sabato 19 giugno 2010

Suor Domenica A Paradiso: una Santa delle vittime della malasanità e delle nefandezze ospedaliere


Le strutture ospedaliere si rivelarono subito essere macchine aberranti convertite completamente in sanitarie in una situazione altrettanto aberrante della pestilenza confermando non solo la loro inutilità per debellare tale epidemia ma nell'esserne esse stesse focolaio assieme anche ad altre infezioni. Ed ancor più, di queste infami istituzioni ne furono anche vittime chi le aveva volute, i religiosi stessi. Tra gli esempi più significativi avevamo scelto, qualche post fa, quello dei frati del convento di S.Anna (a Prato) che, con a capo il Priore Lattanzio Vai, non vollero andarsene lasciando il convento convertirsi in lazzaretto, se non dopo una dura battaglia con la Sanità di Firenze.
Altra faccenda, invece, fu per Suor Domenica A Paradiso che, nel 1534, pur adoperandosi alla cura degli appestati, non conoscendo le tecniche di soppressione-omicidi ospedalieri (oggi specialmente applicate agli anziani), si affidava, ciecamente, alle cure mediche ospedaliere una volta contagiatasi della peste. Per lei furono somministrati degli sciroppi dai medici dove in uno vi era il veleno di Cantarelle: "che gli provocò vomito, flusso, enfiagione, panno alli occhi, si che, cascando, poco mancò che morisse". "I medici cercano di "aiutarla", aggravando tuttavia il danno, tanto da farla ricadere tre volte nei medesimi accidenti". Viene scritto che la credenza che i medici avvelenassero i malati trovi conferma proprio contro un medico ospedaliero, Leandro Ciminelli, dell'ospedale fiorentino di Bonifazio. Il medico era anche indiziato di essere untore. Vi furono non pochi problemi a far valere la condanna definitiva perché, essendo gli ospedali da sempre poco trasparenti ne occultavano le prove. Infatti, quanto riportato su Suor Domenica è merito della Priora del suo istituto "della Crocetta" quale Angelica del Macchia, che potè stare liberamente, a tempo pieno, vicino alla Suora malata accorgendosi così delle nefandezze sull'ammalata da parte dei medici.

Suor Domenica fu proclamata santa per essere scampata alla peste e a quattro tentativi di omicidio medico-ospedaliero.