venerdì 12 novembre 2010

Origine degli ospedali ritorno al malato posseduto -seconda parte-

Sul passaggio dall'istero-epilessia anche il Pazzini concorda sul fatto che si è cambiato solo il nome di ciò che si vedeva come possessione. Egli riporta che il terrore dei demoni e della possessione tornò ad imperare nei primi secoli della nostra epoca, fin quando un altro modo di concepirla spostò le cosiddette "streghe" dalle mani dei religiosi a quelle dei medici che le definivano pazze e visionarie. Il termine stesso di "pazzo" è già significativo in quanto deriva proprio da posseduto. Una tale concezione continua dal medioevo e tra i medici che la evidenziano; la medicina è ancora nella sfera che ingloba il corpo come posseduto da esseri invisibili, diabolici etc.. E continua a ritorcersi anche contro i religiosi stessi, tanto che, ad esempio, proprio le orsoline di Loudun ne furono vittime! Considerando quanto accadde alla povera giovane contadina Bernadette Soubirous stretta fra religiosi e medici, e più recentemente alla altrettanto giovane e povera Natuzza Evolo, "ree" di aver avuto delle visioni mistiche (raffiguranti personaggi e simboli tutelati da "diritti d'autore") , si può immaginare quanto accadde alle suore -circa trentanni dopo il rogo di G.Bruno- dopo che un certo Laiguel Lavastin, medico, "le diagnosticò nel loro comportamento un vero e proprio spirito infernale che vi animava odio e vendetta che si diffondeva alla stessa stregua di un'epidemia diabolica ben percepibile nelle urla e blasfemi (probabilmente non avevano fatto altro che non rispettare l'imposizione del silenzio). Per tutto questo ne rispose Urbano Grandier il quale fu messo al rogo".

Il passaggio del malato dall'ambito religioso a quello medico è nel segno del "SIGILLUM DIABULI" dove un chirurgo (alla stessa stregua della trapanazione del cranio come esorcismo) ne verificava l'accusa con la prova del salasso, cosicché l'esorcismo si dissolveva nel passaggio dalla stregoneria all'infermità mentale: La soluzione finale è, già dal 1649, nel vedere tali individui come malati da non prendersi sul serio nelle loro dichiarazioni, BISOGNOSI D'OSPEDALE -dove in quel periodo se ne costruivano a volontà e ne occorreva creare domande. In questo conflitto d'interessi tra religiosi e medici ne erano strette le "streghe" -i "malati"- senza alternative e senza scelta alcuna: proprio in quel periodo gli ospedali si conformavano definitivamente a carceri sia nella loro struttura a "crocera" -vedi panottico- sia nel modo di operare, tanto che gli inermi infermi erano maltratti dal personale già allora denominato "i prezzolati" (termine attuale per indicare i secondini carcerari).

Se gli stregoni concepivano la vecchiaia l'effetto di una possessione diabolica oggi si vede l'anziano espiare tale condizione nel vedersi accentuare il rituale medico nelle visite ed esami clinici obbligatori. I poveri, gli anziani e, in generale, gli svantaggiati sono per la medicina moderna non più posseduti dal demonio ma dalla doppia possessione -riportata all'inizio della prima parte del post omonimo- ; essi sono solo oggetto di consumo di farmaci, di test da esami clinici; cavie sottoposte ad infezioni per incurie ospedaliera -siano queste date dalla comparsa di piaghe da decubito, da cateteri (perlopiù utilizzati anche per evitare lo sforzo di accompagnarli al bagno o cambiargli i pannoloni) e, seguendo l'osservazione del medico Semmelweis dagli sporchi chirurghi e personale ospedaliero in generale. Il trionfo batterico sugli antibiotici viene bene a chi ci specula sopra tanto che il disgraziato che ne viene fatto contaminare in ospedale deve poi subire un vasto repertorio di antibiotici vari a danno della sua salute per gli effetti collaterali.

1) L'efficacia delle muffe guaritrici (odierni antibiotici) era già conosciuta dal 2000 a.C. in Cina, dove si curavano le infezioni epidermiche con muffa di soia; lo stesso valeva per gli indiani d'America ma attraverso mais ammuffito.

2) Il concetto di "batteriofago" alla base della dinamica degli antibiotici non origina dai medici ma da un idea di un autodidatta, vissuto nel 700, un certo Boile che, per questo, fu accusato di ciarlataneria ed espulso dal suo paese proprio da una massima rappresentanza dei medici, il celebre medico Astruc.

3) Fleming scopri l'effetto antibatterico della muffa per puro caso (spore di muffe studiate nel vicino ospedale volarono nel suo laboratorio sulla sua cultura in vitro, giacente quasi abbandonata da Fleming, e causarono l'effetto refrattario ai batteri).

4) Oggi dopo circa ottanta anni dalla "scoperta" di Fleming, l'efficace cura millenaria delle infezioni attraverso muffe, dopo che è stata sistematizzata dalla medicina, è stata quasi del tutto, da questa, neutralizzata.