venerdì 3 giugno 2011

Batterio Killer: Antibiotici e zootecnia sotto accusa

Il batterio di E.Coli è un batterio presente nel nostro organismo (intestini) ed è anche il più preso di mira dagli sperimentatori per la sua particolare caratteristica temporale nel suo sviluppo. Nei precedenti post abbiamo considerato e sottolineato la responsabilità delle industrie zootecniche sulle recenti malattie incurabili ed epidemie che causano stragi: dall'AIDS alla SARS fino alla Febbre Suina. Tra le cause principali di tutto ciò vi sono gli antibiotici (ricavati dalla muffa): cura millenaria scoperta e utilizzata già nell'Antica Cina (attraverso muffa di soia) e dagli Indiani d'America (attraverso muffa di mais). Dopo la "scoperta" di Fleming l'efficacia curativa degli antibiotici è andata via via neutralizzandosi con l'uso sconsiderato; ad esempio, negli ospedali -impiegati sia per le stesse innumerevoli infezioni contratte negli ospedali stessi sia per le nefandezze nella cura, sopratutto dei degenti anziani, sottoposti a overdose antibiotica per infezioni da piaghe, ad esempio, da decubito (per evitare la fatica di aiutarli a cambiare di posizione a letto), da catetere (quasi sempre imposto per evitare la fatica di condurli al bagno) etc. La zootecnia fa tutto il resto tanto da ribaltare gli stessi antibiotici da risolutori per la cura a killer, modificando perfino E.Coli in un micidiale batterio 0104 H4attualmente invincibile.
Attenzione ai cicli -non lineari- dei batteri nei contagi: periodi di alta influenza possono intervallarsi con quelli di bassa influenza e può sembrare che si stia stabilizzando...