sabato 14 luglio 2012

Medicina Perniciosa: La Pratica Vivisettoria dagli Stabulari agli Ospedali.. Contro-Processo Antivivisettori anti lager Green Hill Montichiarii


"OR GESU' CHIAMATI I DODICI, DIEDE LORO POTERE E AUTORITA' SU TUTTI I
DEMONI E DI GUARIRE LE MALATTIE" -S.Luca, Cap.IX, Verso I°.

Nel primo video la donna dichiara di aver assunto parte delle caratteristiche psichiche -anche quelle a lei prima avverse- da chi ha ricevuto l'organo trapiantato. Il medico che difende i trapianti conferma e spiega attraverso la teoria della memoria cellulare. Tutto ciò -come già spiegato in due precedenti nostri post- fa pensare a quei popoli primitivi che mangiavano gli organi -specialmente quelli vitali, nobili- dei nemici uccisi per acquisirne le loro qualità psichiche, ad esempio il coraggio. Le dinamiche elettro-magnetiche cellulari richiamano, invece, la nuova fisica che vede due particelle venute in interazione a brevissimo raggio interagire ancora una volta separate, anche per lunghe distanze. Così accade in altri ambiti, quale tra gemelli, tra madre e figli. Per le leggi olografiche anche in ogni piccolissima parte di un sistema vi è contenuta tutta la storia del sistema. Tutta la nostra storia (anche presente e futuro) è, ad esempio, contenuta anche in un microscopico spazio contenente il DNA. Le leggi olografiche estese all'uomo o animali si collegano con le risonanze morfiche di R.Sheldrake che sintetizzano quanto finora scritto.
La vivisezione è di base per la manipolazione psichica e fisiologica degli animali. Il più grande vivisettore, Pavlov, dichiarava che la vivisezione era pratica obiettiva proprio perché si toglieva alle cavie -sopratutto cani gatti e scimmie- consonanti e termini psicologici, quali: "vuole", "desiderio", "indovina", etc. La vivisezione è stata dimostrata una pratica erronea per gli scopi che si prefiggeva e questo già da un secolo fa; e tutto ciò anche attraverso i più esperti vivisettori stessi che se ne accorsero, dopo centinaia di esperimenti con più specie animali (scimmie, gatti, cani, conigli fino ai topi), e riferirono l'inutilità di continuare a vivisezionare. Quelle della vivisezione come metodo fuorviante furono prove così schiaccianti che i loro colleghi che volevano comunque continuare non poterono confutare, e forti del loro potere e lobby arrivarono anche a licenziarli e a farli espellere dall'albo professionale; i loro libri che spiegavano la fallacia della vivisezione anche se riuscirono ad essere pubblicati furono poi commercialmente boicottati (dagli USA all?Europa, Italia compresa).
Ancora oggi chi critica la vivisezione divulgando le innumerevoli dimostrazioni di fallacia e dannosità di suddetta pratica trova ostacoli e problemi; dal sequestro di materiale informativo al quasi disinteresse della stampa e radio-televisione. Gli studenti sono ancora forzati sotto dogma di questa prepotenza vivisezionista.
Ma ci si chiede che cosa ha così fortemente radicato tale obsoleta pratica. Oggi, nonostante tutto, non si rimane del tutto convinti che i giganteschi profitti e carriere possano essere la sola causa. La vivisezione è dimostrata consistentemente fuori dal contesto scientifico quindi bisogna ricercare su altri ambiti.
Un suggerimento proviene da una curiosa esperienza fatta da un noto reverendo che interessato allo studio del profondo volle mettere alla prova le teorie che aveva elaborato tanto che conobbe un ricercatore esperto vivisettore della Sorbona di Parigi. Il sacerdote apprese a vivisezionare e ammise che la prima volta fu uno shock tremendo: attraverso la regola della vivisezione -togliere consonanti e termini psicologici- assoggettò la cavia, ma ciò fallì per l'impossibilità della cavia di poter competere con alterazioni psichiche di quel genere. La sperimentazione migliorava con cavie di taglia più grandi (cani e gatti) che potevano resistere anche per qualche ora perché meno dissimili e inferiori all'uomo. Come prassi di vivisezione sperimentò passando dall'animale all'uomo e scegliendo un individuo vicino alle sue stesse caratteristiche fisiche, per età e intelligenza. Il reverendo trovò quest'uomo, un professore parigino e conoscendolo lo invitò nel suo laboratorio per mostrargli degli esperimenti sull'intelligenza dei roditori. Fu così che ponendogli l'attenzione sul roditore agiva psichicamente sul professore e dopo ipnotizzato passò l'assoggettamento psichico tanto che identificandosi a sua volta con lui (in termini tecnici: scambio psichico) riuscì talmente da fare la stessa firma e farla riconoscere anche in banca. L'esperimento comportò poi gravi, letali disturbi al professore-cavia suicidatosi poi in cella.
Quello che ha voluto indicare, tra le altre cose, chi ha divulgato questa sua vicenda è che "il male fatto dagli uomini sopravvive a loro stessi : la manifestazione o la proiezione di un crimine o violenza procede auto-organizzata". Come interpretare ciò con il suo cambiamento di personalità una volta entrato nel laboratorio vivisettorio e lì sperimentato? Non solo vi è scambio psichico con cavia sottomessa ma anche l'assorbimento dei contenuti di un simile aberrante ambiente dove avvengono le più atroci torture e sofferenze.
La vivisezione è una pratica aberrante estesa anche fuori dal laboratorio.
"Il medico d'ospedale: la paziente aveva il disgusto per l'odore dello sperma a 24 anni al secondo matrimonio e lo sentiva mentre dormiva e si svegliava col vomito.
Pavlov: la paziente deve riconoscersi avere il sistema nervoso carente (punto di vista organico) e l'utero e ovaie infantili. In sintesi la si deve considerare una mezza castrato, un quarto o tre quarti di castrato e il bromo è la cura come già sperimentato sui cani che abbiamo castrato.

Bibliografia

Frolov: Gli esperimenti di Pavlov, Univ. Econ., Mi, 1951
I.Pavlov: Il riflesso condizionato, Ed.Riuniti, 1973.
M.Alexander (a cura) D.Omand: La mia vita col diavolo, meb ed., 1995.
I.Pavlov, I Mercoledì.