sabato 3 ottobre 2009

La riforma sanitaria di obama -2°: l'onesta trasparenza dei medici torturatori nelle carceri pagati dallo Stato


Con lo scandalo delle torture ai detenuti del carcere di Guantanamo oggi sappiamo cosa accade nelle carceri. A tal proposito riportiamo un passo dell'intervista di E.Ray al principale rappresentante dei diritti dei prigionieri di Guantanamo M.Ratner:
"Ray: sappiamo, in base alle dichiarazioni del Ministero della Difesa stesso, che un detenuto su cinque è stato sottoposto a cure per patologie depressive. Sappiamo che c'è stata un'impennata nei tentativi di suicidio. Tu non sei un esperto in medicina, ma vorrei sapere il tuo pareri sull'etica medica in questo contesto, riguardo alla consapevolezza dei dottori che controllano e curano questi detenuti.
Ratner: Penso che per i medici sia immorale il semplice fatto di avere un qualche ruolo in questi interrogatori. E' come se un medico osservasse qualcuno che viene torturato e indicasse ai suoi aguzzini quanto possano osare senza ucciderlo, cosa che sarebbe riconosciuta come crimine. ALCUNI DEGLI UOMINI LIBERATI DICONO DI AVER SUBITO LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI SU ORDINE DEI COMANDANTI E CI SONO ACCUSE CHE PARLANO DI PRIGIONIERI MALMENATI PER AVER OPPOSTO RESISTENZA ALLE INIEZIONI.
SE I MEDICI CONTRIBUISCONO ALL'USO DI METODI COERCITIVI, si tratta di un atto criminale oltre che contrario all'etica. Per esempio abbiamo saputo che alcuni MEDICI COMPLOTTAVANO NEL TENTATIVO DI DIMOSTRARE UNA DIMINUZIONE DEL TASSI DI SUICIDIO, SEMPLICEMENTE RICLASSIFICANDO I TENTATIVI DI TOGLIERSI LA VITA COME "COMPORTAMENTI AUTOLESIONISTI" E SOSTENENDO CHE QUEI SOGGETTI NON INTENDEVANO VERAMENTE AMMAZZARSI. Secondo quanto viene riferito negli ultimi sei mesi del 2003 ci sono stati 40 tentati suicidi.
-Ray: Un'altra domanda legata a questo tema è se un medico sia tenuto o meno a certificare che un imputato è in grado di affrontare un processo quando il governo vuole che lo affronti.
-Ratner: I medici che rifiutano di venire coinvolti in questo sistema di certificazione sottolineano che dopo aver tenuto un individuo in un ambiente altamente coercitivo per due anni e mezzo, senza che egli abbia idea delle accuse formulate contro di lui, non può semplicemente dire: "Quest'uomo è consapevole delle accuse che gli vengono rivolte e può affrontare il processo". Dopo così tanto tempo, quell'uomo è praticamente privo di personalità, un soggetto del quale gli Stati Uniti possono fare quello che vogliono.
Il capo degli psichiatri di Guantanamo, in un'intervista ha avuto il coraggio di affermare che, a suo parere, che i prigionieri che soffrivano di depressione ne presentavano già i sintomi dal loro arrivo. e' terribile che ci possano essere medici coinvolti in tutto questo. Richiama alla mente ciò che fecero i medici Nazisti durante la seconda guerra mondiale".
Chiaramente i detenuti che hanno subito gli abusi non possono denunciare gli aguzzini medici di malasanità perché per il tribunale non hanno un tale diritto.
Si, è vero, il fatto che è terribile che ci siano medici coinvolti negli abusi e torture ai loro "pazienti" ma sono anche loro stessi che lo hanno apertamente riferito senza nasconderlo come fanno, subdolamente, i medici negli ospedali. Anche in questo caso la "buona sanità" rimane limitatamente riferibile solo ai medici aguzzini e torturatori oltre che ai medici boia citati nel precedente post.