giovedì 20 settembre 2007

Ospedali a scatola chiusa

Nel precedente post abbiamo riportato la drammatica letale vicenda ospedaliera, di una signora, che sarebbe passata inosservata senza testimonianza dei parenti che gli stavano accanto durante la permanenza nell'ospedale. Nell'odierno programma di RAI-3 "Cominciamo bene" è stata intervistata una coppia di genitori che persero il loro figlio per un grave errore medico-ospedaliero. Se oggi questi genitori possono spiegare, e quindi divulgare con chiarezza e completezza, è grazie al fatto che sono stati presenti in ospedale ed hanno osservato ciò che accadeva, tanto che la madre si accorse che qualcosa non andava bene; cioè del tono sensibilmente più scuro del normale della mano del braccio che gli avevano ingessato. Anche se non è servito ad evitare la morte del figlio, per cause totalmente iatrogene, oggi lo può testimoniare a tutti e in tutti i suoi particolari. Purtroppo, non tutti possono essere accanto ai loro parenti degenti e molte morti o infermità per cause iatrogene passano, appunto, inosservate come tali. Alla fine del racconto, il conduttore del suddetto programma RAI ha riportato una lista di ospedali di "eccellenza" facendo credere che ci sono ospedali impeccabili e che non si deve fare di tutta l'erba un fascio. Sicuramente gli ospedali della lista del conduttore Rai non hanno avuto testimoni o, al limite, sono riusciti a liberarsene (non è molto difficile allontanare i parenti dal degente!). Diffidate degli ospedali denominati di "eccellenza" o comunque indicati come impeccabili, perchè sono ospedali che riescono a ben mascherare gli errori, a selezionare i pazienti un poco più gravi trasferendoli altrove, e a sbarazzarsi di testimoni scomodi etc.. I veri ospedali meno a rischio sono gli ospedali che accettano le modalità di trasparenza, anche con osservatori esterni che accompagnano il decorso ospedaliero del degente 24 ore su 24, e con possibilità di avere chiare le modalità di trattamento medico e se seguito da quello infermieristico.