domenica 14 luglio 2013

Predazione-Trapianti d'Organo e...di Anime


  Qualche giorno fa in un programma televisivo RAI si accostava la medicina, in particolar modo la pediatria, alla scienza tramite l'applicazione della genetica. Si è portato come esempio l'ospedale "Bambin-Gesù" -finanziato, qualche mese fa, di un milione di euro dalla Regione Lazio (almeno da quanto denunciato dagli operatori sanitari del neuropsichiatrico infantile, di via dei Sabelli, rimasti a bocca asciutta -vedi blog di Grillo)-. In che consiste? In un accanimento diagnostico nell'impossibilità di poter far fronte alle innumerevoli patologie incurabili.  Più non si conosce e non si apporta alcun risultato e più si differenziano all'infinitesimo i sintomi che richiedono nuovi "farmaci" e trattamenti assieme all'invenzione di malattie.  Inoltre, conoscere il DNA fin dall'infanzia consente la possibilità di seguire il percorso vitale e dello stesso stile di vita dell'individuo: ogni informazione, da qualsiasi contesto e attività provenga,è utile per una diagnosi anche psichiatrica, nel rapporto psiche-DNA.  
Quindi si vuole accostare la genetica alla medicina per renderla "scientifica" ma...quando fa comodo per proprio tornaconto, negli altri casi la si evita.  Infatti, nel video vi è un confronto tra un genetista di fama mondiale e il rappresentante degli espianti-predazione d'organi.  Quest'ultimo lo si vede rivendicare i trapianti-predazione perché solo uno su dieci fuoriesce dal coma cosiddetto irreversibile.   Ci si chiede, ma quest'uno era già visto tale prima di fuoriuscire dal coma?  E quanti ne sarebbero fuoriusciti di tutti quelli che, per donazione, avendo dato il via libera, sono stati espiantati dopo poco tempo dalla diagnosi d'irreversibilità cerebrale?  Il religioso non si pronuncia per nessuna delle parti in causa eppure ad una domanda deve rispondere: può una persona essere dichiarata morta perché l'elettroencefalogramma, che misura una banda limitata di frequenze cerebrali, lente, in Hertz è piatto mentre tutto l'organismo è fisiologicamente funzionante?  Insomma, per quasi tutte le religioni, compresa quella del religioso in questione, dopo la morte lo spirito esce dal corpo.  Può l'anima uscire dal corpo quando il cuore pulsa, il sangue circola e così qualsiasi altro organo.  Digitando su l'indirizzo
http://hospitalcrimes.blogspot.it/2012/12/ulteriori-evidenze-da-tribali-mediche.html si accede ad un nostro precedente post dove, anche dalle dichiarazioni dei trapiantati, si deduce la suddetta "presenza" e che interagisce con il corpo originario.