venerdì 19 marzo 2010

Il Corriere della Sera, il Calamaro, la Mozzarella: lo schiaffo e la carezza

Si è arrivati praticamente a commissariare anche le mozzarelle. Infatti, qualche settimana fa, i media riportavano che neanche il garante sanitario non ha potuto garantire la diffusione di mozzarelle di bufale "arricchite" (diossine e altre schifezze). Due settimane fa alcune attrici di teatro mi riferivano che si erano rotte chi la gamba e chi la caviglia ed erano state ingessate con gambale senza tacco e così obbligate all'assunzione di eparina, dai dieci giorni fino a sessanta. Vi ricordate quanto scritto nel post di due anni fa sull'eparina? Bisognava smaltire subito l'eparina perché non c'era modo di distinguere quella alterata (che stava causando danni da tossicità) da quella normale e non si poteva quindi buttare il tutto con perdite di miliardi di euro (vedi Panorama del 2008 citato nel nostro post sull'eparina). Le potenti corporazioni medico ospedaliere sono come dei tentacoli della piovra gigante che emergendo dall'acqua sembrano separati l'uno dall'altro dalla piovra stessa che, con un tentacolo ti strangola e con l'altro ti accarezza: i medici ospedalieri prima ti danneggiano da una parte e poi, dall'altra, ti si prendono anche la gloria. Infatti, nel caso di Cucchi, così come quello del Crisafulli (la vita contro l'errore medico ospedaliero) e quello di Englaro (porre fine di fronte all'evidenza fallimentare medico-ospedaliera), chi ha veramente lottato e vinto sono stati i parenti, nonostante le indifferenze e gli ostacoli di chi li avrebbe dovuti sostenere. Di fronte alla tenacia, determinatezza e coraggio di Ilaria Cucchi la medicina ospedaliera stava sempre più ad essere diffamata e non c'era alternativa nell'ammettere l'evidenza e così non si poteva non delegare il ruolo ad un medico ospedaliero rappresentante dei colleghi diffamati per ripristinare la "fiducia" dell'infame corporazione ospedaliera attraverso l'eroe, il buono. Nella foto del quotidiano nel titolo di questo post si riportano ad hoc le foto per rendere d'effetto questa situazione. I quotidiani stavano riuscendo a sensibilizzare per potenziare il controllo e il commissariamento nelle infami strutture ospedaliere e si sono attualmente ritrovati loro stessi ad essere commissariati. A Ilaria Cucchi si è detto che ora può denunciare i responsabili della morte del fratello. Certamente, ma noi preferiremmo che si pretendesse potenziare i controlli e ritornare a far scrivere sui giornali in prima pagina e liberamente tutte le nefandezze e omicidi ospedalieri. Oggi tutti i partiti parlano di trasparenza nella sanità ma la intendono al livello di assunzioni e di carriera affinché venga garantita la competenza...certamente, quella di non farsi beccare quando si danneggia e uccide un disgraziato degente. Non c'è partito o candidato che non si sia fatto "battezzare" dalla potente corporazione medico ospedaliera per raccattare qualche voto in più; li riconoscerete quando vedrete sputato lì in mezzo ai programmi il pacchetto sanità con la raccomandazione di aumentargli i fondi, potenziarla -come i calci nel sedere ai degenti....Quello che bisogna potenziare sono i diritti e la dignità dei malati perché è l'unico modo per correggere la sanità: controlli 24 ore su 24.
Senza il controllo interno della videocamera non avremmo mai saputo di quanto accaduto e riportato qui in video, dal titolo "lasciata morire in ospedale":