domenica 8 luglio 2007

Coma profondo

E' ormai ben noto lo stato consapevole, su ciò che accade intorno, nelle persone dichiarate ormai non solo "clinicamente morte" ma anche con arresto cardiaco. Testimonianze, di questo limite alla conoscenza della complessità umana, oggi ne sono almeno a sufficienza. I racconti di chi si riprende da questo stato al "confine con la morte" hanno come denominatore comune più o meno conoscenza di ciò che avveniva e di quello di cui si parlava durante il suddetto stato. Una tale questione era ben conosciuta già da oltre trenta anni tanto che fu realizzato anche un famoso film dal titolo "Coma Profondo". Tutto ciò va più a sostegno di chi stando vicino alle persone appena dichiarate "morte" ha potuto, in un certo senso, intuire o "percepire", una continuità comunicativa per un discreto periodo di tempo della persona appena "cessata di vivere". Ora pensate di stare nella situazione da essere dichiarati "morti" da qualche istante mentre eravate ben coscienti e comunicavate fino a quel punto. Pensate di essere consapevoli come le persone che poi si sono riprese dal coma profondo e hanno raccontato degli episodi di ciò che gli accadeva intorno. Ora pensate ai medici che dicono che siete ormai morto...e dopo qualche minuto vi bendano come una mummia per portarvi chiuso a chiave, solo, nella camera mortuaria dove trascorrerete la notte. Cosa dobbiamo credere? Da dove scaturisce la veglia al morto? Si fa veramente solo per attenuare il nostro trauma o la nostra ansia? Oppure ne viene bene anche per lui dichiarato "morto"? Negli ospedali non ci si pone un tale problema eppure già all'epoca napoleonica furono scoperti una mezza dozzina di cadaveri morti per asfissia...furono sepolti perchè creduti morti... altri esempi più attuali non mancano. I religiosi che condividono gli ospedali con altri paramedici sono quelli che raccontano di episodi evangelici con situazioni che si presentavano simili a morti apparenti -da diversi giorni-, eppure, inghiottiti essi stessi dal sistema macchina ospedaliero, lasciano poco spazio a racconti da chiesa.










CAMERA MORTUARIA