domenica 2 dicembre 2012

S.Filippo NERI: Medici balordi

  Prima di entrare nel merito del tema del presente blog occorre chiarire che il titolo del post non si riferisce ai medici di ospedali o strutture ospedaliere dedicate al Santo ma proprio al  Santo (del resto sarebbe un'ingiustizia escludere tutti gli altri ospedali).   Che cosa spinse il famoso Santo a dare dei balordi ai medici? Prima di tutto va riconosciuto a San Filippo il merito di aver guarito, in tempi reali, se non in breve tempo, malati anche gravi, giuducati dai medici incurabili se non in fin di vita.  Tra questi anche noti personaggi quali: il noto musicista Giovanni Amerio, malato e  trattato con una dieta più debilitante che curativa per lungo tempo risolvette attraverso il Neri in breve tempo attraverso della semplice malvasia (in infuso);
Prospero Crivelli, malato così grave che i medici disperavano di salvarlo fu risanato dal Neri attraverso imposizione delle mani (sul capo):
Agostino Primigi,  malato di broncopomonite, anch'esso senza speranza di miglioramento, risanò, attraverso l'intervento del Neri, nel giro di pochi giorni.
Cardinale Clemente VIII, affetto da Gotta e fortissima artrite trovù netto e duraturo sollievo attraverso l'intervento del Neri;
 Il figlio del principe Filippo Massimo di nome Paolo era già sul letto di morte quando il Neri riusci a farlo ritornare in vita almeno per ben mezzora.
 Quest'ultimo fatto lascia riflettere sugli stati di coma, di morte clinica o di variegate morti decise arbitrariamente dai medici, e di morte effettiva (oltre tutto in assenza d battito cardiaco) e del mantenimento della consapevolezza di chi è in quello stato, chiamiamolo transmortuario.
  Alla fine venne la volta del Neri stesso che, colto da un forte malore non potè opporsi all'insistenza dei suoi confratelli che fecero intervenire dei medici; ma anche per lui non vi fu possibilità di una diagnosi chiara ne di cure tanto che l'allora noto medico Andrea Cisalpino non sapeva dove appigliarsi. Ma anche questa volta il Neri riuscì a venirne fuori da solo, con i suoi mezzi e lo tenne a far ben sapere ai medici a quali si rivolse così:  "Non capite, o balordi, che non riuscirete mai a guarirmi?"  "Parole sante. Al Neri fu riconosciuta la direzione di un ospedale e gli furono anche dedicati degli ospedali.  L''ultima osservazione ricorda Giacinta di Fatima la quale si rivolse ai medcii d'ospedale sottolinenado la loro impotenza per mancanza di.".Luce".
  Ma, dall'altra, ricorda anche Goya, di cui l'immagine del presente post: "medici saccenti" -Di che male morrò?",   L'asino ricorre in più opere del Goya ed anche Neri ebbe a che vedere almeno con un asino che, da giovanissimo, lo disarcionò correndo e cadendo per le scale, e rompendosi una zampa. Ci chiediamo che cosa abbiano fatto di male gli asini, che subiscono l'uomo, nonostante tutto, più di quanto questi possa subire d'ospedali,

    Dal libro:  S.Filippo NERI di O.Cerri, ed. Villaggio del Fanciullo di Vergiate.