domenica 20 febbraio 2011

Nell'Ospedale l'Inferno





Incendio all'ospedale S. Donato di Arezzo, una degente ustionata nel rogo tra atroci sofferenze ora in fin di vita http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-a551c0ba-5ba7-46ed-aa1e- 3a2a6fe94d5f.html

giovedì 17 febbraio 2011

"Papa Tentenna" e lo sciacallaggio medico ospedaliero

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Nell'ospedale l'inferno
"..quelli che la malattia o incidente fanno cadere in un coma "irreversibile" saranno spesso messi a morte per rispondere alla domanda di trapianto d'organi". Così riferiva l'allora Cardinale Ratzinger all'apertura del Concilio straordinario del 1991. Tutto ciò è stato riportato dal giornalista Flavio Michelini, sull'Unità del 16 Maggio 1991, che criticava il Cardinale perché il trapianto d'organi salvava vite umane sopratutto in un paese (l'Italia) che registrava ogni anno 10.000 morti in incidenti stradali. Ma, l'Unità, sempre in quel periodo, doveva rendere conto al Manifesto e a Repubblica che denunciavano il rapimento dei bambini per espiantargli gli organi (il Manifesto, 16 Aprile 1991) spesso ritrovati poi dai genitori senza un rene; e genitori che concepivano un figlio per fargli poi donare il midollo al fratello (Figli di scorta, in La Repubblica, 5 Giugno 1991). Oggi si è arrivati a regolari agenzie per il trapianto d'organi dai paesi del Terzo Mondo, dove i poveri vendono un loro proprio rene per 1000 euro ed un'occhio per qualche euro di più (sempre che risultino in buone condizioni di salute alle analisi mediche). In effetti, in Italia piuttosto di mantenere l'alta velocità -cioè la trasgressione ai limiti di velocità, principale causa di incidenti gravi- si è arrivati addirittura all'espediente del trapianto d'organi oltre che a sviare su altri stratagemmi che concepiscono la strada essere una pista: caschi omologati, cinture di sicurezza (raccomandate anche per i sedili posteriori), revisioni periodiche dei veicoli e anche quelle mediche, degli autisti, che raddoppiano fino quintuplicarsi con l'età -anche se gli incidenti, sopratutto gravi, si registrano in fasce d'età al di sotto dei cinquantanni. Avete mai visto per caso un anziano dare di sprint con la macchina?.. E un autista (da decenni) esperto che non sappia autovalutare le sue capacità o prestazioni specifiche?-. Si tutelano gli autisti così concepiti piloti per mantenere alta la velocità ma non i pedoni, che vengono sempre più investiti ed anche sulle strisce. Superare i limiti di velocità significa speculazione . Far rientrare nei limiti di velocità non fa lucrare. La strada deve rimanere una pista e deve eliminarsi tutto ciò che impedisce la corsa: i pedoni che non si affrettano sulle strisce, i cani -che non si vedono più girare liberi, e lo stesso per i gatti perlopiù relegati ora nei gattili-, sarà vietato alle biciclette circolare sulle strade limitandole solo su percorsi a loro appositi. Insomma sarà vietato tutto ciò che rappresenta un contenere il traffico nei limiti di velocità consentiti per le strade cittadine.
Gli incidenti stradali aumentano la disponibilità di trapianto d'organi. Il potere medico ospedaliero è talmente potente da aver fatto ripensare perfino il suddetto Cardinale sul trapianto d'organi; se nel 1991 ne era contestatore poi ne divenne potenziale donatore qualche anno dopo, ed ora la sua carica, però, gielo impedisce di nuovo http://www.repubblica.it/esteri/2011/02/03/news/papa_trapianti-12016760/.
Le associazioni pro trapianti vorrebbero un'eccezione alla regola ma se gli organi di un Papa sono considerati possibile reliquia è logico che vengano tutelati come tali. Immaginate se il cuore-reliquia del Papa finisse nel corpo di un criminale; oppure, ad esempio, il suo occhio ridare bene la vista ad un voyeur etc.. Le cause di beatificazione hanno regole precise che investono anche le caratteristiche fisionomiche e corporali fino a segnalare perfino la presenza e quantità di peli sulle falangi delle dita, sopratutto a quelle più estreme.
Chi dà il consenso alla donazione d'organi lo fa anche perché ha interesse, vuole contarci, che gli vengano a sua volta trapiantati. Dall'altra, quando si è gravi e sotto pressione dell'ambiente coatto ospedaliero è molto difficile non accondiscendere alla richiesta di farsi espiantare organi. Quello che si vuole vedere come atto di non egoismo in un "donatore" di "pezzi di ricambio" lo si deve riscontrare sopratutto su chi se ne avvantaggia, i medici ospedalieri..la loro è tutt'altro che disponibilità gratuita, i trapianti sono massimi profitti, e garanzia di loro continuità con visite mediche assidue e costosi nonché tossici farmaci anti-rigetto e rimedi alle conseguenze delle loro controindicazioni. Oltre alle invenzioni di malattie, creazioni di virus e corrispondenti pseudo-vaccini si sono inventati anche le "morti"cliniche per speculare sulla loro medicina del rattoppo.
Insomma, non è meglio rispettare i limiti di velocità piuttosto che finire a mantenere e potenziare le auto sportive o di grossa cilindrata dei primari ospedalieri? Rispettare i limiti di velocità è un atto di rispetto della salute altrui.

mercoledì 2 febbraio 2011

PAZIENTI A RISCHIO DA CHIRURGHI DAI CINQUANTANNI IN SU

Dai video il messaggio è chiaro: i medici concordano che dai cinquantanni in poi vengono meno le nostre abilità e ciò comporta dei rischi per la salute nostra e sopratutto per i danni che si potrebbero arrecare operando in contesti a rischio. Già a cinquantanni si stima fino ad un dimezzamento delle proprie abilità ad eseguire un'operazione -ad esempio, a partire da suddetta età, per condurre un veicolo, viene obbligato rinnovare la patente per visita medica ogni cinque anni piuttosto che ogni dieci -a settantanni ogni 3 anni-. Tutto ciò vale, a maggior ragione, proprio nel contesto in cui esse (abilità), maggiormente, vengono messe a dura prova nella minuziosità e precisione che richiede un'operazione chirurgica nel limitare i rischi. Viene così suggerito, praticamente dagli stessi medici, di pretendere di accertarsi se dell'età del chirurgo che si presta ad operarvi è sotto il limite dei cinquantanni, oppure, se non vi fosse possibilità di scelta, esigere che il chirurgo -over 50- sia affiancato e supervisionato passo passo da un aiuto al di sotto di quell'età.