lunedì 13 settembre 2010

Nascita degli Ospedali ed origine dello s/Stato premafioso

In alcuni precedenti post abbiamo trattato sulle motivazioni che spinsero a costruire ospedali, all'epoca concepiti per chiudervi vagabondi, emarginati, senzatetto in generale, ed in particolare donne costrette alla prostituzione (da una società che negava loro le pari opportunità) al fine da farle convertire (da qui il termine "le convertite"). Ma quando gli ospedali passarono definitivamente dall'ambito prettamente religioso allo stretto dominio medico-sanitario, nel periodo della peste, ne scaturì esplicitamente la loro seguente matrice di macchine: criminali, di profitti, di corruzione e aggiotaggio di diverso genere, di abusi fino a stupri, sottomissioni e omissioni, di falsificazioni di cartelle cliniche e tutte le molte altre nefandezze che oggi conosciamo per merito di quel seppur modesto controllo che si è potuto riuscire a realizzare.
Prima di tutto va sottolineato che le maggiori vittime di suddette macchine sono stati i poveri perché i maggiori sospettati e destinati ad essere chiusi negli ospedali proprio per "pestifera vagationis" che attribuisce segno di malattia al vagabondare, a cui veniva a sua volta riferito come sorta di malefico tormento. Tutto questo veniva rinforzato dal razzismo medico-ospedaliero quale, ad esempio, del noto medico Alessandro Righi il quale, dividendo per funzione gli organi nobili da quelli vili (ricettacolo degli scarti di quelli nobili) ne applicava, alla vita cittadina, alle clasi sociali: i poveri erano le ghiandole marcescenti della città che attiravano contagi e vizi, e i ricchi che incautamente vi si avvicinavano infrangendo tali barriere gerarchiche ne erano responsabili delle conseguenze contaminanti pestifere. Cosicchè, i poveri, ricoverati, ne risultavano perdenti (anche perchè rinchiusi senza motivo, magari per una mera ferita da caduta o altro che non aveva nulla a che vedere con un ricovero solo perché sospetti , malati o convalescenti) stipati nei letti con altri 3 o 6 degenti e se cercavano di protestare o addirittura anche solo sorpresi nell'atto di denunciare venivano incarcerati -come, ad esempio, capitò a Raffaello di Giovanni, chiuso nel carcere del Lazzaretto di S. Miniato. Il povero in carcere, in attesa di giudizio, veniva fatto spogliare nudo dal medico.
Per i medici il male si espande nei quartieri popolari e si accanisce contro chi ha a lungo patito i segni premonitori della carestia e della fame; ed è così, per i medici, giusto equilibrio ecologico e sociale la loro (dei poveri) subalternità ed esclusione; tanto che per gli strati medio alti morire appestati ne rappresentava un disonore, da poveri senza onore né decoro e da diseredati, non meritevoli di "MORTE DEGNA". Pertanto, sotto il segno di "MORTE DEGNA" chi aveva la possibilità economica corrompeva per evitare la sorte della chiusura nei lazzaretti e ospedali e della stessa quarantena. Chi era meno abbiente cercava raccomandazioni per essere assunto in Sanità per così ambire ad un alloggio e godere di più libertà come per il personale specializzato per i sacramenti, per i sussidi, per i medicamenti e per le RONDE che sorvegliavano i poveri, i sospetti , i malati veri. Questi "specialisti" si arricchivano, venivano corrotti da chi aveva la possibilità, e fermavano, e arrestavano. Dal suddetto "segno" si scatenano le violazioni ai bandi sanitari: contro le proprietà (furti, e trasporto di cose sospette; MALASANITA' (abusi, coruzione, furti, risse e violenze carnali) nonchè occultamento di cadaveri. Questi reati provenivano anche da gente con cariche importantissime, quali Ottavio Amoni e Becatti nonché da coloro che avendo parenti religiosi cedevano i mobili e gli averi ai conventi per usufruire del "SEPPELLIMENTO DEGNO" in Chiesa e non nella fossa comune. Dall'altra le famiglie facevano cerchio attorno al parente per scagliarsi contro le suddette ronde e polizia sanitarie più o meno alla stessa stregua dell'attuale faida.
Coloro che non sfuggono alla morsa della dittatura medico-sanitaria vengono imprigionati negli ospedali dove già allora si consumava la guerra interna tra operatori, monache e priori, provveditori, ladri, medici, infermieri, degenti etc. , ridda di violenze, stupri, profitti, omicidi.

giovedì 9 settembre 2010

Anziani da rottamazione

Viene riconosciuto l'errore mortale ospedaliero ai danni di una donna settantenne, ma viene anche ammortizzato nel tenere conto della sua (della vittima) valutazione in base all'età e all' "usura". Anche questo conferma quanto riportato nei precedenti post sulla soppressione degli anziani in ospedale.