domenica 23 dicembre 2012

Ulteriori Evidenze da Tribali a mediche attuali della Possessione da Trapianto-Predazione di Organi



Se si ha la pena di vedere i quattro video diviene chiaro il percorso della medicina e degli ospedali nel riproporre quanto già ben si conosceva fin agli albori della nostra civiltà con lo sciamanesimo e i suoi stregoni e con l'uso della tecnica "ruspicina" che riusciva a leggere la storia di un essere vivente attraverso i suoi organi,  , specialmente cuore e fegato, una volta ucciso,.  In sintesi, ogni organo era letto, tastandolo, come un libro biografico dell'essere a cui era appartenuto, così, come attualmente si può leggere il DNA di ogni cittadino tastando lo schermo digitale di un computer su cui è stato riversato il codice.  Ma vi è di più.  Infatti, nei video suddetti vengono riportate le storie di persone alle quali è stato trapiantato un organo e da questo le caratteristiche del carattere e della personalità -indole, gusti e altre qualità- del precedente proprietario; esattamente come creduto da quei popoli tribali che mangiavano sopratutto il cuore del nemico, da loro ucciso, per acquisirne le sue qualità, quale ad esempio il coraggio.   
Ma una tale credenza fu già studiata decenni fa attraverso ricerche bio-fisico-matematiche con modelli di equazioni nonlineari, simulazioni al computer e elettromagnetogrammi dinamico-temporali non-invasivi (a distanza di 2 centimetri dalla testa o in prossimità del corpo) per frequenze Gigahertz e Megahertz.  Particolari di questo genere sui tre maggiori organi complessi, quali, cervello, cuore intestini furono, ad esempio:  
-Il ciclo di polarizzazione e depolarizzazione della membrana di una cellula nervosa
-Il ciclo di comportamenti di sistemi di neuroni eccitatori e inibitori;
-I fenomeni di risonanza dei virus che diventano sistemi aperti attaccando ciclicamente altre cellule sane;
I cicli neuromagnetici osservati attraverso la calotta cranica;
I modi oscillanti e di aggiustamento di fase (entraiment) della pressione sanguigna, del ritmo cardiaco e della respirazione; lo stesso vale per i cicli gastro intestinali, che vengono modellizati tramite generatori Ven der Pol.
A queste ricerche vollero comunque aggiungervi tecniche invasive, quali della obsoleta vivisezione, che arrecarono ritardi e sprechi economici in quanto in contraddizione tra i loro stessi risultati -vedi ad esempio quanto da noi riportato ne presente blog riguardo ai post sugli effetti da radiazioni non ionizzanti.
Pertanto lo studio del magnetismo dinamico temporale (!) cellulare che intravedeva immagazzinamento di memoria è già noto, a livello scientifico, da almeno mezzo secolo.  Comunque, alla stessa stregua della vivisezione, si delega alla categoria medica, con i loro ospedali, il monopolio di giudicarti se sei vivo o sei morto, se sei in grado di intendere e di volere, ed anche quando e come una ricerca scientifica possa avere il loro consenso per essere valutata idonea.  Così, oggi il potere medico-ospedaliero ci informa del "loro" "recente" successo di scoperte "scientifiche"...già vecchie di decenni. Scoperte fatte proprie per averle in qualche modo, approssimativamente conformate ai vecchi schemi riduttivi meccanicistici e obsoleti, quale la vivisezione animale, seguita da quella umana negli ospedali.
Consideriamo ora lo stato "trans-mortuario" e i fenomeni di "consciousness".  Esiste la coscienza in ogni proprio organo fisiologico; ciò è in linea con le teorie quantistico-ologrammatiche, che concepiscono in ogni parte l'immagine di tutto il contesto di cui fanno parte. Diamo due esempi pratici e storici:
Risaliamo al 1500 dove Filippo Neri fu avvisato della morte del figlio del principe Filippo Massimo. Il Neri si recò alla camera mortuaria dove vegliavano i parenti e amici e facendo appello alle sue straordinarie capacità riusci a farlo rientrare in vita e a parlarci, davanti a tutti, per ben mezzora prima che riuscisse di nuovo.
Questo stato di transmortalità trova un clamoroso esempio anche più recentemente. Negli anni cinquanta un noto Guru indiano, P.Yogananda, come ci raccontò una sua discepola diretta, E.H.-T. che fu presente nell'ultimo giorno di vita del guru-  finita la sua missione decise di uscire e volle farlo parlando, in un incontro pubblico, dell'India. Per questo disse ai suoi amici e discepoli di allontanarsi al fine di non essere trattenuto.  Durante l'incontro lo videro accasciarsi, risultò poi essere realmente morto (cuore fermo). Fu detto di non seppellirlo finché non si manifestassero segni di degrado fisiologico. Per questo occorse attendere ben venti giorni: la missione del guru non finiva nel momento in cui era ufficialmente morto ma dopo il suo stato di coscienza "trans-mortuario" che ne rappresentava già un messaggio per la sua conservazione (anche se non sappiamo sulle sue, eventuali, "extra-comunicazioni" personali in quei venti giorni.
Se, infine, consideriamo tutti i seppelliti o chiusi nella bara, che si sono lì ridestati, i riferimenti non mancano. Vi è stato, poco più di una trentina di anni fa chi è stato salvato da chi lo sentì bussare dentro la sua bara durante il suo funerale.  
Per Potere medico-ospedaliero la morte è una questione economica e di carriera così come il decidere se una persona non è in grado di intendere e di volere.  Vedere una malato incurabile, cioè in coma, come morto li salva dal fallimento della cura, non solo ma tale fallimento si ribalta in successo rattoppando col trapianto-predazione e, oltretutto con guadagno della cronicità di quest'ultimo che obbliga a cure costose per tutta la sua più o meno breve vita.
Risulta, ora evidente che l'invenzione mediche delle morti evita l'imbarazzo di sapere che il cosiddetto "defunto" vivente è cosciente.  Sapere che l'anima, la coscienza, sia comunque ancora nel corpo e senza attendere che questa lo lasci dopo almeno tre giorni dalla sua morte effettiva, reale (cuore fermo) e che questa  possa trasmettersi al trapiantato -non solo quindi come memoria fisiologico-cellulare- non è così tanto ammissibile. 


sabato 15 dicembre 2012

Medici Militari Ministri " La società -stato- di paura"



Dai due primi video si vede la differenza che passa tra un ospedale e un qualsiasi altro ufficio pubblico.  Per gli impiegati di quest'ultimo vi è un controllo diretto da videocamera mentre per l'ospedale  si ricorre alle segnalazioni anonime e all'intervento dei degenti stessi.    Il controllo da videocamere è a senso unico: da poteri istituzionali ai cittadini e non viceversa.  La sorveglianza per il controllo della massa e dell'individuo è secolare  ma con la tecnologia attuale raggiunge l'ottimizzazione. Il 4° video parte dalle indagini fino al 1973 dove si denuncia una sorta di schedatura tra impiegati di grandi ed anche famose aziende; ed oggi viene denunciato il controllo globale sotto giustificazione di prevenzione al crimine.  Si monitorizza così la vita di tutti i cittadini; eppure continuano azioni criminali e delinquenziali: dallo stupro di una ragazza da parte di un militare addetto alla sicurezza all'Aquila alla strage nella scuola materna negli USA fino alle Torri Gemelle.  Infatti, tale controllo viene a favore non solo dello spionaggio economico e industriale (a danno delle imprese europee -come sottolinea Paissan-) oppure dei lavoratori, propri dipendenti, attraverso filmati e registrazioni, poi descritte dalla vigilanza, fino all'analisi delle intenzioni, ma anche sui clienti, consumatori, per una profilo sul loro comportamento: esitazione, rapidità di scelta etc. -noi aggiungiamo anche le relazioni tra gli stessi consumatori e tra questi e i commessi a cui si possono dare "istruzioni" in base al profilo del singolo consumatore abituale stesso (il gestore di un locale può vedere e registrare il filmato di una giornata). Così  negli USA -e c'è motivo di credere che lo sia anche in Italia- un ricovero d'ospedale può trasmettersi alle compagnie d'assicurazione e farmaceutiche all'insaputa del paziente; anche uno studioso, ad esempio, di metodi diagnostico-psichiatrici (DSM) può interessarsi dei suddetti profili.  Infatti, sia il modello coloniale, con i suoi metodi, sia gli studi sul condizionamento animale -vivisezione- hanno avuto grande influenza sui mezzi e sui tipi di analisi scientifica e tecnica della polizia metropolitana.  Fu proprio un funzionario inglese del Bengala, W.Herschel, che a partire dal 1858... (guarda caso, anno delle apparizioni a Lourdes) pretese che tutti i documenti riguardanti gli indigeni fossero segnati con l'impronta del loro pollice.  Andava così costituendosi tecnicamente e scientificamente un potere fondato sulle oppressioni posturali col funzionalismo vivisezionista di apprendimenti e condizionamenti animali - e noi possiamo aggiungere anche la zootecnia- patrocinato da Militari, Ministri e chiaramente Medici (MMM).  Ricompare il trittico delle tre M. 
Incentivare uno "Stato, o società, di paura" -con corrispondente "Stato di Sicurezza"- è un investimento, (così sottolinea Paissan nel suo libro sulla privacy) in quanto è merce pregiata nel mercato dell'opinione pubblica, dove c'è chi vi si avvantaggia in termini di facili consensi, sull'altro chi ne soffre. Allo stesso modo ricerca medica e finalità commerciali vanno di pari passo -anche perché legate ai brevetti di tecniche diagnostiche, farmaci e pseudocure di tutte le malattie incurabili che mietono sempre più vittime.  Intanto, oltre agli impiegati di aziende e supermercati, e ai detenuti, sono già stati realizzati ospedali cosiddetti moderni d'eccellenza, dove si si impongono ai degenti braccialetti elettronici con codice a barre se non microchip.
All''apice di tutto ciò vi sono le banche del DNA che consentono una conoscenza e, quindi un controllo assoluto, non solo sull'individuo a cui appartiene ma anche sui suoi consanguinei, passati, attuali e successori: "conosco te e i tuoi parenti più di quanto tu possa conoscerti e conoscerli".  Una banca, potenziale ospedaliera, che incentiva la diagnosi e la conseguente chirurgia preventiva -già attualmente attiva, che induce a togliere l'organo sano prima che si ammali intaccando l'intero organismo -vedi libro di Paissan- disponibile nelle mani di chi un giorno prossimo, o nel lontano futuro, la erediterà, la gestirà -magari valutando da DNA la qualità dell'organo (DOC) da trapiantare -e avere l'opportunità di togliere ai poveri dell'India e/o del Terzo Mondo parte delle 1000 euro per il rene da asportargli. .

Rifermenti bbliografici:  P.Virilio: La Macchina che Vede, SugarCo edit., 1989.
M.Paissan: La privacy è morta, W la Privacy, Ponte alle Grazie ed., 2009.




domenica 2 dicembre 2012

S.Filippo NERI: Medici balordi

  Prima di entrare nel merito del tema del presente blog occorre chiarire che il titolo del post non si riferisce ai medici di ospedali o strutture ospedaliere dedicate al Santo ma proprio al  Santo (del resto sarebbe un'ingiustizia escludere tutti gli altri ospedali).   Che cosa spinse il famoso Santo a dare dei balordi ai medici? Prima di tutto va riconosciuto a San Filippo il merito di aver guarito, in tempi reali, se non in breve tempo, malati anche gravi, giuducati dai medici incurabili se non in fin di vita.  Tra questi anche noti personaggi quali: il noto musicista Giovanni Amerio, malato e  trattato con una dieta più debilitante che curativa per lungo tempo risolvette attraverso il Neri in breve tempo attraverso della semplice malvasia (in infuso);
Prospero Crivelli, malato così grave che i medici disperavano di salvarlo fu risanato dal Neri attraverso imposizione delle mani (sul capo):
Agostino Primigi,  malato di broncopomonite, anch'esso senza speranza di miglioramento, risanò, attraverso l'intervento del Neri, nel giro di pochi giorni.
Cardinale Clemente VIII, affetto da Gotta e fortissima artrite trovù netto e duraturo sollievo attraverso l'intervento del Neri;
 Il figlio del principe Filippo Massimo di nome Paolo era già sul letto di morte quando il Neri riusci a farlo ritornare in vita almeno per ben mezzora.
 Quest'ultimo fatto lascia riflettere sugli stati di coma, di morte clinica o di variegate morti decise arbitrariamente dai medici, e di morte effettiva (oltre tutto in assenza d battito cardiaco) e del mantenimento della consapevolezza di chi è in quello stato, chiamiamolo transmortuario.
  Alla fine venne la volta del Neri stesso che, colto da un forte malore non potè opporsi all'insistenza dei suoi confratelli che fecero intervenire dei medici; ma anche per lui non vi fu possibilità di una diagnosi chiara ne di cure tanto che l'allora noto medico Andrea Cisalpino non sapeva dove appigliarsi. Ma anche questa volta il Neri riuscì a venirne fuori da solo, con i suoi mezzi e lo tenne a far ben sapere ai medici a quali si rivolse così:  "Non capite, o balordi, che non riuscirete mai a guarirmi?"  "Parole sante. Al Neri fu riconosciuta la direzione di un ospedale e gli furono anche dedicati degli ospedali.  L''ultima osservazione ricorda Giacinta di Fatima la quale si rivolse ai medcii d'ospedale sottolinenado la loro impotenza per mancanza di.".Luce".
  Ma, dall'altra, ricorda anche Goya, di cui l'immagine del presente post: "medici saccenti" -Di che male morrò?",   L'asino ricorre in più opere del Goya ed anche Neri ebbe a che vedere almeno con un asino che, da giovanissimo, lo disarcionò correndo e cadendo per le scale, e rompendosi una zampa. Ci chiediamo che cosa abbiano fatto di male gli asini, che subiscono l'uomo, nonostante tutto, più di quanto questi possa subire d'ospedali,

    Dal libro:  S.Filippo NERI di O.Cerri, ed. Villaggio del Fanciullo di Vergiate.

lunedì 19 novembre 2012

Ospedali Ecosistemi Disastri



       Nel video le conseguenze della costruzione di un ospedale che ha obbligato alla deviazione del corso di un fiume con dissesto all'ecosistema ed il risultante disastro.   Tutto questo poco tempo dopo la costruzione di un altro ospedale su un terreno paludoso le cui spese sono già arrivate al doppio del. preventivo c che ha causato le dimissioni dell'attuale giunta  regionale della Lombardia.   Tutto ciò segue ad altri episodi analoghi  più o meno recenti di cui alcuni ne abbiamo visti in diversi post del presente blog.  .  Anche Mattei, già pressato per il suo famoso progetto per le risorse energetiche,  non scampò dalla politica ospedaliera: prrmise un ospedale, che sarà poi (vedi il video) realizzato dai suoi successori dell'ENI, l'ospedale "S.Sollecito", finanziato maggiormente dall'ENI, assieme al solito pacchetto di scandali, denunce e dimissioni (...temporanee).

venerdì 9 novembre 2012

Dall'obbligo scolastico all'obbligo delle vaccinazioni e predazione trapianto d'organi


Nel video si parla di “cultura di base” nella scuola dell’obbligo, ma ci può essere obbligo alla cultura; una cultura obbligata?!   Vi è quindi un errore di base nel chiamare istruzione obbligatoria (di base) col termine “cultura”.  Infatti, la cultura non può essere imposta.  Essa deve rimanere spontanea e/o per libera scelta.   L’istruzione, invece, può rientrare nell’ambito dell’obbligatorietà, può essere imposta ed estesa anche in altri ambiti, dagli animali alla “istruzioni macchina” nei robot o nuovi computer –non si pensa certo che un elaboratore elettronico abbia cultura anche se contiene informazioni e capacità di calcolo e di linguaggio superiori  a qualsiasi essere umano-.  Si parla poi dell’entusiasmo nel contesto imposto dalla scuola dell’obbligo.  Alla cultura si può fare ingresso anche attraverso l’entusiasmo, ma non si può parlare di entusiasmo se si è inficiati da un contesto imposto, obbligato, oltre tutto sotto il ricatto di un giudizio, o votazione con conseguente minaccia di bocciatura:  entusiasmo in studenti suscettibili di plagio? Il ragazzino –nel video- che è stato annoverato tra i “bisognosi” perché non parlava continua a non parlare anche dopo il “trattamento” e messo alla berlina in televisione (grave errore!)..anch’egli “bisognoso” di omologazione?      Gli insegnanti tornano a casa dopo il lavoro più intronati degli studenti stessi (l’insegnante –nel video- intervistata non è certamente un’eccezione).  Allora l’obbligo scolastico l’hanno veramente voluto gli insegnanti?  Ricordiamo tutti coloro che si sono veramente, disinteressatamente, ribellati alle ingiustizie e discriminazioni della  macchina scolastica: non dimentichiamo la fine del maestro Mastrogiovanni, uomo lucido, reo di nulla, aberrantemente  assassinato dal Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) e nemmeno di nostri conoscenti insegnanti (anche laureati con 110 e lode) passati per il TSO e così danneggiati. 
  Rendere la cultura gratuita è senz’altro positivo ma nel caso suddetto fa pensare che poi non è così gratuita: la scuola obbligata si estende fino a 14 anni e l’obbligo diviene più capillare e rigido all’inizio del boom dello sviluppo economico, dell’urbanesimo, delle speculazioni edilizie, dei palazzinari, insomma nel periodo fiorente della civiltà sedentaria col suo anagraficismo e promozione del censimento del cittadino-massa.  Già O.Y Gasset sottolineava che in un solo secolo, dal 1800 al 1914 la popolazione europea era salita da meno di 180 milioni a oltre 460 milioni generando l’uomo-massa.    Nonostante la decimazione della prima guerra mondiale  e la pestilenza della “Febbre Spagnola” in meno di mezzo secolo si attestava l’omologazione: proprio all’inizio degli anni sessanta Pasolini la intravedeva assieme all’urbanesimo e la presentava con la sua trilogia delle borgate –Accattone, La Ricotta, Mamma Roma -.     Dieci anni più tardi gli ecologisti allarmavano sul rapporto di sovrappopolazione\risorse\inquinamento suggerendo un limite allo sviluppo tecnologico. Dopo una trentina d’anni, come già previsto, si raddoppiava la popolazione.


    Agli inizi degli anni sessanta -1963- l’obbligo scolastico, come già detto, si estende fino ai 14 anni. Già alla  fine degli anni cinquanta nonostante l’epidemie più pericolose fossero ormai alla fine per decadimento ciclico, spontaneo milioni di scolari obbligati alla scuola ,con obbligo di più vaccinazioni ciascuno.  Milioni di scolari per profitti miliardari del potere medico-farmacologico-ospedaliero.  Dove c'è omologazione vi è sempre un profitto, e proprio in questi giorni si sta promuovendo l'anagraficismo della predazione-trapianto d'organi in cui ognuno dovrà rendervi conto attraverso il documento d'obbligo: la Carta d'Identità.  Intanto continuano le persuasioni, fin dalle scuole elementari, al trapianto-predazione attraverso anche operatori USL.


domenica 21 ottobre 2012

Medici Militari Magnaccia: "Lo Stato di Sicurezza"

Il titolo fa eco su quanto riportato nel testo della Mozzoni "l'indegna Schiavitù" di cui ne abbiamo abbastanza discusso in un post precedente.  Recentemente sul blog di Grillo è comparso un post -13 ottobre- sulla "schiava" rumena bruciata viva a Roma circa un mese fa.  Il post riporta l'intervista col dirigente medico dell'ospedale romano dove hanno portato la giovane, piena di piaghe.  Proprio dal post immediatamente precedente a questo abbiamo visto l'ennesima vittima da piaghe da decubito provocate dalla stessa nefandezza da degenza ospedaliera che ha portato alla morte, tra atroci sofferenze, il disgraziato malcapitato; ora chiaramente ci si preoccupa del destino della giovane "schiava" e, quindi, comprendiamo l'apprensione di B.Grillo nel raccomandarsi al dirigente ospedaliero di risparmiarla.   Qualche giorno dopo trovammo un volantino di un gruppo femminista che informava sull'imminente processo di un militare in servizio per la sicurezza "post terremoto" all'Aquila accusato di aver massacrato e poi violentato una ragazza aquilana, di ritorno a casa dopo una serata in discoteca.     Quando si considerano le suddette questioni sullo "schiavismo" o bordelli che siano emerge il trittico delle "M":  I Medici garantiscono la "merce", "schiave", ai clienti affitta-schiave, -la "tradizione" li vede da sempre essere Militari, ma anche politici e i medici stessi etc..che arricchiscono i Magnaccia - visitandole periodicamente ma non viceversa tanto che  una schiava infettata della sifilide da suddetti clienti veniva subito deportata nei sifilocomi ospedalieri, veri e propri lager dove la disgraziata doveva subire qualsiasi nefandezza e faceva da cavia per ogni esperimento che i medici volevano fino a morirvi dentro. Tali veri e propri lager furono rasi al suolo per merito di Salvatore Morelli -anarchico che si batté con tutte le forze contro un quasi intero parlamento che difendeva gli interessi lucrosi e di carriera medica e politica dei suddetti lager ospedalieri.    Una ragazza massacrata e violentata dalla "Sicurezza", un'altra dai magnaccia e poi continua la tortura nei tribunali, nelle visite mediche e nei media che le chiamano "puttane" (come sottolineato da Grillo).   Nel video su riportato vediamo quanto la logica dello "Stato di Sicurezza" sia a doppio taglio in quanto panottico, controlla e punisce anche, anzi perlopiù, la massa e l'individuo reprimendo anche giuste  ribellioni di un popolo -anche i terremotati vengono concepiti come pestilenti da quarantena- e, presente in ogni frangente ovunque la si imponi, si aggiunge all'opera degli aguzzini, magnaccia lasciati liberi e degli scemi lasciati repressi, senza cultura.    Più investimenti nella sicurezza più tagli alla cultura, più scemi e criminali, carnefici e ancor più sicurezza e ancor più tagli alla cultura...il circolo vizioso non ha fine...Come si domandava spesso un noto sacerdote che non riusciva a capire perché Dio avesse dato un limite all'intelligenza umana e non all'imbecillità o demenzialità.

mercoledì 17 ottobre 2012

S.Giovani (ospedale di Roma) e il miracolo delle stigmate al sedere


L'antibiotico rappresenta l'ottimizzazione ospedaliera, infatti consente di perdere tempo ed energie.  Qualche volta, per merito delle contestazioni dei cittadini, esce fuori qualche nefandezza di tutte quelle che ora oggi conosciamo grazie a quel poco di controllo all'interno degli ospedali e sopratutto all'intervento dei parenti dei malati che sono riusciti a stargli vicino durante la degenza.  In ospedale si fa sempre uso di antibiotici, così un degente lasciato essere piagato per decubito o nel prendersi un'infezione da catetere l'antibiotico sostituisce la pena di portarlo tutte le folte al bagno evitando l'uso del catetere così per le piaghe da decubito nel fastidio di spostarlo, girarlo nel letto prevenendogliele.  Oltre tutto l'antibiotico realizza un "buon rapporto" tra ospedale e lobby del farmaco.  L'ospedale S.Giovanni-addolorata non è certo l'unico ospedale; in questo blog abbiamo scritto post che riportavano degenti morti per nefandezze simili a questa in diversi ospedali (statali o privati che fossero). Eppure dobbiamo rendere merito a questi ospedali che non essendo così "eccellenti" si sono fatti scoprire, ad esempio dal S.Giovanni-Addolorata abbiamo appreso meglio le tecniche di soppressione del degente anziano...non ci resta che attendere che anche in tutti gli altri ospedali, anche quelli più impenetrabili, si riesca a individuare le nefandezze che oggi ci è concesso conoscere.

martedì 2 ottobre 2012

Trattamento Sanitario Obbligatorio "Il Sospetto"

Vi sono fatti, episodi, intere storie etc che lasciano increduli, ad esempio il caso Pasolini.  Nel video si discute sull'omicidio del noto regista e dopo 37 anni suonati si conferma quanto già si sapeva fin dall'inizio. Rimane però ancora oscuro chi fossero gli assassini.  Vi sono alcuni conoscenti di Pasolini che sono convinti che il regista fosse stato preso di mira per il suo film su Salò e le 120 giornate di Sodoma.  Comunque un "delitto così perfetto" non poteva che non essere che premeditato, studiato. Si deduce che Pasolini era seguito.  Ma un fatto singolare anch'esso inesplicabile, scritto almeno su un libro sul noto regista, è una denuncia a suo carico per "Atteggiamento Sospetto".....che significa?? Il libro si limitava a riportarne solo questo.

Il Messaggero del 30 settembre c.a. riportava la protesta di parte di un quartiere per una donna forzata al Trattamento Sanitario Obbligatorio al S.Eugenio.  Il fatto non ci ha sorpreso più di tanto perché si sta prendendo sempre più consapevolezza di quello che vuol dire il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) sopratutto a chi reo di niente.  Il TSO è un forte trauma e chi ne viene colpito è segnato oltre alle conseguenza di questo trauma anche  nel divenire un cittadino di "serie B", facile ad ulteriori internamenti obbligatori alla minima segnalazione di "sospetto".. Anche noi ne abbiamo avuto esempi diretti da amici e conoscenti.  
Abbiamo per questo ricevuto e_mail da chi vi si è interessato:
"Hospital Crimes: Sappiamo che i Trattamenti Sanitari Obbligatori sono autorizzati dai parenti della vittima nella speranza che il figlio "guarisca" o si "corregga" ;,non possono avere altri mezzi; dall'altra, spesso vi si sono incappati facoltosi fatti passare per pazzi dai parenti per motivi di soldi.   In generale,chi ha soldi dà sicurezza ma chi è povera appare dare tutt'altro e la donna suddetta era, guarda caso, povera e non è stata forzata al TSO da parenti ma da alcuni vicini di casa, dello stesso condominio.
I.G.: Vi sono regole partecipate da tutti anche se non ne sono consapevoli, si vengono a costituirsi in base a livelli di aggregamento, di massa allora risalta chi più o chi meno non le partecipa.  Anche il condominio è un' aggregazione e come tale si aspetta un certo livello di conformità a cui si deve rendere conto.  Dal condominio al quartiere ad un'intera città le variabili sono particolari codici.
Hospital crimes: E' per questo che, come scritto almeno in un libro,  Pasolini .fu denunciato per "atteggiamento sospetto"?  
I.G.: riguardo a quanto suddetto tu devi in qualche modo giustificare un comportamento non standard, anche se  più o meno non consapevolmente partecipato.
Hospital Crimes: Ammettiamo che un individuo sia indicato "sospetto", e sia per descrizione facilmente identificabile, in quanto tempo si propaga l'informazione agli altri?
I.G.:Oggi, in Italia, in una città come Roma si può anche propagare nel raggio di chilometri in pochi giorni; 
Hospital crimes: Quasi pari ad una pestilenza.  Nel caso della donna suddetta posta in TSO da denuncia di alcuni condomini, questi hanno potuto persuadere (contagiare) gli altri delle loro opinioni in brevissimo tempo.
I.G.: Di solito c'è anche una componente dall'esterno che sostiene suddette opinioni (contagi). Non per questo i poveri, gli emarginati e i diversi in generale sono stati capri espiatori in tempo di pestilenza: il TSO è una sorta di quarantena in tempo di non pestilenza; si proietta in un capro espiatorio tutta l'insicurezza di un paese; un paese che chiede sicurezza, sicurezza ovunque; il sapere che si può individuare una tipologia d'individui, alla Lombroso, potenzialmente dannosi dà sicurezza.  Fino agli anni settanta tra questi, secondo anche gli stessi anti-psichiatri, vi erano i "capelloni" a cui spesso pregiudizialmente si associava la droga, la delinquenza e la devianza in generale;
H.C.; Prima di tutto ci siamo riferiti non al look ma all'attegiiamento
I.G.: L'atteggiamento è dipendente dall'ambiente e dal tempo
H.C.: Negli ultimi anni sono aumentati i TSO?
I.G.: Arrivavano a 20.000 solo in in Italia due o tre anni fa.  Certo, aumentano i TSO e guarda caso parallelamente aumentano i pacchetti sicurezza il controllo e di pari diminuisce il livello culturale:.
H.C.: Insomma, si rafforzano i pacchetti sicurezza e aumentano controlli e TSO e ne rappresentano il livello di demenzialità di un paese.   




 

giovedì 27 settembre 2012

Attuale conquista del Mediterraneo ed Economia Stazionaria Dinamica europea -Intervista con Pool Diacronico



L'attuale crisi europea, o meglio dei paesi mediterranei ci ha spinti a suggerire al Pool Diacronico un intervento straordinario al Blog di Grillo di qualche giorno fa che, a sua volta, riprende un altro suo intervento   di due anni e mezzo fa.  Riportiamo entrambi:

 L'ATTUALE CONQUISTA DELLA CIVILTA' MEDITERRANEA
-POLL DIACRONICO-
Grecia, Spagna, Italia, Libia, Francia e tutti i paesi che affacciano al
mediterraneo hanno un clima da "paradiso" con molteplici varietà di
vegetali, frutta, sorgenti a volontà e lo stesso mediterraneo; tutto questo
è li eppure si muore di fame o quasi. Anche la Francia perde colpi. Vi
ricordate il nostro intervento di risposta al commento sull'euro a due
velocità -Nord Sud? Ve lo riportiamo:"20 febbr 2010-ECONOMIA STAZIONARIA
DINAMICA -Pool Diacronico- L'euro a due velocità è una trovata attuale
corrispondente a studi scientifici sulle teorie della complessità
"Caos-ordine". Occorrono due velocità complementari per mantenere un
equilibrio stazionario tra caos e ordine, esattamente come si sta realizzando nell'organizzazione economica comunitaria europea. L'alternativa a questa strategia proviene dal passato, da un'idea che vedeva e riscoprire la civiltà del mediterraneo e ne accomunava i paesi mediterranei in un'intesa alternativa alla follia tecnologica: l'economia delle civiltà mediterranee. Da tutto questo si può
ricavare che la Terza o QUARTA VIA è quella della moneta mediterranea,
chiamiamola "MEDIT" (magari aggiungendo una "A" finale). In questo caso
avremo un sistema a due velocità dinamicamente intercambiali oscillatorie
ed un sistema economico veramente ad equilibrio stazionario che scongiura
la globalizzazione e rivaluta e rispetta i valori delle civiltà aumentando
le libertà di scelta di un popolo e del residente o nomade che siano.
Questo tema tema può essere esteso e approfondito".
Avremmo dovuto includere anche i paesi del mediterraneo; salvando le
richezze agricole e la Civiltà Mediterranea invece l'abbiamo mandata in
malora e noi a seguire".
 
  La Civiltà Mediterranea avrebbe dovuto essere un esempio di cultura DOC; un Ministero Naturale mondiale per la Conservazione e la diffusione dei beni storici e culturali; ma l'accadimento più aberrante di guerre tra paesi del Mediterraneo ha seppellito il tutto sotto i rottami della tecno macchina. Nel secondo video di questo post si fanno vedere ospedali devastati dalla guerra per giustificare la costruzione di altri più tekno più maestosi; devastare per speculare sulla ricostruzione e con questa indebitare e con ciò colonizzare il paese.  Chi può opporsi davanti all'offerta di aiuti umanitari a chi soffre la fame e i malanni?
  Perfino la rivoluzione maoista portava, il germe di quello che poi svilupperà, già agli inizi, l'emergenza, l'urgenza di apportare i generi di prima di necessità a cominciare dai farmaci: "Molti sono i malati, e soffrono sopratutto i feriti negli ospedali. Finché non avremo conquistato il potere in tutto il paese, tali difficoltà saranno inevitabili.  Tuttavia è assolutamente necessario cercare di superarle..."  E' questa una parte dei pensieri di Mao che ha fatto conquistare tutti i territori che si voleva...ma, in effetti non è solo di Mao ma di chiunque debba giustificare una guerra dove, magari, si fa passare chi non vuole "favori" in servizi da nazioni potenti, come un feroce dittatore.  Così oggi la Cina consente a pochi tecnocrati grandi ricchezze e agli operai qualche euro per ora lavorativa; ed il popolo contadino-artigiano (falce-martello) tibetano, già spontaneamente in "castigo" nelle alture dell'Himalaya, ha dovuto sloggiare assieme al suo capo, feroce dittatore, Gheddafi...O no?  
  E' vero, abbiamo clima favorevole, sorgenti, vegetazione a volontà ma ... oggi sappiamo, maraMAO perché sei morto? Mi hanno "tramutato" la natura in ospedale. 
      


sabato 22 settembre 2012

Blitz antidroga al Centro Anziani: là dove gli anziani si drogano

DIGITARE SOPRA L'IMMAGINE PER INGRANDIRLA A  LEGGIBILE

Nelle due immagini gli scritti di due lettori  del "Messaggero" (23 Ottobre 2011, pagine 16) che contestano sull'ingiustificata ordinanza medica subita dagli anziani, cioè su tutte le prassi medico burocratiche e dispendiose subite dagli anziani per ottenere la patente; ed oggi anche per chi ricorresse ad un 50cc.
E' scattato il piano incentivi sul pacchetto sicurezza.  L'unica sicurezza sono i profitti che speculano sulla sicurezza stessa strettamente connessa alla responsabilizzazione dell'individuo e della massa.  Tutto può essere a rischio, tutto deve essere tutelato.  Reclami più sicurezza? Ti affibbiano il tutore che decide per te; niente si fa per niente.  Noi ti diamo sicurezza tu poi rispetti le regole, ti metti in regola, e ci dai sicurezza, a noi!, che non ti succeda niente: lo sviluppo della sicurezza ha per meta la gabbia  e gli strumenti di contenzione, di protezione- anche all'interno della gabbia.  Per la sicurezza tutto diventa pericoloso, anche l'anziano è pericoloso alla guida; non l'hanno deciso le statistiche degli incidenti che vedono il primato degli incidenti entro una fascia d'età molto prima dei cinquant'anni, , lo dicono i medici: dopo i cinquantanni si è sempre più disabili mente-corpo;  anziani che benché super esperti con decenni di guida sono giudicati da medici non più in grado di valutarsi le proprie prestazioni.   Se un anziano ha uno scompenso cardiaco lo percepisce meglio di un giovane che muore improvvisamente anche su un campo da gioco altamente agonistico dopo essere stato visitato integralmente da equipe di medici -oggi si può dire che non sono così tanto casi eccezionali. Non è l'anziano che non sa valutare le proprie prestazioni ma i medici che non possono né valutare né prevedere il decorso fisiologico. In un post abbiamo riportato il medico cardiologo crepato d'infarto proprio durante un grande congresso internazionale di cardiologia, e non si era diagnosticato alcun disturbo cardiaco.  Il medico (bue) dice disabile (cornuto) all'anziano (asino) mentre se c'è un cornuto e asino è lui stesso. Ma non vogliamo offendere (i buoi e asini)  non si tratta di bue, asino e di cornuti ma solo di sciacalli che sanno chi non può difendersi, contestare.  Gli anziani ottimizzano l'economia dei medici e assicurazioni: più incidenti più giustificazione agli aumenti e meno valutazione di risarcimenti agli anziani, stimati per età e per usura come carcasse d'auto.  Anziani a cui si fa spendere tempo e centinaia di euro per ogni loro REVISIONE che arriva ad essere fino annuale (peggio di una carcassa d'auto) e se vengono investiti e rimangono più o meno disabili (per incidenti seri si può peggiorare con il decorso degli anni, anche in due anni si può perdere stile di vita autonomo per limitazione di movimento: dal bastone all'accompagno) vengono risarciti al costo di una bara con funerale, banda per marcia funebre, funzione religiosa e messa in...loculo compresi, diciamo 20.000 euro, la stima di un risarcimento di una donna appena ottantenne investita sulle strisce con rottura della clavicola e della caviglia che si è vista da una vita autonoma al bastone e all'accompagno nel giro di un anno e mezzo dall'incidente..e dovette anche ringraziare il bravo avvocato per essere riuscito ad ottenere quel risarcimento.  Cornuti (burocrazia medica per patente) e bastonati (risarcimento d'incidente).    Anziani delinquenti che danno la mazzetta per evitare di essere trattati come macchine, come dementi;  costretti a rifare la patente come fossero drogati....  Magari chissà se un blitz antidroga al Centro Anziani non scoprisse anziani trippati, forse quello sarebbe l'unico "trip" che gli 
rimane.    Nel video la guida e la macchina concessa dai suddetti sciacalli agli anziani.

.

domenica 5 agosto 2012

S.Giovanni (Ospedale di Roma) e il miracolo delle cartelle cliniche


Dai decessi per incuria degli anziani l'ospedale S.Giovanni di Roma sta rimontando anche con i neonati. Nel video gli intervistati giustificano la morte del neonato e la falsificazione della cartella clinica con il fatto che si doveva ancora decidere per un primario. Perché il primario avrebbe evitato la morte e/o la falsificazione della cartella clinica? Più che altro, con il primario non sarebbe accaduto l'ennesimo scandalo, perché per occultare una morte per omicidio, anche colposo, non bisogna essere sprovveduti così come lo sono stati al S.Giovanni. Vi è quindi bisogno di esperti, specialmente oggi che, seppur minimo, vi si è applicata una sorta di controllo. Quindi dobbiamo rendere merito all'assenza di un primario se si è riusciti a scoprire la falsificazione della cartella clinica, compilata da inesperti, e a conoscere quello che si è sempre fatto negli ospedali -falsificazioni di cartelle cliniche. Certamente, se avessero la possibilità farebbero come il Corner Hospital del casilino che seleziona anche dall'ospedale S.Giovanni e accetta solo coloro che sono ben propensi alla guarigione mantenendosi immune da denunce e garantendosi il prestigio.
Attraverso le cartelle cliniche si possono falsificare le morti per cause iatrogene ed anche le guarigioni. Di fatto sono "magicamente" sparite molte delle cartelle cliniche di "miracolati" di Lourdes. Il fatto più eclatante fu quello di John Traynor, Irlandese di 32 anni della Marina Reale, ferito gravemente e per più volte in diverse campagne della 1° Guerra Mondiale. Ferito due volte alla testa con conseguente coma; tre pallottole lo trapassarono nell'emitorace e una passando all'avambraccio fino alla clavicola recidendogli il plesso brachiale e i nervi della spalla e dello stesso avambraccio con conseguente paralisi del braccio, di cui rifiutò l'amputazione; ne conseguì poi l'epilessia che si aggravò sempre più tanto che i medici gli trapanarono il cranio e poi inserirono la placca metallica. Incontinente d'urina e feci e paralitico sulla sedie a rotelle si chiese all'ammissione all'ospizio degli incurabili. Contro il parere di religiosi e medici andò comunque a Lourdes. Durante il viaggio si aggravò e all'ospedale "Asile" di Lourdes confermarono tutte le diagnosi (24 Luglio 1923). La mattina del giorno dopo il trattamento dell'acqua si alzò e camminò senza difficoltà riuscendo a muovere il braccio paralizzato, che avrebbe dovuto essere amputato. Sparirono come per incanto tutte le malattie e le paralisi così come sparirono "miracolosamente" le sue cartelle cliniche, testimonianza del suo stato da quasi moribondo: I medici non gli riconobbero alcuna guarigione!!
Veniamo ad altri casi di cartelle cliniche falsificate, ad esempio quello dell'ospedale S. Camillo, dove, nel 1979-80, un dipendente, impiegato a sbrigare le pratiche, in questo caso le cartelle cliniche, trovò delle discordanze almeno su una cartella clinica e avvisò la direzione. Nulla di fatto, nessun provvedimento in merito. L'impiegato avrebbe dovuto essere premiato per il suo zelo, ma sarebbe stato meglio, per lui, se avesse sorvolato. Ma l'impiegato responsabile di senso civile continuò nell'esposto ritrovandosi poi in una sorta di Trattamento Sanitario Obbligatorio consistente nell'effettuare dei test clinico-psichiatrici, che, però, non rilevarono alcuno stato patologico. Per ordini disciplinari fu trasferito al Canile Municipale di Roma. Nel 1984, con la salute provata da tutte le pressioni, i quotidiani, finalmente, riscontrarono la veridicità dei suoi esposti sulla falsificazione di cartelle cliniche.

sabato 14 luglio 2012

Medicina Perniciosa: La Pratica Vivisettoria dagli Stabulari agli Ospedali.. Contro-Processo Antivivisettori anti lager Green Hill Montichiarii


"OR GESU' CHIAMATI I DODICI, DIEDE LORO POTERE E AUTORITA' SU TUTTI I
DEMONI E DI GUARIRE LE MALATTIE" -S.Luca, Cap.IX, Verso I°.

Nel primo video la donna dichiara di aver assunto parte delle caratteristiche psichiche -anche quelle a lei prima avverse- da chi ha ricevuto l'organo trapiantato. Il medico che difende i trapianti conferma e spiega attraverso la teoria della memoria cellulare. Tutto ciò -come già spiegato in due precedenti nostri post- fa pensare a quei popoli primitivi che mangiavano gli organi -specialmente quelli vitali, nobili- dei nemici uccisi per acquisirne le loro qualità psichiche, ad esempio il coraggio. Le dinamiche elettro-magnetiche cellulari richiamano, invece, la nuova fisica che vede due particelle venute in interazione a brevissimo raggio interagire ancora una volta separate, anche per lunghe distanze. Così accade in altri ambiti, quale tra gemelli, tra madre e figli. Per le leggi olografiche anche in ogni piccolissima parte di un sistema vi è contenuta tutta la storia del sistema. Tutta la nostra storia (anche presente e futuro) è, ad esempio, contenuta anche in un microscopico spazio contenente il DNA. Le leggi olografiche estese all'uomo o animali si collegano con le risonanze morfiche di R.Sheldrake che sintetizzano quanto finora scritto.
La vivisezione è di base per la manipolazione psichica e fisiologica degli animali. Il più grande vivisettore, Pavlov, dichiarava che la vivisezione era pratica obiettiva proprio perché si toglieva alle cavie -sopratutto cani gatti e scimmie- consonanti e termini psicologici, quali: "vuole", "desiderio", "indovina", etc. La vivisezione è stata dimostrata una pratica erronea per gli scopi che si prefiggeva e questo già da un secolo fa; e tutto ciò anche attraverso i più esperti vivisettori stessi che se ne accorsero, dopo centinaia di esperimenti con più specie animali (scimmie, gatti, cani, conigli fino ai topi), e riferirono l'inutilità di continuare a vivisezionare. Quelle della vivisezione come metodo fuorviante furono prove così schiaccianti che i loro colleghi che volevano comunque continuare non poterono confutare, e forti del loro potere e lobby arrivarono anche a licenziarli e a farli espellere dall'albo professionale; i loro libri che spiegavano la fallacia della vivisezione anche se riuscirono ad essere pubblicati furono poi commercialmente boicottati (dagli USA all?Europa, Italia compresa).
Ancora oggi chi critica la vivisezione divulgando le innumerevoli dimostrazioni di fallacia e dannosità di suddetta pratica trova ostacoli e problemi; dal sequestro di materiale informativo al quasi disinteresse della stampa e radio-televisione. Gli studenti sono ancora forzati sotto dogma di questa prepotenza vivisezionista.
Ma ci si chiede che cosa ha così fortemente radicato tale obsoleta pratica. Oggi, nonostante tutto, non si rimane del tutto convinti che i giganteschi profitti e carriere possano essere la sola causa. La vivisezione è dimostrata consistentemente fuori dal contesto scientifico quindi bisogna ricercare su altri ambiti.
Un suggerimento proviene da una curiosa esperienza fatta da un noto reverendo che interessato allo studio del profondo volle mettere alla prova le teorie che aveva elaborato tanto che conobbe un ricercatore esperto vivisettore della Sorbona di Parigi. Il sacerdote apprese a vivisezionare e ammise che la prima volta fu uno shock tremendo: attraverso la regola della vivisezione -togliere consonanti e termini psicologici- assoggettò la cavia, ma ciò fallì per l'impossibilità della cavia di poter competere con alterazioni psichiche di quel genere. La sperimentazione migliorava con cavie di taglia più grandi (cani e gatti) che potevano resistere anche per qualche ora perché meno dissimili e inferiori all'uomo. Come prassi di vivisezione sperimentò passando dall'animale all'uomo e scegliendo un individuo vicino alle sue stesse caratteristiche fisiche, per età e intelligenza. Il reverendo trovò quest'uomo, un professore parigino e conoscendolo lo invitò nel suo laboratorio per mostrargli degli esperimenti sull'intelligenza dei roditori. Fu così che ponendogli l'attenzione sul roditore agiva psichicamente sul professore e dopo ipnotizzato passò l'assoggettamento psichico tanto che identificandosi a sua volta con lui (in termini tecnici: scambio psichico) riuscì talmente da fare la stessa firma e farla riconoscere anche in banca. L'esperimento comportò poi gravi, letali disturbi al professore-cavia suicidatosi poi in cella.
Quello che ha voluto indicare, tra le altre cose, chi ha divulgato questa sua vicenda è che "il male fatto dagli uomini sopravvive a loro stessi : la manifestazione o la proiezione di un crimine o violenza procede auto-organizzata". Come interpretare ciò con il suo cambiamento di personalità una volta entrato nel laboratorio vivisettorio e lì sperimentato? Non solo vi è scambio psichico con cavia sottomessa ma anche l'assorbimento dei contenuti di un simile aberrante ambiente dove avvengono le più atroci torture e sofferenze.
La vivisezione è una pratica aberrante estesa anche fuori dal laboratorio.
"Il medico d'ospedale: la paziente aveva il disgusto per l'odore dello sperma a 24 anni al secondo matrimonio e lo sentiva mentre dormiva e si svegliava col vomito.
Pavlov: la paziente deve riconoscersi avere il sistema nervoso carente (punto di vista organico) e l'utero e ovaie infantili. In sintesi la si deve considerare una mezza castrato, un quarto o tre quarti di castrato e il bromo è la cura come già sperimentato sui cani che abbiamo castrato.

Bibliografia

Frolov: Gli esperimenti di Pavlov, Univ. Econ., Mi, 1951
I.Pavlov: Il riflesso condizionato, Ed.Riuniti, 1973.
M.Alexander (a cura) D.Omand: La mia vita col diavolo, meb ed., 1995.
I.Pavlov, I Mercoledì.

mercoledì 4 luglio 2012

ControProcesso per gli animalisti liberatori di cuccioli al lager di Montichiari Green Hill

Dalla denuncia della Polizia e dei carabinieri si può evidenziare una forzatura nell’esporre e elencare i reati, tutti in “arresto di flagranza di reato, quali: rapina in propria, furto pluriaggravato, violazione di domicilio, invasione di terreni ed edifici e danneggiamento aggravato alla resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Vengono specificate le “azione violente poste in essere verso le forze di polizia”, consistenti in lancio di sassi e altri oggetti al loro (polizia) indirizzo causando il ferimento dei due Dirigenti –del Servizio e della Digos- e di altri due Carabinieri (tutti refertati per lesioni guaribili entro otto giorni. Ciò ha causato l’incarceramento di dodici persone incensurate. Per leggere l'intera deuncia digitare sul seguente indirizzo:

Occorre ora chiarire in fatto di termini di rapina e furto –pluriaggravato-. Un furto o una rapina non sono azioni dimostrative dove si ostenta palesando pubblicamente la “refurtiva” fino ad innalzarla a trofeo della liberazione tanto che più di “flagranza di reato” le forze dell’ordine lì presenti se li sono trovati (i rei) nelle mani quasi a costituirsi. Quindi, tutt'altro che furto e/o rapina dove si opera non visti, nascondendosi e nascondendo la refurtiva.

Furto pluriaggravato? Di cosa? I cani non sono oggetti, sono animali, quindi in grado di pensare, di intendere e di volere –e di non volere-, provano sofferenza (pathos) e il loro linguaggio è strutturato in una grammatica (vedi Treccani). Perfino il più grande vivisettore, Pavlov, riconosce sintomi nervosi patologici sia nei cani normali che castrati. Durante la sperimentazione i vivisettori si accorsero dell’attività psichica del sentimento, ad esempio: i cani lacrimavano sul tavolo operatorio ancora prima di venire offesi dalle tecniche d’irritazione vivisettorie. I cani (e gli altri animali) sono consapevoli di ambienti di tortura, ad esempio come quelli che denominiamo lager: Green Hill è un lager. Lager era denominato, dagli stessi vivisettori, anche il “Koltushi” -base per animali da vivisezione-, con tanto di “torre del silenzio” –dove gli animali tracheizzati attendevano il loro turno di tortura vivisettoria e morte- così orrenda che gran parte dei vivisettori cercavano di non entrarvi. Alla stessa maniera i cani (e altre cavie) cercano la fuga da simili squallidi e aberranti luoghi. Perfino Pavlov ha dovuto riconoscere negli animali in contenzione o in via di contenzione ciò che lui denominava “riflesso di libertà”. In sintesi la volontà di evadere. Va chiarito che Pavlov generalizzava il termine “riflesso” o “stimolo condizionato” applicandolo ovunque, anche la religione, da lui vista come il più elevato di tutti i riflessi condizionati umani; così anche il mondo dell’uomo è un reale stimolo condizionato. Per non parlare della sottomissione, anch’essa annoverata nella categoria dei riflessi: “riflesso di sottomissione” della servitù. Insomma, il termine pavloviano di riflesso è parallelo a quello di un’azione di tutela, prevenzione e di salvezza dalle situazioni ostili alla sopravvivenza. Vediamo ora ciò in alcuni esempi di cani vivisezionati:

“ Il cane prima dell’esperimento guaiva e durante gli esperimenti tentava la fuga dal tavolo (operatorio)…L’animale si muoveva continuamente, si dibatteva in tutti i modi nella gabbia, graffiava il pavimento, spingeva e mordeva il telaio della porta, ecc. Tutto ciò era accompagnato da dispnea che andava sempre aumentando verso la fine dell’esperimento…ma quando lo facevamo uscire dalla gabbia, il più delle volte veniva ad accucciarsi immediatamente ai piedi dello sperimentatore…Solo lasciandolo libero, pur se mantenuto al guinzaglio, il cane si calmava…una cosa era evidente: il cane non sopportava di essere legato e di essere limitato nella sua libertà di movimento…il riflesso di libertà”. Ma no?! Davvero?...

Non è una scoperta fenomenale?! Questa è la vivisezione! Per il riflesso di libertà 12 animalisti antivivisezionisti –incensurati- sono finiti in carcere. Per aver aiutato ad evadere dalla tortura dell’inutile vivisezione dei cuccioli assieme ad alcune loro madri. Tortura vivisettoria è un termine riconosciuto dagli stessi vivisettori, ecco un esempio:

“Il cane Postrèl è stato sottoposto da federov a vere e proprie torture nel senso di problemi al sistema nervoso…”. “Per rendere il cane Barbos (cane sanissimo) nevrastenico abbiamo dovuto sottoporlo ad una serie di procedimenti con urti di processi positivi e negativi, in continuazione per un anno intero e solo alla fine ha perso l’equilibrio”.

I cani hanno sentimenti, e intelligenza, e riescono a comunicarli, ecco un esempio di come il vivisettore stesso in un barlume di consapevolezza riesce ad intravederli:

“A quell’epoca i cani erano forniti da ladri di strada che ne acchiappavano di ogni specie, con collare o senza. Noi peccavamo, dunque, insieme al ladro..Fui colpito (scrive Pavlov) da un setter bianco che cercava di saltare la staccionata (del recinto) e lo invitammo in nostra compagnia e ci colpì la sua gioia e affettuosità straordinaria che mi commosse. Mi fece un effetto tale che non ebbi il coraggio di operarlo. Decisi di risparmiarlo e di portarlo a casa..cercando di scoprire il nome che gli avevano dato i suoi padroni prima di rubarglielo”.

Con questa confessione il più grande vivisettore è mosso da sentimento animalista e libera il cane dalla tortura e morte da vivisezione.

Anche da questo frangente l’azione dei 12 animalisti può ritenersi più che giustificata. E, comunque, doppiamente giustificata se teniamo conto di tutti gli altri grandi vivisettori che si resero conto dell’inutilità e inganno vivisettorio dimostrandolo con prove e logica così robuste da non poter essere adeguatamente confutati tanto che il potere delle lobbies medico vivisettorie non poté fare altro che licenziarli dal laboratorio fino anche ad espellerli dall’albo professionale! I loro libri –molto voluminosi- che riuscirono ad essere pubblicati in diverse nazioni (dagli USA all’Europa –Italia compresa) benché delucidassero esattamente le tecniche vivisettorie e spiegassero la loro inutilità furono commercialmente boicottati dalle suddette lobbies. In ogni dibattito che si riuscì a realizzare (vedi il video allegato al post) i vivisettori ne uscirono perdenti; eppure si è continuato su questa falsa via, vivisettoria, che impedisce di voltare pagina verso ricerche veramente consistenti.

Passiamo ora dalla “flagranza di reato”, “furto pluriaggravato” e “rapina in propria” alla questione sulla “resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale”.

Che vantaggio hanno gli animalisti nel conflitto con Polizia e Carabinieri? I conflitti con le forze dell’ordine vanno a vantaggio della controparte, pertanto gli animalisti evitano un tale conflitto.

Più che altro, in riferimento alla suddetta tensione e azione violenta, c’è da chiedersi invece perché la polizia bersagli a sassate gli animalisti e perché i carabinieri gli sequestrino materiale informativo sulle torture vivisettorie su uomini e animali anche inerenti ai lager nazisti.

Infatti, quando gli animalisti contestarono con un pacifico sit-in informativo sul demenziale e crudele tiro al piccione a Roma in Piazza delle Muse, Primavera 1973, la polizia allontanò dalla piazza gli animalisti tirandogli i sassi addosso (vedi le cronache di allora in diversi quotidiani, anche tra i più noti). Dall’altra, come riportato nel video qui allegato l’articolo del giornale BresciaOggi del 12 Dicembre 1988, che riporta il sequestro del materiale informativo sulla vivisezione tratto soprattutto da foto recuperate dai lager nazisti. Eppure molti carabinieri furono vittime dei Nazisti per non aver ceduto alla loro dittatura. Invitiamo i Carabinieri che non l’avessero ancora fatto a ricordare i loro suddetti, coraggiosi, colleghi visitando il Museo della Resistenza a Via Tasso in Roma.

Manca ora da chiarire le violazioni o invasioni di terreni ed edifici. In questo ambito ritorna l’intenzione dell’azione, cioè a mero scopo di dimostrazione, per ragioni di valore di ragione e sentimento fin qui focalizzati. E’ possibile che in un’azione dimostrativa possa capitare qualche danno fortuito che, se provato, può risarcirsi.

Certi valori sentimentali (da tempo in via d’estinzione) possono far sollevare anche fin sopra i tetti chiunque, anche grandi personaggi di fama mondiale, fiore all’occhiello anche in materia di giurisprudenza…Vogliamo trasporre la sentenza anche lui?

Avete sentito alla fine del video qui allegato? Minacciano di non dare le cure a chi ostacola la ricerca vivisettoria. Cure??! Non fate ridere e piuttosto ridate il microscopio che avete tolto alla FISICO Gatti. Perchè i vivisettori, negli anni 90 non hanno rispettato i patti di far cessare la vivisezione inerente alla cosmetica, entro 7 anni, una volta raggiunto il numero di firme di cittadini che lo richiedevano. perchè alla fine degli anni 80 promettevano di far ritornare la memoria agli anziani dopo cinque anni ma nulla di ciò è accaduto. Queste come migliaia di altre "promesse" ingannevoli sono servite solo per finanziare la vivisezione.

giovedì 21 giugno 2012

Vivisezione Ginofobia Prevenzione medica: la Donna Mutilata


Manifesti pubblicitari che invitavano le donne allo screening clinico di massa gratuito, che invasero Roma e il Lazio diversi mesi fa, probabilmente non hanno ottenuto il numero sufficiente di utenze. Così non è stato nemmeno l'aver costretto le carcerate a suddetti screening (vedi post nel presente blog su "Prevenire la prevenzione: carcerate e screening cavia degli ospedali"), tanto che ora si è continuato con le extracomuntarie, oltre tutto senza permesso di soggiorno, il ché sarà tutt'altro che difficile costringerle allo screening di massa in questione. Avete sentito dal video che cosa ha detto il medico? Le donne extracomunitarie non sanno nemmeno che cos'è l'utero, facendole così passare per ignoranti. Guardate come sgrana gli occhi il medico nel tentativo di persuadere agli screening e di intimorire sul male incurabile. Ma persuadere chi? non certo gli extracomunitari ma coloro che si sono tenuti disinformati su quello che la medicina propaganda attraverso i cosiddetti screening preventivi, tanto che nella prevenzione più "accurata", quella attraverso DNA, le donne alle quali si "prevedeva" tumore al seno si sono fatte asportare preventivamente la mammella ancora sana (Vedi M.Paissan "La Privacy è morta, W la Privacy") -La "Forma Mentis" vivisettoria passa direttamente dall'animale all'uomo- . I più grandi ricorderanno il clima di terrore degli anni sessanta sull'appendicite, specialmente gli americani se le facevano togliere preventivamente per togliersi il pensiero. Per non parlare su quanto A.Munthe, nel suo famoso libro, già all'inizio del secolo scorso, scrive sulle frequenti -inutili- operazioni chirurgiche a causa delle speculazioni sui disturbi intestinali. Sempre nel video il medico fa credere che con la prevenzione da screening non ci si ammali di tumore, ma da quanto segue vedremo che è un inganno. I religiosi (in questo caso Valdesi e Metodisti -i cattolici hanno i loro mega policlinici) la fanno addirittura passare come opera solidale...ma con chi? con il profitto delle potenti lobbies medico ospedaliere anche attraverso le statistiche cliniche -oltre tutto efficace per far passare la schedatura medica e arricchire la banca del DNA, iltutto fatto passare ipocritamente come opera solidale. I cosiddetti extracomunitari dovrebbero invece essere tutelati; una volta ottenuto permesso di soggiorno e un minimo di lavoro, allora si! possono liberamente decidere; sempre che siano informati su quanto riportiamo qui di seguito -in riferimento alle carcerate e sul seno ma valido anche in questo frangente-, tratto dal precedente nostro post succitato: "Prevenire la prevenzione..." di cui è necessario seguire il video che vi si riporta.
A tutti gli effetti è noto da almeno una ventina d'anni che lo screening non fa scendere la mortalità da tumore e la diagnosi precoce non è prevenzione. Allora, che fare se nemmeno il ricorso al trucco della propaganda che fa credere il contrario -e per tutte le età- non riesce a convincere? (Gigerenzer, p.86): "Se non si riesce a far partecipare il 70-80 % delle donne lo studio darà risultati discutibili". Così dichiara chi vuole che si ragioni in base a speculazioni statistiche sui grandi numeri attraverso i tre corrispondenti errori, quale ad esempio l'errore di tipo 2 sul rischio relativo e quello assoluto.
-In questo frangente si preferisce far riferimento sul rischio relativo perché in quanto tale (relativo) si possono far apparire percentuali maggiori in favore allo screening : nel confronto tra donne che effettuarono uno screening al seno e quelle che non lo effettuarono; su 1000 donne che effettuarono lo screening in 10 anni ne morirono 3 passate per
screening e 4 che non lo effettuarono. Per il rischio relativo la stima è del 25%. Ma per il rischio assoluto che ne valuta la differenza 4-3=1 risulta che lo screening ne avrebbe salvato solo una su mille, cioè lo 0,1 %. (Skrabanek, McCormick, p.64. Gigerenzer)-
DIGITARE SOPRA LE IMMAGINI PER INGRANDIRLE.
Allora, dove rimediare gente sana per lo screening se non nelle carceri? Una/o detenuta/o potrebbe rifiutare
lo screening di massa fatto passare come mezzo per salvare vite umane?....Avete ascoltato dal video qui proposto cosa dicono? "Gli screening per i detenuti saranno disponibili anche per chiunque del personale carcerario, se lo richiede. Quindi per i detenuti è comunque obbligatorio. A dar sostegno all'iniziativa due grandi complessi ospedalieri del S.Camillo e del Forlanini nonché il S.Gallicano.
Sugli assunti suddetti di diverso parere risultano perfino coloro che elaborano i dati delle aziende sanitarie stesse (italiane o
di altre nazioni che siano): "Come si fa a dichiarare che gli screening salvano le vite quando non c'è una vera o anche minima prova definitiva sull'efficacia di tali screening e se apportano benefici" (Volpi, p.70); tanto da porsi la domanda se queste vite non si sarebbero potute salvare altrimenti. Riportiamo qui alcuni esempi di stime lasciando il lettore approfondire attraverso la sottostante bibliografia.
Essi stimarono ben 90.000 donne cadute nei "falsi positivi" (cioè erroneamente diagnosticate con sospetto tumore) al primo mammogramma in un solo anno e così costrette ad almeno tre ulteriori visite a distanza di settimane -preannunciate per lettera-. Questi richiami constano di biopsie, irradiazioni, ed operazioni chirurgiche per ancor ulteriore verifica assieme ad altre tecniche invasive, con tutto lo stress, ansia e così via le cui ripercussioni possono condurre al trattamento psichiatrico se non causare esse stesse un tumore -noi aggiungiamo anche per le stesse irritazioni che comportano sui tessuti e sulla fisiologia del malcapitato.
I dati delle schede delle immagini (Volpi, Tavola 12,p.77. Tavola 13, p.81) qui riportate, sono un vero atto d'accusa, col risultato che ciò ch'è veramente pericoloso è tutta la prevenzione giocata sullo screening (Volpi, p.83): "Vi possono arrivare sul tavolo del chirurgo casi che non sono tali, ma trattati come se lo fossero, e di casi sospetti, perché non si sa se e come evolverà la lesione che li riguarda" (id.,p.94).
Vi è chi sottolinea che oggi non si consiglia né gli screening e né il mammogramma alle trentenni (Gigerenzer,p.76) ed altri che estendono tale consiglio alle quarantenni -Gigerenzer p.92 vedi la tabella 5.3 qui riportata-...ma per quelle dai 50 ai 54 anni vi sono i risultati peggiori: 22 donne
richiamate allo screening per ogni tumore identificato minore di 10 millimetri (vale a dire dalle 150 alle 200 donne richiamate per ogni tumore in fase precoce. (Volpi,p.87) Ma non finisce qui perché il suddetto consiglio può anche estendersi da quest'ultime fino alle sessantanovenni con un sospetto tumore in fase precoce dove occorre richiamare con tecniche invasive pericolose per la salute quali (Vedi Tavola 13, qui riportata): Biopsia (causa dolori, infezioni e ulteriori lesioni etc.) sempre accompagnata da operazioni chirurgica dove in molti casi si rileva solo una lesione benigna e non tumore. (Volpi,p.8o)
Dalla tavola 13 (vedi riquadro) si ottiene la soglia che fa demolire l'aspetto preventivo per le percentuali di richiamo al test: " In Italia sfiora il 9% (88 donne su 1000) e tali tasso lievita con gli anni -riferito dalla fine degli anni ottanta al 2007-. Insomma, del 1.052.000 donne che effettuarono lo screening nel 2004 92.000 hanno subito il richiamo e la biopsia o altre tecniche invasive.
L'autore corregge e precisa che di quelle donne che subirono biopsia e l'operazione chirurgica benché con la sola lesione benigna la stima che si riporta non è di 13,3 donne operate per identificare un solo tumore ma di ben 17. E, per quanto riguarda l'individuazione in fase precoce (minore di 1 cm.) il rapporto delle donne che si ripresentano allo screening non è di 6,5 su 1.000 che effettuarono lo screening ma di ben 16 su 1.000.
Abbiamo focalizzato sullo screening mammografico e/o mammografia perhé quando si valuta il rapporto "controindicazioni-benefici" in uno screening si considera come esempio quello che si ritiene il più vicino ad una "buona diagnosi". Comunque, né il pap-test, né l'esame delle feci, né lo screening tumore ai polmoni e la stessa mammografia o screening mammografico -il cui valore predittivo risulta di 1/3 del 100% (Volpi, p.187)- etc. hanno requisiti di buon test ( P.Skrabanek, J.McCormick,p.126) perché il falso-positivo é fra lo 1% e il 10 %, e quel poco che verrà diagnosticato giusto, dopo le tecniche invasive succitate, per gran parte si tratterà di un tumore "duttale in situ" -cioè senza metastasi e
con crescita lenta, trascurabile- oppure di una semplice lesione benigna (Vedi tabella 129 qui riportata) (P.Skrabanek, J.McCormick, p.129) (Volpi, p.70): "Mentre le tecniche mamografiche sono migliorate di molto i benefici dello screening sono diminuiti tanto che nei più recenti sono insignificanti".( P.Skrabanek, J.McCormick, p.126) Inoltre: "Le percentuali di mortalità per tumore al collo dell'utero sono meno di 1/6 rispetto ai tumori del seno e non produce metastasi. Laddove lo screening non era praticato la mortalità stava diminuendo (ad esempio, nel Canada) e comunque lo screening continuava negli altri paesi con tutto il loro carico di falsi negativi -cioè non rilevavano il tumore laddove c'era-". (P.Skrabanek, J.McCormick,pp. 131,132). Le tecniche invasive per questi tipi di tumore non sono da meno di quelli al seno, oltre le biopsie vi sono le colposcopie e le isterectomie (effettuate per stare tranquille): 40.000 strisci e 200 biopsie per un presumibile unico tumore; tante sono le innocue anomalie cellulari rispetto al tumore ch'è risulta più rischiosa la ripercussione di tali tecniche invasive. ( P.Skrabanek, J.McCormick, p.133)
Nel video ci si riferisce anche a screening al polmone sui detenuti perché fumatori. A parte il fatto che lo screening ai polmoni ha ancor meno valore predittivo rispetto agli altri a causa della sua velocità di progressione e metastasi -non si può irradiare ogni mese e mezzo per una prevenzione precoce- una data percentuale di tumori al polmoni e di morti si è riscontrata in chi non ha mai fumato tanto da implicare il dannoso screening anche per loro (Volpi, p.113, p.103); con i detenuti forzati questa estensione di screening è possibile.
Chi ha concesso l'attuazione del progetto degli screening alle/ai carcerate/ti è un presidente della regione (Lazio) donna e di solito sono i medici maschi quelli che decidono quali processi fisici che concernono le donne debbano essere considerati malati. Gli screening per eventuali patologie dei seni e dei genitali delle donne continuano quel processo "ginofobico" millenario che mira, oggi attraverso la chirurgia delle operazioni difficili, alla mutilazione-amputazione dei genitali e funzioni fisiologiche ginecologiche delle donne; curate poi psichicamente; sotto giustificazione di disturbi o sintomi fisici: "Stati e processi patologici dei genitali femminili possono essere causa di pazzia -L.Mayer-". (Blech, p.150) "Per le donne anziane l'utero diventa un organo inutile, che perde sangue, crea problemi e può anche provocare il tumore, un organo che perciò dovrebbe essere asportato -Wright 1969". (Blech, p.150) I risultati furono 160.000 isterectomie superflue, inutili, solo in Germania e per gran parte di esse non hanno prevenuto né il tumore né altre malattie. Così anche in Gran Bretagna il 40% degli organi genitali asportati era assolutamente sano. (Blech, p.151) Si evita tutto ciò che passa per i genitali femminili squartando pance per far uscire di lì il feto per non parlare di nascite artificiali.
Al centro le temute mestruazioni -da cancellare- tanto da far allontanare dalle donne che almeno le simulavano addirittura l'orda assassina stupratrice franco-marocchina in Ciociaria. L'avversità a ciò o ginofobia -esplicita per i mussulmani- viene così subdolamente mascherata sotto forma di espediente specialistico medico-ospedaliero negli altri paesi ad altro riferimento monoteistico. Che cosa c'è di più significativo del fatto che il successo del primo cesareo umano viene realizzato con la tecnica zootecnica di un macellaio, J.Nufer, castratore di maiali? La macelleria è la pratica più vicina alla medicina. Forse fu questo il primo passo consistente della realizzazione dell'applicazione delle tecniche zootecniche applicate all'umanità; oggi sempre più concretizzandosi per ottimizzazione economica.
Si vede laddove non c'è e non si vede dove invece c'è. nel momento in cui si avviava lo screening alle carcerate cavia tre neonati vittime dell'epidemia tubercolotica del personale infermieristico ospedaliero stesso (vedi quest'ultimo video). L'infermiera era stata vaccinata e -considerata la rarità della tubercolosi almeno in Italia- sicuramente contagiata da questa stessa, ma, nonostante tutto, si cerca non solo di salvare la pratica delle vaccinazioni ma di sperimentarne di nuove...su chi? Gli immigrati, naturalmente.
Carcerate, Immigrate, Degenti ospedaliere popolo indifeso, capro espiatorio per tutelare gli ospedali -e carceri- veri luoghi focolai da sempre di pestilenze e infezioni peggiori delle discariche e fogne di metropoli.

Bibliografia
-G. Gigerenzer: "Quando i numeri ingannano (Calculated risks), Raffaello Cortina ed., 2003, Mi.
-R.Volpi: "L'amara medicina, Mondadori, 2008, Mi.
-P.Skrabanek, J.McCormick: "Follie e inganni della medicina (Follies and fallacies in medicine)", Marsilio, !992 (1989).
-J.Blech: "Gli inventori delle malattie (Die krankheitserfinder), Lindau ed. (Fisher Verlag GmbH), To (Frankfurt am Main), 2006 (2003).

"Consegnai lo studio dell'ufficio di analisi e programmazione socio-sanitaria da me finito di organizzare all'assessore del Comune di Firenze con il responso critico sugli screening consigliandogli di ripensarci e di risposta l'assessore chiamò immediatamente un certo professore, luminare in campo oncologio: "Professore mi dicono che lo screening per il tumore al seno produce molti errori, lei che ne pensa?...L'assessore mi riferì che il professore disse che lo screening salvava molte vite e ha già abbassato la mortalità e mi liquidò velocemente" -R.Volpi.

sabato 16 giugno 2012

Corteo Romano Contro ll Lager Green Hill e la vivisezione: SUCCESSO! Vivisezione ridotta al crepuscolo












Il successo di oggi a Roma è un ulteriore conferma di quanto la vivisezione sia una pratica inutile fallace dannosa fuorviante per il progresso scientifico -che s'impone prepotentemente nel lucro più spudorato- e il vivisettore figura sempre più infame.

sabato 9 giugno 2012

Roma, 16 Giugno 2012 Manifestazione contro Green Hill e la Vivisezione


Abbiamo trovato difficoltà nel caricare il video pertanto rimandiamo il lettore alla visione su youtube:
Contrastare l'inutile, fallace, dannosa e scientificamente fuorviante vivisezione costa non solo l'umiliazione del carcere ma anche essere schedati fino a quarantanni. Per i 12 animalisti liberatori, dei cuccioli, dalla tortura vivisettoria del lager "Green Hill" (Montichiari-Brescia), che subirono il carcere, seguendo quanto scritto nel libro del Garante della Privacy, Mauro Paissan - "La privacy è morta. W la privacy-, possiamo pensare che oltre all'umiliazione dell'essere stati denudati completamente per la perquisizione corporea -con anche ispezione genitale femminile- nonché visita medica sarebbe stato loro prelevato -da tampone- il DNA -da depositare sulla banca dati DNA.
Vi è un antichissimo avvertimento, quello di non dormire con i piedi rivolti verso l'uscio (sia grotta o altra antica dimora) perché vi era il rischio di essere contati (dita dei piedi) e di farsi così rubare l'anima. Che cosa avrebbe potuto significare..?..se non una profezia di ciò che oggi sta accadendo? Sotto giustificazioni di chimere quali "sicurezza" e "salute" attraverso il DNA si può conoscere chiunque più di quanto questi sappia di se stesso: il proprio destino tra malattie fino alla data della propria morte assieme e di quella dei suoi antenati e figli. Una sorta di super chiromanzia. Il tuo DNA assieme al tuo nome. Abbiamo visto nel video allegato al post del presente Blog "Sanremo S.Paolo anticristo Nietzsche" una donna che raccontava quanto il trapianto del rene l'abbia conformata alle caratteristiche del suo (rene) precedente proprietario ed avevamo riallacciato ciò all'antica usanza di popoli che mangiavano il cuore (o altro) dei cadaveri dei loro nemici per acquisirne loro caratteristiche, quali della forza, coraggio etc.. Ed ora, seguendo i video di questo post possiamo pensare a quanto asserito dai fisici quantistici sulla continuazione dell'interazione a lungo raggio di due elementi che vennero ad interagire l'uno con l'altro. Ciò richiama il comunicare a distanza tra madre e figli; tra gemelli. Dando ascolto a quanto detto nei presenti video ci si riferisce alla "visione olografica": una parte di un tutto riproduce il tutto stesso e vi interagisce a distanza una volta separato. Così una parte di noi porta con sé tutta la nostra storia e il nostro destino; questo è il DNA. A sua volta riporta all'antica credenza tribale che concepiva, attraverso un feticcio appartenuto a chi si voleva fare la "fattura", la possibilità di potervi interagire nel bene o nel male manipolandolo secondo certe tecniche.
Oggi vi è un impeto ad arricchire il più possibile la banca dati del DNA di tutti gli individui; sempre nelle righe del libro di Paissan, qualsiasi giustificazione, anche blanda è valida a tale scopo, ad esempio, essere incarcerati -anche un solo giorno- per aver partecipato ad una manifestazione non autorizzata.
Tutto ciò è accaduto agli animalisti suddetti contro la vivisezione, pratica a monte nell'essere stata già stata annoverata da diversi anni sulla scia delle antiche pratiche denominate "Magia Nera".
Bibliografia
M.Paisan, La privacy è morta. W la Privacy, 2005.
AAVV (presentato da H.Ruesh): Vivisezione e Magia Nera, Manca ed..