martedì 14 giugno 2011

Anziano preso a "calci nel sedere." dai medici


Sessantotto anni con cinquantanni di guida alle spalle. Per lui, che da piccolo perse la vista ad un occhio per un incidente, la patente ha sempre avuto durata dimezzata -già da diciottenne- per obbligo alla visita medica. A sessantacinque anni, come di prassi per i patentati, oltre alla visita oculistica, dovette subire anche la visita cardiologica dove riscontrarono un piccolo difetto. Da allora si inasprirono i controlli medici fiscali. Il pover'uomo,per evitare le lunghe liste di attesa si fece visitare da un noto specialista cardiologo, spendendo oltre tutto 200 euro per averla accurata e più che completa, ma non valse a nulla perché i medici di base non si fidavano del loro collega (che poteva essere stato, ad esempio, corrotto) e obbligarono il loro suddetto cliente a presentarsi per la visita medica (ASL) fiscale al suo turno, cioè dopo oltre sei mesi, per ottenere il rinnovo di patente. Ora egli guida con permessi provvisori, da rinnovare ogni sessanta giorni. Ci è venuto spontaneo chiedergli quanti incidenti una persona "disastrata" come lui avesse collezionato in mezzo secolo di guida frequente; ,sorpreso ci ha risposto ripetendo "incidenti?"...io non ho nemmeno, MAI, causato tamponamenti così provocato un solo graffio a veicoli e persone. Quindi lei ha pagato le assicurazioni per i danni che hanno provocato gli altri, specialmente quelli nella fascia d'età tra i 25/27 ai 43 anni.
Mezzo secolo di guida (frequente) senza provocare sinistri nel rispetto dei limiti di velocità: meriterebbe un premio! Invece, un calcio nel sedere; egli è concepito un incapace ed irresponsabile che, nonostante autista super esperto, non sa auto valutare le sue capacità rispetto alla guida, per così regolarsi e/o chiedere spontaneamente controlli all'occorrenza, giudicato pari ad un ubriaco o un folle. Invece chi è cieco di fronte alla complessità del sistema cardiaco e sopratutto di quello della vista e dell'occhio -ch'è parte del cervello- sono proprio i medici che meno sanno e più si arrogano impropriamente pseudo certezze inventandosi regole da imporre per propri profitti. E sono proprio loro che non sanno anche quel che dicono considerando che non si fidano delle cartelle cliniche dei loro colleghi ammettendo ufficialmente il Giuramento d'Ippocrate essere una farsa, una buffonata goliardica di laurea...perchè ora noi dovremmo fidarci di simili figure professionali che, ad esempio, più che incoraggiare comunicano di fatto insicurezze negli anziani?