesso processo alla presunta "strega".
Ma, circa un ventennio dopo ci fu in Italia un'altra giovane contadina analfabeta che, non certo timorata ne altrettanto mansueta di vocazione, sembrò vendicare e rendere giustizia alla sua consimile per classe contadina povera: Eusapia Paladino. La Paladino ebbe l'accortezza di non rivolgersi né a medici né a religiosi ma a cogliere l'interesse di eminenti studiosi di diversa estrazione nel mondo della scienza. Ella fu fatta oggetto di una lunga serie di osservazioni finché un certo professor Chiaia non informò il noto psichiatra C.Lombroso. Lombroso messo a conoscenza dell'osservazione di suddetti eminenti studiosi e scienziati e disorientato dalle dichiarazioni dei prodigi eusapiani, che questi dichiaravano aver osservato, mise le mani avanti ancor prima di appurare il caso in questione e rispondendo: "..15 o 20 anni bastano per rendere ammirevole una scoperta , che era considerata una follia quando venne fatta...non siamo in grado forse di riconoscere che sbagliamo; e ponendoci come tanti pazzi contro la verità, DERIDIAMO COLORO CHE NON CONDIVIDONO LE NOSTRE OPINIONI".
Ma ciò non basta perché lo psichiatra viene incalzato sia da alcuni osservatori dei fenomeni della "strega" che dal suo spirito megalomane.."Se fossi io a smascherare o a risolvere il problema insoluto da così eminenti studiosi?". Fu così che raggiunse la Paladino. Da allora in poi si iniziò una sorta di persecuzione della paladino, la quale fu rigirata da una parte all'altra attraverso test di vario genere ed il sempre più numeroso intervento di studiosi. La Paladino riuscì a stento a parare tutte le trappole e le restrizioni delle loro tecniche e visioni scientifiche -induzioni ipnotiche incluse-. Essi pretendevano di studiare la complessità dei "fenomeni" della Paladino attraverso la concezione riduttiva meccanicista da laboratorio cercando di renderla proprio come fenomeno da baraccone o credendo veramente di fargli realizzare prodigi come da bacchetta magica.; in quanto si arrivò anche a far sì che la Paladino fosse anche spogliata quasi nuda per "osservare" meglio il "prodigio". Più si andava avanti, meno si capivano i fenomeni, più aumentava il senso di frustrazione degli eminenti studiosi, sopratutto dell'eccellenza medica di Lombroso e del suo collega Bianchi (direttore del manicomio di Sales), e più ci si ritorceva contro la Paladino. Intanto cominciarono le dispute tra i rappresentanti delle diverse discipline di studio che rivolgevano la colpe dell'insuccesso sugli altri: a che serve qui un astronomo? Lo psichiatra Bianchi faceva dispetti e, dall'altra il Lombroso giustificava la sua presenza e la sua dottrina cercando ovunque anche facendo esaminare il campo visivo e il fondo dell'occhio della "strega" per poi, intaccato il suo narcisismo specialistico -messo ko da una contadina analfabeta- esplodere ed esternare scagliando addosso a Eusapia quanto segue:
"...nessuno dei fatti accertati da osservazione diretta riveste una natura tale da far supporre , per spiegarli, un mondo diverso da quello riconosciuto dai neuropatologi...Eusapia è nevropatica; ricevette nell'infanzia un colpo al parietale sinistro da provocarle un foro profondo quanto la lunghezza di un dito ed in seguito fu soggetta ad epilessia, catalesia ed isteria che si manifestano sopratutto durante i fenomeni ed infine presenta una notevole riduzione del tatto" ..."Secondo me è del tutto ammissibile che in individui isterici e ipnotici l'eccitazione di alcuni centri, diventata molto forte per la paralisi di tutti gli altri, così da provocare allora anche una trasposizione e una trasmissione di forze fisiche, possa anche condure ad una trasformazione in forza luminosa o in forza motrice. Si comprende così come la forza, che chiamerò corticale o cerebrale, di un medium possa ad esempio sollevare un tavolo, tirare la barba a qualcuno, colpirlo, carezzarlo. "Durante la trasposizione dei sensi dovuta all'ipnotismo, quando ad esempio il naso e il mento vedono (fatto questo che ho osservato coi miei occhi), mentre tutti gli altri sensi sono momentaneamente paralizzati, il centro corticale della visione che ha sede nel cervello acquista un'energia tale da sostituirsi all'occhio..". -Dagli annali delle scienze fisiche, 1892; in Eusapia Paladino la Medium, di C.Flammarion, ed. messaggerie Pontremolesi, Mi, 1989.
E' chiaro che Lombroso tenta in estremo di rimettersi in gara rispetto agli altri di diversa estrazione di studio ma colui che ne sarebbe dovuto uscire con successo ridicolizzando la "strega", con quanto poi dichiarato, ne esce egli stesso ridicolizzato.
Comunque Lombroso ci ha messo in luce l'indole degli psichiatri, che meno capiscono e più sfornano opinioni in vesti di dogma attraverso il loro potere delle potenti lobbies medico ospedaliere, per mantenere cronica la necessità del Trattamento Sanitario Obligatorio. Se Eusapia Paladino non avesse avuto attorno le considerazioni degli scienziati e non avesse avuto tempra sarebbe stata o internata al manicomio o ridotta in malattia allo stesso modo di Bernadette. Un secolo prima sarebbe finita al rogo come strega.


mercoledì 14 luglio 2010

Rai Storia: confronto con l'intervista di Hospital-Crimes


Il presente post si riferisce ad un servizio di RAI-storia sulla vicenda di Delizia Cirolli. Si è tentato più volte di riportare il video da parte del suddetto servizio nel blog ma abbiamo trovato problemi, comunque è possibile vederlo sul seguente indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=Y5v4Sx1uC5A, oppure nel presente blog nei video, sul lato alla vostra destra, dal titolo "Si salvi chi può".
Invece, l'immagine qui sopra è tratta da una foto del 1948 resa a noi disponibile di fotografarla dal cognato di una delle persone che vi compaiono. Si tratta di gente venuta a Lourdes per ottenere la guarigione assieme ai loro parenti e/o volontari accompagnatori.
HospitalCrimes: E' curioso vedere una foto conservarsi così bene dopo oltre sessantanni, sembra proprio un miracolo.
il Parente: E' stata conservata sempre nel cassetto in mezzo alle tovaglie. Nella foto vedete mia cognata accompagnata dalla madre.
HC: però vedo che ha un copricapo bianco e una specie di camice bianco, pensavo che fosse un operatore sanitario.
P.: Chiunque accompagnasse un parente e/o amica/o doveva indossare una specie di foulard bianco in testa e un camice leggero.
HC: Quale fu il risultato di questa scelta?
P.: Ritornò poi a casa e sembrava che fossero passati i disturbi, si sentiva bene, finché un giorno, a distanza di un mese circa, andando al cinema con la sorella, durante lo spettacolo accusò dei disturbi e ritornarono a casa.
Da allora in poi si aggravò e la portammo all'ospedale dove, qualche giorno dopo, cessò di vivere.
Ora, confrontando l'intervista del video di RAI-Storia con la nostra appaiono subito due corrispondenze: entrambe sembrano stare bene dopo la visita a Lourdes ma dopo qualche tempo di aggravano; alla prima, Cirolli, si viene ancora ad evitargli l'ospedale e ne esce guarita la mattina dopo; la seconda, della nostra intervista, viene fatta ospedalizzare e ne esce definitivamente dalla vita.
La famiglia Cirolli ha seguito i sentimenti della loro figlia che trovava, giustamente, gli ospedali aberranti.
Noi oggi conosciamo la storia della giovane Bernadette e di come fu perseguitata dai medici psichiatri e dalle autorità religiose. Figure che ancora oggi pretendono di gestire ciò che di incredibilmente avviene a chi fa una simile scelta di cura. Mentre, come confermato dal servizio di RAI-STORIA, i religiosi sono molto cauti nel parlare di miracolo riducendo centinaia di guarigioni spontanee da malattie incurabili ad un numero che non supera le dita di una mano, i professionisti medici, testimoni del loro stesso fallimento, ne monopolizzano comunque il contesto...non basta il fatto, l'evidenza, cartella clinica in mano, di una persona che non solo continua a vivere di gran lunga anche oltre il breve limite dell'attesa di vita prevista dagli stessi medici per un male così infausto ma che addirittura vi guarisca. E' ovvio che suddetti rappresentanti della cosiddetta "eccellenza medica" dovrebbero andare loro stessi a farsi benedire coll'acqua di Lourds ma per un consistente lavaggio di cervello.