domenica 28 ottobre 2007

Spedizione punitiva a domicilio con medico ospedaliero

Recentemente un personaggio del mondo dello spettacolo, impegnato socialmente, ha figurato il clima di tensione che oggi si vive far saltare, esplodere le persone come pop corn; non risparmia nessuno.
Così è accaduto, una quindicina di giorni fa (13 ottobre), che una donna si è vista aggredita nel proprio appartamento da due famiglie di vicini di casa non appena il figlio (di otto anni) gli aveva aperto la porta. La donna è stata trascinata per i capelli in presenza del suo bambino fino a fargli un'alopecia da "scalpo" (assieme a trauma in zona cervicale) e qualsiasi tentativo di difendersi veniva neutralizzato per immobilizzazione da presa da parte dei sei aggressori della spedizione punitiva.
Di tutta questa storia, oltre alla causa che ha scatenato la violenta aggressione (delle lamentele per i fumi di un barbecue che salivano dal terrazzo sottostante fino all'appartamento dell'aggredita), ci ha sorpreso come la presenza del bambino non abbia frenato l'irruenza degli aggressori contro la madre; come si continui ancora adesso a sottovalutare lo shock del bambino che si è visto la madre aggredita e per giunta nella propria abitazione dai vicini, di cui poi sarà costretto ad incontrare entrando o uscendo da casa...ma, quello che ci ha veramente sconcertato è la presenza di un medico (angiologo) ospedaliero, motore assieme alla moglie del gruppo della spedizione punitiva -L' esposto di entrambe le parti è depositato al commissaritato di zona Valle Fiorita-Due Leoni (Casilino Tor bella monaca).