domenica 9 ottobre 2011

Decessi e risse all'Ospedale S.Filippo Neri

Un'ennesima rissa in ospedale nel giro di poco tempo. Questa volta a rimetterci un giovane medico dell'ospedale S. F. Neri. Una massima del Santo a cui è stato dedicato l'ospedale era di fare del bene, sempre del bene. Eppure, gli ospedali, da secoli, praticamente fin dalla loro origine e con tutte le migliaia di benedizioni, sono stati e sono luoghi di corruzione, soprusi, violenze di ogni genere, e sintesi di tutte le altre nefandezze che si possano conoscere fino a quella dell'essere concepiti o visti già morti da vivi e, comunque, vivisezionati. Da quest'ultima rissa anche i medici e personale paramedico ospedalieri reclamano un maggior controllo e protezione, anche attraverso potenziamento di vigilantes, negli ospedali (almeno da quanto scritto sul "Il Messaggero" (in Cronaca di Roma, 8 Ottobre 2011) per essere tutelati dai pazienti. Tutto ciò concorda con quanto chiesto dai degenti e loro parenti per un controllo 24 ore su 24 per essere, a loro volta, tutelati dal personale medico, paramedico ospedaliero, nella cura e assistenza ospedaliera. Infatti, di tutti gli abusi iatrogeno-ospedalieri che si sono riusciti a scoprire per gran parte è stato merito dei parenti del degente (che hanno avuto modo di stargli vicino riuscendo ad imporsi a tutte le forti pressioni del personale ospedaliero per cacciarlo anche sotto minaccia -come da nostra testimonianza diretta- di intervento di "vigilantes" ) e/o dal degente stesso (vedi il video all'inizio del suddetto post) come, ad esempio, la degente sotto anestesia stuprata dall'infermiere ch'è riuscita a svegliarsi prima per realizzare quanto accaduto...-Già, chi sorveglia, chi tutela il degente sotto anestesia per tutto il tempo?...ti fanno contare fino a dieci e quando ti risvegli magari ti ritrovi incinta e non lo sai. I misteri nella quasi totalità di non trasparenza ospedaliera sono innumerevoli e in-concepibili.