domenica 4 settembre 2011

La Tubercolosi (TBC) al Policlinico Gemelli e la Rappresaglia al Policlinico Umberto 1°

Il presente post rimanda a quello precedente "carcerate cavia degli ospedali: Prevenire la"prevenzioe", in quanto il video ne è una sorta di sintesi in negativo ed anche di altri meno recenti nostri post che sottolineano quanto segue:
Gli ospedali sorsero, in ambito religioso, per dare alloggio ai senzatetto, emarginati, vagabondi -sopratutto per meglio controllarli, in senso di panottico- fino a quando non divennero esclusivo monopolio del potere medico -anche a danno degli stessi religiosi. Suddetto monopolio si attesta nel periodo della pestilenza anche se non riuscirono non solo a sconfiggerla ma a risultarne essi stessi un focolaio. Gli ospedali continuarono ad essere focolai di infezioni ed epidemie. Qualsiasi errore o nefandezza ospedaliera trova sempre un capro espiatorio per salvaguardare il prestigio dei medici e paramedici ospedalieri e viene ribaltata pur sempre a vantaggio degli ospedali per ottenere più fondi.
Nel secondo e ultimo video del post precedente "carcerate cavia degli ospedali: Prevenire la "prevenzione" si ipotizza, in nome della "Pestifera Vacationis", la causa del contagio della tubercolosi dell' infermiera del Gemelli agli stranieri poveri -immigrati- ma non si accenna nemmeno come causa quella più probabile, cioè della vaccinazione stessa. Tutto ciò ha fatto scattare al Policlinico Umberto I° una sorta di rappresaglia su coloro che vedevano queste infami strutture ancora nel loro ruolo primordiale, di accoglienza ai senzatetto -dove, in merito al noto medico ospedaliero A.Righi, vi si associa sia direttamente che indirettamente il putrido, gli escrementi. Forse è meglio così almeno finiscono il loro ruolo di capro espiatorio di tutte le nefandezze che accadono negli infami ospedali e ben tenute nascoste.