Per quanto concerne il presente Blog resta da sottolineare il tormentato percorso di chi risalendo la china sciolga i lacci stretti dei tabù per liberare l'espressività, sopratutto artistica, e di lì imbattersi in censure e repressioni più o meno sottili che obbligano a deviare verso "giochi del terzo tipo", giochi pericolosi anteposti "ai giochi proibiti" che aprono le porte dell'ospedale, manicomio, per chiuderle poi a chiave per controllare e punire i cervelli creativi e ribelli. Alla Sokolow si aprì lo psichiatrico con il "battesimo" delle 13 scariche elettroshock; parimenti, per W.Reich -di cui abbiamo scritto diversi post fa-, lo psicanalista antipsichiatra, ribelle allo stesso tabù in cui s'imbatté la Sokolow, si aprirono le porte del carcere dove -rifiutando l'avvocato perché nulla aveva da giustificare e difendere di ciò che è dato spontaneo, dalla natura- pose fine alla sua vita.
giovedì 24 giugno 2010
Anna Sokolow coreografa la cui ribellione costò 13 elettroshock
L'inizio di questo decennio è costellato da interessanti iniziative culturali per il centenario di Anna Sokolow, e ad un decennio dalla sua scomparsa. La sua proposta, in ambito coreografico, si imprime sulla scena direttamente al pubblico, e se non già anticipare, contribuisce a quanto essa stava profilandosi in altri ambiti. Grazie al forte impegno e alla "istantanea" precisione dei suoi movimenti A.Sokolow riuscì a centrare il sentimento degli spettatori riempiendo l'atmosfera di vibrazioni emotive, ma riuscì anche a provocare il risentimento dell'America bigotta fino a fargli censurare alcuni dei suoi preziosi lavori riprodotti su pellicola. Oggi, per merito delle suddette iniziative è stato possibile rivedere i video storici inediti e censurati della valorosa Sokolow -commentati proprio dal celebre ballerino Jim May presso la Discoteca di Stato; Lunedì 28 giugno si esibirà al Teatro Sala Uno di Roma in una serata completamente dedicata al centenario della prestigiosa coreografa.